La torta viola

  per le orecchie 
per gli occhi

Il viola è sempre stato il mio colore preferito, sarà che sono di Firenze e il colore della città è il viola.
Sempre rimasta affascinata dai gigli e in generale da tutti i fiori viola (le mie preferite sono le violette di campo), partendo da quelli piccolini della lavanda. Quindi, questa uva e tutto il suo viola intenso mi stimola a produrre lieviti…..

Settembre è il mese dei fichi, dell’uva, delle nocciole e delle noci, del cavolo cappuccio.
Tra un po’ tutto sarà arancione: intere colline tappezzate di rosso, giallo, arancio fino a che le foglie cadranno senza fare rumore e gli alberi attenderanno la neve con i loro rami tesi verso il cielo e il sole.
Dopo che ho rischiato la vita per prendermi un grappolo d’uva, mia mamma ha pensato bene di portarmene una cesta, che a sua volta le è stata regalata da un suo amico.
Sorge il dilemma: che me ne faccio di tutti questi grappoli di uva? Sono tentata di fare una marmellata, o forse una mostarda….. Ma ieri sera ho fatto un dolce. Uno di quelli semplici, con la misura degli ingredienti in tazze e non in grammi, con ingredienti naturali e sani, una cosa casalinga e non scientifica alla Montersino. Uno di quelli che fa mamma da sempre, uno di quelli che fa famiglia. E’ stato un dramma fare le foto, dopo dieci minuti che lo avevo sfornato sono arrivati gli avvoltoio: e dovevate vedere come mi giravano intorno!
Ma ho resististo stoicamente e li ho scacciati tutti, compreso Bàt-man, la micia nera folle per natura e un po’ schizzata (anzi parecchio)

Gli ingredieti:

1 tazza di olio di semi di girasole 
(1 tazza media dell’Ikea è stata il mio misurino)
1 tazza di zucchero di canna
1 manciata di uvetta sulvanina
8 albicocche secche
3 uova
2 1/2 tazze di farina tipo 0 
1/2 tazza di fecola di patate
una manciata di mandorle pelate
10 nocciole 
1 tazza di yogurt naturale 
1/2 tazza di latte
alcuni grappoli di uva nera da vino
scorza di limone grattugiata
burro q.b. 
1 bustina di cremor tartaro 
(o di lievito per dolci)

Come prima cosa ho messo i chicchi d’uva in acqua per lavarli, li ho scolati e li ho messi su un vassoio e li ho cosparso tutti con un po’ di zucchero schiacciandoli leggermente. 
Poi ho preso l’uvetta e le albicocche secche e le ho tritate con un coltellone rendendole come granelli di zucchero. Ho sbattuto le uova con le fruste fino a che non sono state montate bene con lo zucchero di canna  e la frutta secca. Ho aggiunto lo yogurt, e l’olio. Ho frullato nel mixer le mandorle e le nocciole rendendole farina e ho unito e mischiato le 3 farine prima di amalgamarle con le uova. Ho grattugiato la scorza di limone come aroma e ho aggiunto il cremor tartaro  girando senza fretta e con calma. Nella tortiera ho messo la carta da forno, ho buttato ancora un po’ di zucchero di canna e qualche fiocchettino di burro e ci ho messo sopra l’uva in abbondanza (quanta uva usare dipende dai vostri gusti). Ho versato il composto e ho aggiunto qualche altro chicco e una spolverata di zucchero a velo per fare un po’ di crosticina. In forno a 180° per 35/40 minuti, vale la prova stecchino. Il dolce non salirà mai troppo data la presenza di tanta uva e delle farine di mandorle e nocciole rimanendo piuttosto compatto sul fondo. E’ stato un successone, sparito in  quattro e quattro-otto… e a Bàt-Man è toccato il boccone del re!

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7 commenti

  1. Che meraviglia la tua piccola gattina, sembra Baghera, un bacione sul suo bel nasino! Bellissima e buonissima anche questa ricetta, sei super brava cara Sandrina!
    ciaoo e buon pomeriggio <3 <3

  2. Bat-man è meravigliosa …una piccola pantera… e la torta pure… mi sa davvero deliziosa!
    amo l'uva nei dolci, li rende morbidi e sugosi!
    E' stato un piacere scoprire anche il tuo blog che aggiungo subito al mio feed reader 🙂
    bacioni e alla prossima!

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