Insalata di portulaca e peperoni e il prezioso silenzio

primavera

Gabriella Ferri, Remedios  

oppure

Fink, Looking too Closely

in questo Agosto infinito come questa estate, lunga, calda, afosa ed arida,  stanotte mi sono seduta sotto al mio “moro”.
a cercare refrigerio, a cercare quell’alito di vento che negli ultimi mesi è mancato ma adesso sembra voler tornare.
sotto il moro, qua alla fine del terrazzo, sulla curva del muretto si accucciavano sempre Alcione e la Yuma, i miei primi cani. e sono qua stasera,  con il pc aperto, un bicchiere di acqua e ghiaccio, una sigaretta e la Holly.
la Holly che ha preso il posto (come se si potessero sotituire gli affetti) di Alcione: lei si posiziona poco più avanti, nella distesa di lastre di pietra e con la testa alta e le orecchie attente scruta nel buio della notte tutto intorno.
i gatti mi danzano fra i piedi, adesso sono davvero troppi (10!!!) e meno male che sono riuscita a regalarne quasi tre, rimane solo un piccoletto a cui trovare casa, aspettano che io li nutra con  croccantini o piccoli avanzi della cena, invece li accarezzo e ci gioco un po’. sono rimasta sola con gli “storici”, i piccoli sono spariti dietro a chissà cosa: la Piera, gatto grasso come la chiamano i miei figli ma che grassa non è, Batman, la matriarca, vecchia e nera ma ancora brillante e vispa, Junior, il Grande Vuoto (chiedetevi perchè!), gatto rosso bellissimo ed affettuoso, Burty gattina di mille colori e gentile e ‘Iss.ciccy (in onore di Cristiano Ronaldo, Iss.ciccy per mio figlio ed i suoi amici) gatta umile e rossiccia… tutto ciò fa parte del vivere quotidiano.
mi frescheggio, un pochino, mi tiro su il foulard che finalmente si sente il vento che arriva.
in questa notte d’agosto piena di stelle, sola fra i profumi della campagna che rifiata dopo l’afa del giorno, mi sento anche un po’ in pace.
rifletto e scrivo quello che mi passa per la mente.
rifletto su di me. sul mio essere un animale solitario, benchè abbia tanti amici veri e tanti affetti. non mi fa paura la solitudine, non la soffro, io sto bene con me. mi piace anzi starmene qua, tranquilla, seduta a scrivere, un sabato sera normale,  in pace con me e con il mondo. non che di problemi non ce ne siano, anche troppi grazie, ma adesso no, ho chiuso fuori il mondo e sono io e solo io con questo senso di pace e di rara serenità che mi invade, non so se riesco a rendere l’idea.
sapete quando tutto sembra etereo, perfetto, immobile e silenzioso. ecco, io adesso immersa in questo silenzio prezioso riesco a pensare alle mie cose con la consapevolezza che posso affrontarle al meglio, sapendo che tutto andrà bene e i ricordi arrivano. e mi lascio prendere a questa nostalgia per le cose già state e anche per quelle che verranno.
rivedo occhi che sorridono, mani che accarezzano, primi passi, case in costruzioni, soddisfazioni. e vede la forza della loro giovinezza che esplode nella vita tasera non c’è posto per le sconfitte o per i dolori, stasera solo dolcezze e risate, come dovrebbe essere, stasera mollo la zavorra.
e, come sempre, domani è un altro giorno e vediamo quello che ci regalerà.

e dopo le mie solite “farneticazioni” la ricetta, visto il caldo mi sono data alle insalate 😉

Insalata di portulaca e peperoni

insalta di portulaca e peperoni

Insalata di portulaca e peperoni

una delle gioie del vivere in campagna è la ricchezza di erbe selvatiche: basta guardarsi in giro e trovi qualcosa, se lo conosci logicamente. ecco, sabato scorso sono andata a prendere il caffè dalla Marta, la mia vicina di casa, ho attraversato l’aia e mentre camminavo me la sono trovata davanti, fra le lastre dell’aia, cresciute nei centimetri di terra utili, belle e verdi, le ho solo raccolte.

ricca, fra le altre cose,  di omega 3 questa piccola piantina è veramente un portento!

ingredienti

  • 5 piantine di portulaca
  • 1 peperone rosso
  • 2 uova assodate
  • una decina di pomodorini datterini
  • 1 cipolla rossa di Tropea, fresca
  • 2 cucchiaini di semi di senape
  • 2 cucchiano di aceto balsamico Aceto Balsamico del Duca 1891
  • 2 fette di pane toscano raffermo
  • olio extra vergine di oliva

Insalata di portulaca e peperoni

preparazione

  • lavate in acqua fredda corrente la portulaca e staccate le cimette e le foglie più grosse togliendo lo stelo centrale più grosso
  • tagliate il peperone in 4 falde e poi ogni falda a striscie orizzontali e abbastanza sottili, friggitele in una padella con abbondante olio evo, insieme ai pomodorini interi,  a fuoco brillante mescolandoli  per non far attaccare o bruciare
  • quasi a fine cottura aggiungere il sale, i semi di senape e il cucchiaino di aceto balsamico e finite di cuocere
  • unite  la portulaca insieme ai peperoni e mischiatelibene facendoli insaporire gli uni con l’altra
  • tagliate le uova sode in 4 parti ciascuna e mettetele insieme alla portulaca e le fette spesse di cipolla rossa di Tropea
  • aggiungete i dadini di pane, che avrete ottenuto friggendo in padella con un filo d’olio e un cucchiaino di aceto balsamico

Insalata di portulaca e peperoni

Insalata di portulaca e peperoni

buona fine estate a tutti

un altra idea di insalata la trovate da STEFANIA

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10 commenti

  1. Bravissima!Oltre che eccellente cuoca,ottima scrittrice e,io lo so.per esperienza, pittrice.Sei un’artista a tutto tondo!Grande donna!😘

  2. Tesoro, vorrei essere lì con te., ad accarezzare i tuoi gatti, a parlare e ridere come facciamo sempre noi quando siamo insieme e a mangiare questa meravigliosa insalata. Rendi speciale tutto!

    1. sarà perche conosco delle bellissime persone come te che sono diventata un po’ speciale…… ma prima o poi vengo e mi installo a casa tua, ti toccherà adottarmi!

  3. A parte la tua insalata, molto golosa e appropriata, visto le vostre temperature, ti immagino … conosco il posto, ce l’ho dentro gli occhi. Ti immagino, lì al buio, con il paesaggio meraviglioso che hai davanti. Con i tuoi amati amici a quattro zampe, con la tua sigaretta (mannaggia a te!!) in bocca, ti immagino mentre strizzi leggermente gli occhi, davanti al fumo della tua sigaretta. Ti immagino e vorrei tanto essere lì, vicina a te. Me ne starei in silenzio, ad ascoltare il silenzio della notte e a mirare il cielo. Ti voglio bene anima bella ♥

  4. Perchè farneticazioni. ..esprimi e scrivi della tue sensazioni che sono bellissime e sono tue esprimono il tuo io. Anch’io penso così non ho in giardino m alla sera in estate in terrazza gode il fresco che mi viene giù da carso di fronte e godo di questi momenti miei intimi guardando il volo calmo del gabbiano trascinato dalle correnti alte che trova e le cornacchie gruppi nutriti e neri che vanno dal posto giorno a quello per la notte. Beh farnetico anch’io. .Buona l insalata la portulaca me la sogno. Buona fine settimana.😚 anzi buona domenica.😚 oggi.

    1. Buongiorno Edvige! le chiamo ironicamente “farneticazioni” per ridimensionarle, per renderle leggere! sono pensieri così come arrivano, spesso buttati giù di getto. comunque si, il mio moro è come la tua terrazza. al posto dei tuoi gabbiani io ho i miei gatti! sei troppo buona con me, un abbraccio!!!

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