SAMUELE BERSANI
Giudizi Universali
Troppo cerebrale per capire
che si può star bene senza complicare il pane,
ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote
ma doppiate.
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo
e quando dormo taglia bene l’aquilone,
togli la ragione e lasciami sognare,
lasciami sognare in pace…
Liberi com’eravamo ieri,
dei centimetri di libri sotto i piedi
per tirare la maniglia della porta e
andare fuori
andare fuori, andare fuori da un periodo lungo e doloroso.
andare fuori, uscire e respirare.
mi sembra un secolo che non rido con il cuore, che non sono un po’ “leggera”, che non lascio andare i miei pensieri senza aver paura di ritrovarmi in un brutto sogno.
ma ho trovato l’interruttore
l’interruttore per provare ad essere leggera, ad essere divertita, ad essere felice o almeno a provarci.
…adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori….
e mi lascio portare dalla vita, mi lascio trascinare, non voglio aver paura di essere serena, di essere felice, di provare ancora una voglia di bellezza incontenibile. di quelle che ti aprono il cuore, davanti a un fiore che spunta fra le commettiture di uno stupido marciapiede, davanti a una notizia che non ti aspettavi ma che forse arriva prima di quanto sperassi, davanti al sole che splende, comunque, per ognuno di noi, sempre e comunque.