La minestra di pane …al profumo di mia nonna…

Oggi mi sento nostalgica e quando ho un po’ di nostalgia ripenso ai miei cari che non sono più qui con me…. come la mia nonnona… cara vecchia nonna. E’ stata una grande perdita di cui mi rendo conto sempre di più via via che il tempo passa. La mia nonna era una di quelle donne che hanno fatto la guerra, hanno vissuto il fascismo e hanno sofferto la fame per non farla soffrire ai propri figli… una donna tutta d’un pezzo per farla breve.
Mi ricordo quando, da bambina, mi prendeva sulle ginocchia e io ero già nel “pian del penna” come diceva lei, cioè ero già con un occhio aperto e uno chiuso dal sonno, e mi chiedeva: vuoi che ti racconti la novella dello stento che dura tanto tempo e non finisce mai? e io, fiduciosa e contenta gli rispondevo di SI, e lei : la novella dello stento che dura tanto tempo e non finisce mai, vuoi che ti racconti? e si ripartiva fra baci e risate…. Sono proprio invecchiata….. meno male….
Ma mi ricordo anche i profumi che sentivo quando tornavo da scuola e la casa era invasa da meravigliosi effluvi di cavolo nero, fagioli e pepe….. che bello, mi sembra di essere ancora lì, bambina fiduciosa e felice….
Questa ricetta che vi racconto adesso è la Sua minestra di pane, che il giorno dopo diventa Ribollita…
tipica zuppa toscana, nata dalla cucina povera e dalla necessità di riempire le pance con quello che costava meno oltre al fatto di non buttare via nulla, tanto meno il pane raffermo….

quello che vi occorrerà per una avere una minestra di pane per una decina di persone affamate:

  • c.ca10 foglie di cavolo nero
  • 4 belle patate
  • 3 carote
  • il cuore di 1 sedano
  • 1 cipolla e 1/2  rossa grossotta
  • 1 kg. c.ca di fagioli cannellini cotti
  • concentrato di pomodoro
  • 1 fetta alta di pancetta o grasso di prosciutto 
  • alcune fette di pane toscano raffermo
  • olio extra vergine di oliva     

 Cominciate a lavare una decina di grosse foglie di cavolo nero e
spezzatelo a piccoli pezzi con le mani.  Tagliate a fette le carote e il
sedano e mettetele in bagno nell’acqua. Adesso le patate a piccoli
pezzi e lavate anche queste in abbondante acqua. Fate soffriggere la
cipolla e la pancetta tagliata a dadini nell’olio extra vergine d’oliva e quando è bionda cominciate
a unire prima le patate, poi le carote e il sedano e infine il cavolo.
Adesso unirete il concentrato di pomodoro per dare un po’ di colore che
avrete sciolto in un bicchiere di acqua tiepida.Fate saltare le verdure e
poi aggiungete acqua fino a coprire il tutto abbondantemente. 

 A questo
punto dovete dividere i fagioli: metà li passerete al mix in modo da
ottenere una crema che butterete subito insieme alle verdure. Gli altri
fagioli dovranno rimanere interi e quindi dovrete aggiungerli dopo circa
un’ora dall’inizio dell’ebollizione. Aggiustate di sale e pepe e
chiudete con il coperchio la pentola. Appena il tutto bolle abbassate
il fuoco: la cottura deve essere dolce, deve essere dolce, deve so-bollire piano piano. Io
la faccio cuocere per 1 ora e mezzo e poi aggiungo i fagioli interi.
Considerate 2 ore di cottura totale.  La cucina deve essere invasa da un profumo incredibile, se non lo sentite avete sbagliato qualcosa…. Dopo le 2 ore circa la  vostra zuppa è
pronta.

Potete mangiarla come zuppa semplicemente con un filo di olio extra vergine di oliva oppure potete aggiustare in un vassoio le fette di pane toscano raffermo e coprirle con la minestra in modo che il brodo coli bene fra il pane e si imbeva. Nella seconda soluzione dovete avere un po’ di pazienza e aspettare il pane si impregni del brodo vegetale
della zuppa, poi potete mangiarla sempre con un bel filo di olio extra.

L’ultima
versione, ma forse la più famosa,  è la ribollita: se vi avanza la minestra di pane per il giorno
dopo non dovete fare altro che metterla in una  padella con l’olio
e farla scaldare molto bene sminuzzando i pezzi più grossi di pane e facendola
quasi “attaccare” sul fondo della padella  Questa versione si serve con una bella
cipolla rossa cruda da mangiare a morsi ….provare per credere!!!!!
Dovete provare a fare questa zuppa, capirete tutta la saggezza dei nostri vecchi contadini che non si potevano certo permettere di sprecare come siamo abituati a fare noi oggi……scoprirete un pezzo di Italia che dovrebbe non essere dimenticata da nessuno.
Un abbraccio alla mia nonna e un buon appetito a voi…. 

 con questa ricetta partecipo al contest di gennaio di a cena con julie e marek

buona vita a tutti!!!

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3 commenti

  1. cara Sandra, questa zuppa ha tutto il sapore di famiglia che mi rassicura tanto, specie in questo periodo… Grazie per aver ripartecipato al contest e per il tuo entusiasmo nei confronti di questa iniziativa! Ti aspetto anche ai prossimi 🙂 un bacione, Ale

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