Direzione ostinata e contraria….. torta di ricotta e uvette

In direzione ostinata e contraria…. è questa la sensazione che si ha pensando in questi anni all’Italia e agli italiani e forse a tutta la nostra meravigliosa umanità. Stiamo continuando ad inquinare e distruggere tutto con il beneplacito dei nostri cari politici miopi e assetati di soldi e potere….. Stiamo distruggendo tutti gli ideali e le onestà conquistati in svariate migliaia di anni di Homo Sapiens….. homo sapiens? Homo str…….sarebbe meglio…
In questa giornata di ricordi, il pensiero a 20 anni fa quando una uomo, sua moglie e la sua scorta furono fatti esplodere teatralmente con un’esagerazione di tritolo su un’autostrada assolatia siciliana, senza retorica ma con dolcezza non trovo niente di meglio che dedicare alla loro memoria una canzone e una  delle cose che so fare meglio,   una torta alla ricotta  e una rosa…..

Smisurata preghiera – Fabrizio De Andrè

  Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione,
chi tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore,
di umanità, di verità

Mia mamma mi ha portato in questi giorni una bella quantità di ricotta fresca di mucca  e non ho resistito a fare la torta di ricotta…. un po’ revisionata…. adesso ho la fissa dello zucchero e quindi dolcifico senza con ottimi risultati.
Vi occorrono:

  •  3 tazze di farina tipo 0 o integrale
  • 1/2 tazza di olio di semi 
  • 2 tazze belle piene di ricotta
  • 1 tazza di latte all’occorrenza 
  • una abbondantissima manciata di uvetta sultanina bagnata in acqua e vinsanto (o altro liquore dolce)
  • 1 bustina di lievito
  • scorza grattugiata di limone
  • 3/4 cucchiai di miele
  • 2 uova 
  • 1 pizzico di sale

 Vi ho messo gli ingredienti a tazze perchè così le proporzioni tornano, occhio a che tazza usate, io ne ho anche di enormi… diciamo di fare riferimento a una tazza da cappuccino più o meno.
Separate i tuorli dall’albume e montante quest’ultimi a neve con un pizzico di sale.
Tritate con il coltello o nel mixer (io sono per il tradizionale e uso il coltello) l’uvetta sultanina strizzata e unitela al miele e ai tuorli sbattendoli bene con le fruste. Aggiungete la ricotta e montate molto bene il tutto. Dopo aggiungete la farina, l’olio e la scorza di limone grattugiata. Io ho aggiunto anche il succo, mi piace il sapore acidulo del limone. Se il composto risulta troppo denso aggiungete un po’ di latte. Aggiungete adesso gli albumi montati e mischiateli ma con un cucchiaio di legno dall’alto verso il basso. Per ultimo aggiungete il lievito e mettete l’impasto in una tortiera a ciambella apribile che sarà stata unta con il burro e infarinata.  Se volete potete aggiungere un po’ di cacao amaro dentro l’impasto o qualche aroma… io la preferisco naturale. 35/35 minuti in forno a 200°, prova stecchino e via. Tenete presente che la ricotta tende sempre a rimanere morbida e un po’ molliccia….

La torta rimane bassa, come si vede nella foto, e piuttosto compatta perchè la ricotta tende a non far gonfiare la farina. E’ da mangiare assolutamente fredda…. il giorno dopo è una meraviglia…..
quello che vedete sopra non è zucchero a velo ma polvere di meringa SENZA zucchero: diventerà una fissazione? Speriamo di no, cara la mia LO, è tutta colpa tua, è bene che tu lo sappia…..

Allora,  per tutti gli italiani meravigliosi che hanno  dato la vita per un ideale una rosa e una fetta di torta in loro  memoria…. grazie.

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6 commenti

  1. Brava Sandra buona la torta senza aucchero ma soprattutto bello il tuo commento riesci sempre a dire le cose che tanti di noi pensano e basta, brava
    un bacione da Angela

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