Una marmellata di pere e limoni…. al pepe nero e un ricordo

Mi ricordo la prima volta che li ho visti.
lui era un cucciolo bianco come una nuvola con un fiocco rosso e due occhietti languidi. La scelta era fra comprare il lavastoviglie o LUI. Non ho mai avuto dubbi ne rimpianti: Alcione è stato un compagno fedele ed affettuoso per 14 lunghi anni prima di decidere che non poteva resistere senza la Yuma, la sua compagna di sempre.
Lei era una palletta di grasso, impaurita e tremante quando siamo andati a prenderla dalla sua mamma. Era davvero una piccola pallina  mentre la portavamo a casa in auto  e io la tenevo in braccio. Aveva messo il suo musetto nell’incavo fra il mio collo e la spalla: la sentivo respirare e deglutire mentre tutta tremante si affidava a me. Anche la mia ultima immagine della Yuma è così, lei sul lettino della veterinaria, semiparalizzata e in preda a crisi epilettiche sempre più aggressive che mi guarda con i suoi occhi languidi e mi dice: sono qui, fai quello che è meglio per me.
Lo so, sono solo animali, dice qualcuno, ma dopo 9 anni non è un semplice animale domestico: è un compagno di vita….. Doverla sopprimere ci ha lasciato un solco enorme dentro l’anima…. lo so, lo so che purtroppo c’è di peggio ma il dolore è come l’amore: c’è posto per tutti…..E quindi, mi perdonerai Franco, se ho tardato a pubblicare questo tuo regalo per me e per i miei amici pelosi: me li sono tenuta stretti sul cuore questi versi prima di condividerli, un po’ di sana gelosia …….

Y U M A
Quelli che non hanno voce in capitolo, lasciano ben altro: un’amicizia incondizionata e ricordi indelebili. Più degli uomini!
Non sta guardando il cielo, Alcione,
stanco nelle ossa e in fondo al cuore,
e lacrime versate, a lui guascone,
in tempi andati a cerca dell’amore.
N’avverte a fiuto dolce compagnia,
progenie avuta in fughe d’avventura,
con il ritorno sulla vecchia via,
ed il calore delle stesse mura.
Tra lacrime, carezze ed il dolore,
la mano attraversargli ancora sente,
il bianco manto, sempre quel colore,
stampato prepotente nella mente.
E l’animo straziato se ne duole,
da ledere il coraggio, non l’ardore,
che Yuma andata via ancora vuole,
vedere sempre vivo quell’amore.
                                                                                                                                                 Franco RUSSO
Credo che sia doveroso ringraziare Franco, che ha pensato con affetto ai miei due cagnoni e lo farei con questa dolcissima, ma speziata, marmellata: quindi Franco, tutta per te la marmellata di pere e limoni di Sorrento al pepe nero!!
Hanno scorso, più o meno in questo periodo mi sembra di ricordare, una mia cara amica mi ha regalato dei bei limoni della riviera amalfitana, del suo limone quindi assolutamente biologico: lei dice che da mangiare gli da solo lupini (bucce) e concime “artigian-naturale-prodottobiologicamentedaesseriviventi”
(capito a che cosa si riferisce?) oltre a della buona acqua SENZA cloro….
Che uso migliore potevo farne se non una marmellata? 
Il pero prematuro aveva già sputato le sue prime perette e io ne avevo in abbondanza. 
Ho preso le più mature e le ho lavate bene con acqua corrente, le ho tagliate in 4 parti e tolto il torsolo, le ho messe in una ciotola e le ho cosparse con un po di zucchero di canna e una bella macinata di pepe nero. Poi mi sono dedicata ai limoni che ho lavato e sbucciato. La scorza gialla l’ho fatta a striscette sottili e una parte l’ho messa insieme alle pere, l’altra me la sono tenuta. Ho tolto la buccia bianca ai limoni (che è la parte amara) e li ho tagliati a spicchi. 
Le quantità, io di solito vado un po’ a braccio ma diciamo che devono essere 3 parti di pere e 1 di limoni, un po’ meno della metà del peso di zucchero di canna (se la frutta è 1kg 400 gr. di zucchero bastano) e il pepe nero. Ho messo tutto in una casseruola e l’ho fatto bollire. Quando lo zucchero si è sciolto e le pere cominciano a disfarsi potete cominciare a lavorare di passatutto: mi sono venuti i muscoli, il limone è tosto! Passatela con il disco a maglie grandi, è più buona secondo me se rimane più “grossa”.
Rimettete tutto sul fuoco e aggiungete una decina o più di chicchi di pepe e fatela bollire per almeno un’altra 1/2 ora o fino a quando vi sembra della giusta consistenza. 
Se volete potete usare anche una busta di pectina per essere sicuri che si conservi ancora meglio.
Non vi resta che assaggiarla, con il pane e il burro, con i formaggi piccanti, nei dolci o sui biscotti:
ha  ottenuto un grande successo da noi, tanto è che la mia amica mi ha già telefonato avvertendomi di preparare le pere…..
 Se fate dei vasettini piccoli piccoli e li infiocchetate un po’ sono deliziosi da regalare!
Saluti ragazzi, saluti a tutti.
 
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