L’orto vuol l’omo morto……… e noi ci si rifocilla con un cacciucco di ceci

musica per la lettura
Da bambina sognavo.
Sognavo sempre.
 Ero una di quelle con la testa fra le nuvole, come diceva  mia nonna.
Mi sedevo sulla terrazza della cucina con le gambette penzoloni che oscillavano con mollezza mentre il mio Io elaborava sogni su sogni. Sognavo di vivere in campagna, e sapevo bene anche dove, avevo visto il posto durante le gite domenicali in auto con il babbo e la mamma. Io avevo ben in mente il mio pezzetto di terra, con la mia casa e il mio recinto. Si, il mio recinto perché io volevo vivere in campagna per avere un cavallo e per fare l’orto. Strano? no, perchè strano? Strano che una bambina di 6 o 7 anni voglia vivere in campagna con un cavallo e l’orto? E Pippi Calzelunghe dove la mettete? Era lei che aveva un cavallo a pois  e un’orto…..
E io sognavo, sognavo distese di erba per il cavallo (rigorosamente appaloosa bianco e nero perchè così era il cavallo di Tiger Jack, mitico compagno di avventure del Tex Willer dei fumetti che comprava il mio babbo e che io leggevo e rileggevo insieme a Topolino), sognavo orti con filari di carote per il cavallo, sognavo corse pazze e veloci incontro al vento cavalcando a pelo il  MIO cavallo.
E così la Sandra piccina, dondolava le zampette e sognava. Sognava e sognava e sognava. E come si dice, volere è potere, mi sono ritrovata a 30 anni con la possibilità di costruire il mio sogno con il mio compagno.
Abbiamo comprato una casa colonica abbandonata, disabitata da 50 anni circa a un prezzo stracciatissimo all’asta di un fallimento, guarda caso proprio nella zona che io mi sognavo da piccina.  Uno splendido rudere in pietra del 1400 c.ca, una vecchia torre di avvistamento del territorio situata nella valle dell’arno, fra Firenze e il valdarno fiorentino, fra le colline toscane quadrettate di vigne e fiorite di olivi. Dalla finestra di casa si vede il panorama che Leonardo dipingeva negli sfondi dei suoi quadri: l’ansa del  fiume in lontananza, fra il verde delle colline, la bruma mattutina che sale, il cielo azzurro…. un quadro insomma.
Ma non sono state solo rose e fiori: e’ stata una ristrutturazione fatta in economia ( per i non addetti ai lavori  “in economia” signifia fatta in proprio). Il babbo imbianchino e falegname, il suocero mastro muratore, noi con tanta voglia e tanta passione: abbiamo fatto di tutto per questa casa. A me  manca solo murare qualche mattone, per il resto ho fatto tutti i lavori. Pulizie, ragazzo di fatica, scartatrice di legno, imbianchino, elettricista, ho impastato intere betoniere di calcina per gettare solai…. Siamo stati per quasi due anni senza conoscere sabati e domenica, ferie o feste comandate: o si doveva salire sul tetto, o si dovevano sabbiare le travi, o si doveva gettare un solaio o cerchiare un arco. Il risultato è stato meraviglioso per noi, un restauro conservativo come dice con vanto il nostro amico geometra. 
Essendo la casa una delle più vecchie del comune abbiamo dovuto eseguire un restauro conservativo: finestre piccolissime rimaste tali, nessuna variazione importante, aperture e chiusure rispettate in pieno. Abbiamo una cucina di 40 mq c.ca con un bel caminetto,  prima c’erano le stalle della casa con tante di mangiatoie,  ma due finestre piccole che non lasciano entrare molta luce. La porta di ingresso in ferro e  vetro che si affaccia sulla loggia che comunque è poco luminosa…. sempre con le luci accese tranne qualche ora della mattina d’estate…. questo mi spiace, mi manca l’aria luminosa della mattina in cucina…. 
Ma mi accontento perché quando mi affaccio vedo questo:

Una volta insiediati nel “castello da favola” ho pensato:

adesso mi prendo un cavallo

Quello mi mancava per avere il sogno al completo… no, mi sono presa due cani, il cavallo troppo oneroso purtroppo! Ma non ho ancora smesso di sognare, non si sa mai!

Dopo l’interno della casa  è arrivata la parte esterna da sistemare. Ci siamo costruiti un giardino delle rose……

lasciando i  cespugli autoctoni di rosa canina (la rosa canina è la mamma di tutte le nostre rose, la rosa originale, le cui bacche rosse in ottobre sono buone per fare la marmellata e sono ricchissime di vitamina C) sparsi dappertutto,

piantando rose di tutti i colori da talee “rubate” un po’ da tutti gli amici.

A volte mi piace stare affacciata alla finestra  di camera con una bella tazza di tisana in mano e guardare il giorno che nasce  mentre penso. E mi ritrovo immersa in questa pace che tutto placa anche le più dure emozioni.

Oppure mi fermo e mi guardo intorno a pochi km da casa mentre vado al lavoro e vedo questi panorami….

o questi……
O davanti alla strada di casa, guardando al di sotto dell’aia, in primavera alle 8 di mattina….. 
 Fortunata? Si, ho realizzato uno dei miei sogni più grandi, vivere in campagna, non senza sacrifici…. mi ricordo che a volte alla scadenza della rata del mutuo ci siamo guardati negli occhi, io e il mio compagno, e ci siamo fatti forza a vicenda per non metterci a piangere…… quando si dice un conto in rosso! Ma se tornassi indietro credo rifarei la stessa cosa……

E alla fine di tanto ciarlare  approdiamo  all’orto: e quando è vero che l’orto vuol l’uomo morto!!!
Faticoso, l’orto, molto faticosa ma di soddisfazione! Abbiamo cominciato con la carciofaia, sotto casa. Ara, dissoda, zappetta, pianta: pochi carciofi e duri come i muri….. Poi ci siamo dati all’orto vero e proprio. D’inverno cavoli, insalate, porri  e quand’altro…. d’estate pomodori, zucchine, piselli, cipolle, melanzane, peperoni, peperoni piccanti. Abbiamo provato anche con le patate, i cinghiali e i caprioli hanno tanto gradito e tutti gli anni ancora si chiedono come mai non le piantiamo più…. 
E gli alberi da frutto: peri, meli, ciliegi giapponesi e ciliegi “duroni”, albicocche, susine, ulivi …..

 

 ma il nostro terreno è un terreno duro, galestro poco sotto  30 cm di terra, e poi c’è il vento, e poi c’è la nebbia … abbiamo capito perchè i terreni erano coltivati a vigna tutto intorno a noi…. Un sacco di sforzi, un sacco di fatica. D’inverno si zappetta, si copre quello che necessita essere protetto e via, d’estate…. d’estate bisogna annaffiare tutti i giorni (e noi non abbiamo un pozzo nostro ma solo una cisterna di recupero delle acqua piovana). E d’estate bisogna annaffiare copiosamente altrimenti non si raccoglie niente da tutta la fatica fatta  e,  bisogna annaffiare o la mattina presto o la sera tardi dopo il tramonto, lontanto dai raggiu più caldi del sole, nell’ora delle zanzare per capirci. E quindi tutte le sere si fa la guerra con i vampiri immondi: bisogna vestirsi tutti con una apposita tuta di carta e cospargere abbondantemente le parti nude con antizanzare… se te lo dimentichi sei un uomo morto…. torni a casa provato e distrutto dall’assalto kamikaze delle bestie immonde e bitorzoluto di rosso in ogni dove….. ecchessicome che non si ringiovanisce e gli impegni invece che diminuire aumentano e la pensione io me la posso sognare (ancora 20 anni…. forse….) anno scorso abbiamo abbandonato l’orto. Con dolore, ma abbiamo abbandonato l’orto pensando di sfruttare quello di mio suocero pensionato. E così è stato: ho coltivato solo erbe aromatiche e  una minima piantina di peperone che è rinata dai semi di anno scorso. Il mio origano seccato non ha uguali, le foglie di basilico congelate all’occorrenza tornano come nuove e profumate, i miei pesti sono interessanti e curiosi…… Adesso ho una rimanenza di bietoline, anche loro  rispuntate tenaci da anno scorso e un paio di piante di cavolo nero che stanno cominciando a fare delle belle foglioline e i fiorellini gialli deliziosi da mangiare crudi. Chissà, forse quest’anno che viene proveremo a rifarlo….. chissà….

Anche questo sotto fa parte del vivere in campagna……

 prove tecniche di ….. terrore!!!!

  qui invece si dorme pacifici…..

Che ne dite, sono stata fortunata, sono riuscita a realizzare il mio sogno di vivere in campagna e ho anche potuto fare l’orto, per il cavallo….. non ho ancora smesso di sognare, io insisto, non si sa mai!
In quanto a orto quest’anno ho ampiamente sfruttato mio suocero, che pover’uomo  è stato ben contento di nutrirci con zucchine (fino all’esaumento mentale per inventarsi qualcosa di nuovo con l’ortaggio proliferante), o di portarci insalata croccante, cetrioli e pomodori freschi per condire tutti insieme o per fare un  pan molle .
Ma negli scorsi anni abbiamo potuto fare la passata di pomodoro con i nostri pomodori, o i pomodori secchi sott’olio (mi rincresce non avere foto), le zucchine sott’olio con il pepe nero, le melanzane ripiene sott’olio o farci dei bei pomodori verdi fritti con l’uva  come faceva sempre la mia mamma, oppure i peperoni a campanella piccanti in agrodolce, oppure ancora  le nostre olive in salamoia  …..Vogliamo parlare delle marmellate con frutta VERA? Di quella appena colta dall’albero con sudore della fronte? Ecco, volete quella di uva fragola con il metodo Ferber,  quella di fichi neri, quella di ciliegie rubate, quella di pesche senza zucchero ma con le noci,   o volete pesti diversi dal solito come questo di insalata invidia dell’orto o questo con le solite zucchine? Che vi devo dire , siamo bucolici, siamo campagnoli, siamo contadini per scelta…..
 
Per adesso ho preso le bietoline del residuo dell’orto  per fare questo cacciucco di ceci suggeritomi da Paolo Petroni ….
tovaglietta, brocca e piattino  Green Gate
E’ andata così. Ho avuto una richiesta da mio figlio e dal 1/2 pompelmo, mi è stato detto che avrebbero volentieri mangiato un cacciucco, sempre se io fossi stata in grado di farlo. 
Mannaggialasbomballatasbullonatasderenataecane!!!! Ma siamo impazziti? Io che non so fare il cacciucco?
Come lo volete, ho detto con voce soave e ammiccante, alla livornese o alla viareggina?
Hanno lasciato a me la scelta. Ora, siccome mi sono sentita un po’ arrugginita sono andata di corsa, quando ero sicura che nessuno mi vedesse, a consultare le mie GUIDE insostituibili:  Il grande libro della vera cucina Toscana di Paolo Petroni (sempre benedetto sia) e Pellegrino Artusi: Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene (santo subito). Ho trovato la versione che più mi piace, devo dire che sono tutte molto simili, e deciso che avrei fatto il tutto sabato sera per cena. Dopodichè mi cade l’occhio sulla pagina accanto al cacciucco alla livornese del libro di Paolo petroni…. cacciucco di ceci….. cacciucco di ceci? Lo sapete, una delle mie passioni sono i ceci e le farine di ceci…. si invita la lepre a correre. Ho letto e scoperto che la parola  cacciucco(con doppia C per l’amor di DIO!) sembra  derivare da una parola di origini  turche,
“küçük”, che vuol dire minutaglia. In Toscana il termine indica in
genere la mescolanza di cose diverse e si traduce poi, in ambito
gastronomico, in un’unione intima di pesce, spezie, aromi che danno
origine ad un piatto realmente unico:il cacciucco. Ma fatto con i ceci per me è stata una meravigliosa novità! Che dite voi, non ho messo tempo in mezzo, neanchè a farlo apposta avevo cotto i ceci il giorno prima, la bietolina era nell’orto e il resto non era un problema certo! Piatto poverissimo, non povero, poverissimo ma credetemi delizioso!
ingredienti:
un mazzetto grosso di bietoline 
250 gr. di ceci
400 gr. di pomodori pelati
1 spicchio d’aglio 
peperoncino piccante 
pane raffermo 
sale e pepe
olio extra vergine di oliva
Ci sono due modi, con i ceci già cotti o con i ceci da cuocere. Io vi racconto quello con i ceci già cotti che ce li avevo già pronti…
Preparate i ceci: il giorno prima mettete in bagno i piccinini in abbondante acqua e un pizzico di bicarbonato, il giorno dopo o comunque minino dopo 12 ore cuoceteli in acqua leggermente salata fino a che saranno morbidi. Io li metto nella pentola a pressione, 25 minuti e siamo pronti.
 
In un tegame di coccio fate soffriggere in un filo d’olio lo spicchio d’aglio, quando imbiondisce aggiungete le bietoline lavate e tagliate a pezzi piuttosto grossolani e avendo cura di togliete le coste troppo grosse che risulterebbero troppo dure. Fatele cuocere un po’ e poi aggiungete i pomodori pelati passati e un po’ di acqua. Salate e aggiungete un po’ di peperoncino macinato,  fate cuocere per una ventina di  minuti a pentola coperta. Aggiungete poi i ceci con un romaiuolo  della loro acqua di cottura e lasciate cuocere per altri 10/15 minuti. Aggiustate di sale, se necessario,  e servite caldissimo sopra le fette di pane toscano raffermo abbrustolite e condite con una passata  di aglio, olio evo e sale….. vi leccherete i baffi!!!
Con questo post chilometrico avrei intenzione di partecipare al contest di  cook n’book  

“Voglia di orto: Maramao perché sei morto?
nella categoria  secondi piatti essendo i ceci proteine vegetali

con quelle due lì, la Luisanna e la Maria di cui seguo sempre le geste gloriose in televisione fra pentole, fornelli e battute in toscanaccio!

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57 commenti

    1. Ho deciso che prima o poi me lo compro… magari più poi che prima….. l'importante è crederci!
      e il cacciucco è buono Giardy, fidati….

  1. Ahhh, maledette zanzare!! Per non parlare delle mosche! Vivere in campagna vuol dire anche questo,ma si sopporta meglio che stare in città! Stupendi i panorami che vedi da casa e ottimo il tuo caciucchino!

  2. Sandra mia, tu mi turbi, ma nel senso bello del termine: mi emozioni, mi coinvolgi, mi fai sorridere, mi fai sperare…sperare che tu possa un giorno mettere la ciliegina sulla torta e comprare il cavallo: non smettere di sognare!
    Ho letto tutto il tuo post, parola per parola, e mi è sembrato di vederti in ogni fase.
    Sei una donna in gamba, lo si intuisce da un milione di piccoli dettagli!
    PS: per la cucina…come hanno osato solo pensare che potessi non essere capace di fare il cacciuccocondueciperlamordidio? 😀 ahahahahaha
    PS: sai che volevo comprare un libro di cucina toscana? me lo consigli, quindi, Petroni?

    Un abbraccio tosto

    1. Cara Michela, io sono ancora a sperare per il cavallo, non demordo, bianco a toppe nere…..
      e… gliel'ho fatto sabato sera il cacciucco di pesce a miscredenti! Si sono leccati i baffi, tzse, mettere in dubbio le mie capacità…. vergogna! meno male che ci siete voi che mi gratificate!!!!!
      Per il libro credo che Petroni, il grande libro della cucina toscana o il grande libro della cucina fiorentina sono come Bibbie per la cucina toscana, come di re Artusi insomma! Ci sono ricette vere, spiegate semplicemente e con ingredienti "normali"…. consigliatissimo!
      Un abbraccio!

    2. Ciao un piccolo appunto il bicarbonato nei legumi li rovina per cuocere i ceci si deve usare un’acqua leggerissima e vanno tenuti in bagno anche più di 12ore
      Il sale si mette quando sono quasi cotti

  3. Mi hai fatto innamorare del tuo sogno realizzato!
    Che meraviglia la tua dimora e la tua storia!
    Nonostante gli sforzi avete realizzato il sogno di una vita!
    Complimenti!
    Un bacio e buona domenica cara!

  4. Mi hai fatto volare con questo post. Hai rispolverato i miei sogni di bambina, quando sbirciavo dietro le siepi di mio nonno alla ricerca di giardini incantati. Complimenti davvero per il coraggio e la forza, perchè solo così si realizzano i sogni quelli veri..rimboccandosi le maniche. Il risultato è magnifico, i panorami mozzafiato, mi hai fatto respirare aria pura. Privilegio?? No! Cuore e determinazione..anche io voglio Zietto!!!!

  5. Ciao Sandra, complimenti per il vostro casale e la mia grande ammirazione per tutta la vostra fatica. Ho percorso il sentiero che porta alla vostra casa, ho giocato con cane e gattini, odorato le vostre magnifiche rose (devo dirlo a mio padre…) gustato le vostre olive (magnifiche) e la vostra frutta. Verrei a mangiare il caciucco se non vi spiace… Brava, bravi…

  6. Sognare è una delle cose più belle e spesso ci rende meno pesante la quotidianità. Fortuna che almeno i sogni nessuno può toglierceli 🙂
    Anche a me piacerebbe tanto poter vivere in campagna e le tue bellissime foto stamani mi hanno fatto ritirar fuori dal cassetto per un attimo quel sogno nascosto. Tenerissimi i cuccioli 🙂
    E gustosissimo il tuo cacciucco, bello piccantoso 🙂 Un bacio, buon we

    1. E allora vai con i sogni! Non li chiudere nel cassetto, sogna in grande…. qualcosa arriva di sicuro!
      Baci e buon ew anche a te!

  7. Sandra ho sentito parlare di te da una tua affezionata follower (Lalexa) e mi sono incuriosita… a questo punto ti seguo volentieri perchè qui c'è troppo delle belle cose (che italiano, eh?). Se ti va passa da me qui http://ilcastellodipattipatti.blogspot.it/ che mi fa piacere! PS Vivi in un posto fantastico che esalti con splendide foto!! Un bascio, Pattipa

  8. Sognare è importante. E' necessario. Senza sogni la vita sarebbe grigia e desolata. E' bello quando i sogni si realizzano, ma non è mai fortuna.
    Piuttosto tenacia, idee chiare, forza di volontà, grande impegno, credere in quello che si fa e in quello che si vuole.
    La tua casa è un gioiello, il panorama mozzafiato. Brava Sandra! 🙂
    Il cacciucco di ceci è delizioso.
    Un bacione e buon fine settimana

    1. Bisogna sognare per realizzare i sogni…. se non si sogna come si fa a fare le cose?
      Un saluto dalla Holly, i mici sono partiti per altri lidi da qualche mese….
      grazie di tutto Giovanna!

  9. Ciao bimba con le gambette penzoloni e piena di sogni, ciao donna decisa e meravigliosa che i suoi sogni li ha realizzati, grazie per ogni parola che mi hai detto, ti abbraccio fortissimo e chissà che un giorno non venga a trovarti nel tuo castello da principessa. Bacione

  10. Dimenticavo…complimenti per la casa meravigliosa, il roseto e per tutto quello che avete realizzato con le vostre mani. Avete tutta la mia ammirazione!!!

  11. Sandraaaaaaaaaaaaaaaa….sei riuscita nel difficilissimo, quasi impossibile intento di scrivere un post più lungo del mio!!!! Grazie cara, per tutto l'entusiasmo, perché ci hai raccontato la tua storia, per la grinta, la caparbietà, il coraggio. Perché le cose belle non te le regala nessuno e bisogna avere il coraggio di volerle e perseguirle. Stamattina ho iniziato a leggere il tuo post mentre ero in metropolitana. Conosci la metro di Roma? In particolare la linea b che da Termini va a Rebibbia? Ti auguro di non doverla mai prendere…beh, su questa tratta dimenticata da Dio e dagli uomini mi sono chiesta leggendoti che accidenti ci facessi lì. Tutto strideva con il racconto e le foto che cercavo di ingrandire a più non posso. Mi hai regalato una bella pausa bucolica e te ne sono grata. Grata anche per la ricetta, grata perché quando ho lanciato questo post speravo di leggere storie come la tua, come tutte quelle che mi stanno arrivando, vere o sognate, ma comunque e sempre sentite, entusiaste, gioiose, malinconiche. Ti abbraccio cara Sandra e ti faccio un grande in bocca al lupo. A presto!
    Sabina

    1. Sabina,il post puù lungo del tuo non ce l'ho fatta ma ci sono andata vicino! Sono felice di sapere che ti ho allietato il viaggio in metropolitana…. a Firenze la metro non c'è…. grazie a te per aver elaborato questo contest fatato!!!!
      Crepi il lupo!!!
      Baci

  12. Io e A., la mia amica più cara, ogni tanto, giochiamo a scegliere ciascuna il proprio casolare, in cima a un colle….sono solo sogni (nessuna di noi potrà mai per vicissitudini familiari) allontanarsi dal paese (più o meno natio), ma è bello immaginare una cucina enorme, le travi a vista, l'orto e il frutteto.
    Claudette

    1. come diceva Cenerentola
      … i sogni son desideri di felicità….tu sogna e spera fermamente
      dimentica il presente
      e il sogno realta' diverra'
      … perchè da grandi non si puo' credere nelle favole? Chi lo dice? Beh, chi lo dice sbaglia, come dice la Tina i sogni sono la magia della vita! un abbraccio

  13. te con le parole ci sai proprio fare.Mi hai fatto sognare e stavo per commentarti tutto…le foto,l'aria di campagna,quella stradina tipica delle nostre parti…ma poi…ma poi…e te tu mi metti le foto dei gattini e io li ho il punto debole e sono lì con gli occhi a cuoricino che me li guardo e tutto il resto sparisce.In bocca al lupo e grazie per avermi fatto sentire un pò l'aria di casa (anche se io sono un pò più umbra!).
    Monica

    1. Grazie Monica, in bocca al lupo anche a te per il contest e ….. se vuoi un gattino della prossima cucciolata della Piera te lo regalo volentieri!

  14. …è davvero un sogno… e tu sei la regina di quel sogno..
    Viene voglia di credere che tutto è possibile..

    Tornando al cacciucco ( ho messo tutte le " c " che ci volevano? 😀 )
    stasera metto i ceci a bagno ! E ti abbraccio!

    1. Il cacciucco l'hai scritto bene, metti i ceci in bagno e via…. e perchè non si puo' credere che tutto è possibile? In fin dei conti una cosa è certa, noi usiamo solo una piccolissima parte del nostro cervello, perchè non credere che con tutto quell'altro pezzo si possano fare magie? Un bacio

  15. Anch'io ora sento di aver realizzato un mio sogno. Anche Camiria bambina, sarà stata l'infanzia trascorsa sempre quì con i nonni ed orti a go go, desiderava una casetta in montagna, immersa nella natura, nel verde, fra alberi e animali a non finire… Come animali abbiamo topo-gatto Romeo che fa per 5 animali diversi messi insieme ma è sempre il nostro pupo peloso.
    La tua casa è splendida, è meravigliosa… E' troppo bella che sembra finta! E' così suggestiva che regala davvero delle belle emozioni e sensazioni!!!!
    Il cavallo vedrai che prima o poi arriverà… 😉 certo è molto impegnativo ma vai a far tacere quella bimba che lo chiede da tempo?

    Questo post me lo terrò e rileggerò quando ho bisogno di confortarmi perché è ricco di emozioni e soddisfazioni che l'orto non lascia di regalare!!!
    Il caciucco mi piace e quel giorno a Firenze l'avrei condiviso volentieri insieme a te.
    Tu non lo sai ma appena mi hanno detto che le riprese si sarebbero tenute a Firenze, ho subito pensato… "Sandraaaaa" … Pero' poi ho declinato l'idea di avvisarti perché sapevo che incastrare tutto sarebbe stato impossibile in un solo giorno e così mi sono dedicata ad un'altra conoscenza anche questa ancora solo virtuale.
    Ma tornerò e quando lo farò te lo dirò, promesso *_*

    1. Cami, alla prossima gita ti aspetto….. e brava, per il sogno realizzato. Ricordati… non smettere mai di sognare, anche nei momenti più bui…. ricordatelo!

  16. Sandra….rimango senza parole…..a parte la banalissima considerazione che nella tua cucina ci entra tutto il mio appartamento, e ci sciacqua pure, la tua casa, il tuo orto, il tuo giardino, i tuoi animaletti, sono il mio sogno. E le tue parole sono un incoraggiamento a osare. Grazie! 🙂

    1. Sogna Roberta, sogna a occhi aperti, a occhi chiusi, sogna sempre e comunque e solo sogni belli. E non sogni piccoli, sogni grandi, grandi aspirazioni grandi realizzazioni…. chiedi e ti sarà dato…. e non l'ho detto io, la detto un signore che è vissuto circa 2012 anni fa in Galilea…. sogna topolino, in grande, in grandissimo!

  17. E anche io me lo sogno il panorama che si intravede spesso come sfondo alle tue foto. Ora so dov'è e lo sognerò ancora di più!
    Non sei stata fortunata, o forse solo un pò, ma soprattutto sei stata tenace e ora hai realizzato il tuo sogno.
    Non posso che farti i miei complimenti!

  18. Assaporo questa zuppa, con gli occhi.. con il cuore. Osservo meravigliata quelle fotografie perchè non credevo che i luoghi che ho sempre sognato potessero esistere davvero.. giardini pieni di rose, distese immense di verde.. animali, ulivi.. pace.. e sono un po' commossa, ti dirò.. perchè ogni volta che vedo un sogno realizzarsi credo sempre che valga la pena avere speranza, anche se ogni giorno di soffre. Anche se a volte si vorrebbe scomparire.. Complimenti e tanti, tanti auguroni per il vostro futuro, tesoro. Io lo so, sono CERTA, che il tuo magnifico cavallo arriverà! Te lo auguro dal cuore.. dal profondo. Con affetto un abbraccio…!

    1. Si Ely, ogni giorno si soffre…. ma domani è un altro giorno e bisogna continuare a sognare, sempre e comunque!
      con il cuore

    1. Va bene, io ti do' il micio rosso unico rimasto, Rossello, e tu mi lascia il tuo 34, lo metto a dormire con la Holly, gli va bene lo stesso?
      Ma chi ci guadagna nel cambio, io o te?
      Baci grossi Amanda!

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