M.T.C. – Un cestino di erbe di campo e le crèpes per l’MTC

o meglio, per quella figliole delle MTC.
Ormai è un vezzeggiativo che mi piace: quelle figliole dell’MTC… mi sento un po’ più di “casa”, spero mi perdoneranno la sfacciataggine, quelle figliole……
Sapete com’è, io negli ultimi anni sono diventata fatalista: io credo che le cose mi trovino e io mi lascio trovare. Domenica mattina, mentre mi rigiravo nel letto in attesa di alzarmi, pensavo alle crèpes per l’MTC. Misericordia, mi sono detta, ma con una ricetta come le crepes tu non ti fai venire in mente niente? Ma che razza di ……. Ok, la ricetta mi troverà, mi sono detta, mi troverà lei….
E così è stato.
Noi viviamo in aperta campagna, non so se ve lo ricordate, e domenica mattina mi sono apprestata ad andare a stendere l’ennesima lavatrice del fine settimana. Mentre stendevo i panni  ho visto la mia meravigliosa vicina di casa, la Marta, armata di coltello e di cestino che coglieva erbe di campo. Non ho messo tempo in mezzo, ho preso il necessaire e mi sono unita a lei nella ricerca. Sono tornata a casa con una borsa di erbette: il lattugaccio, la borsa del pastore, le cicerbite e il tarassaco. Sono entrata in casa con questo bel cestino e ho avuto la folgorazione: crepes in bianco con ripieno di borsa del pastore, ricotta e mascarpone. La ricetta comincia a prender forma, mi sono detta, lasciamola crescere.
Crescendo ho imparato che ci vuole tempo per maturare le cose, non si puo’ fare sempre tutto di getto. Domani è un altro giorno, lo diceva anche Rossella in Via col vento, e domani mi porterà consiglio.
Mi piace cucinare, mi piace inventare e spostare i sapori, mi piace sentire gli aromi che escono dalle padelle che sfrigolano, mi piace mettermi a guardare fuori dalla finestra con un bicchiere di vino in mano, ascoltare la musica e il rumore del cibo che cuoce e guardare lontano, oltre il mio orizzonte  immaginando quello che c’è dopo …. mi piace.
E così ieri ho elaborato le crèpes e  a cena……… abbiamo assaggiato…. e gustato…. e apprezzato questi fagottini……

Fagottini perchè io devo sempre trovare la via più lunga, non si puo’ fare un semplice cannellone e una mezzaluna, no ci vuole il fagottino che così per chiuderlo con l’erbetta di campo e i fili di cipolla ci devi ricamare sopra una sfilza di accidenti tipo: accidenti a me e alle mie idee, accidenti a quando mi prendono questi pensieri, accidenti, accidenti…. ma quando mi incaponisco!
La ricetta delle crèpes è quella di Giuseppina  che ho seguito con religioso impegno senza cambiare una virgola, ho fatto anche il burro chiarificato nel microonde! Ed è proprio vero quello che dice la Giuseppina, con una parte di acqua le crèpes vengono sottiliiiiiii….e il burro chiarificato ci piace parecchio!

Ma la parte che mi piace è il ripieno: erbette di campo (lattugaccio, borsa del pastore, radicchini giovani  tarassaco e papavero). Ho fatto visionare tutto all’esperta in materia, la Dott.ssa Mara, la mia mamma, che mi ha approvato e ha detto che per questa volta non avvelenavo nessuno.

Scottate le erbe ne ho preso circa 300 gr. per il ripieno e le ho ben scolate per eliminare l’acqua. Le ho grossolanamente “battute” con il coltello e ho aggiunto 150 gr. di ricotta di bufala, 1 tuorlo d’uovo, 1 cucchiaio abbondante di mascarpone, noce moscata, pepe e una bella spolverata di parmigiano.
Una volta amalgamato il ripieno l’ho lasciato riposare un po’ nel frigo. Intanto ho tagliato la parte esterna di una cipolla fresca per la lunghezza ottenendo dei fili che sarebbero serviti per legare i fagottini e li ho lavati e asciugati.
E adesso viene il bello, ho messo al centro della crèpe un bel cucchiaio di ripieno e ho cominciato a chiudere il fagottino facendo attenzione a non rompere niente: è stato un inferno, ma ho vinto io –  6 con i fili di cipolla rossa di tropea e 6 con i fili più lunghi che avevo lasciato da parte delle piantine del papavero.
L’idea era quella di adagiare le crepes su una fondue di formaggio leggera leggera e così è stato.
Ho tagliato a dadini 100 gr. di gouda e 50 di fontina valdostana, ho messo in un pentolino di vetro e ricoperto con latte intero, un tuorlo d’uovo,  una spolverata di pepe e ho cominciato a far sciogliere il formaggio nel latte. Alla fine, ma proprio alla fine a fuoco spento ho aggiunto una noce di burro chiarificato. Ne è venuta fuori una crema niente male, ottima di colore e anche di consistenza.
Il resto va da se, ho messo i fagottini nel micro con un paio di ciotoline di acqua e ho acceso alla massima potenza per 3 minuti. Era rimasto solo da impiattare, e con la mia dolce meravigliosa bambina abbiamo discusso su quale delle due soluzioni sarebbe stata più adatta all’MTC, lascio a voi giudicare!

L’assaggiatore ufficiale, il mio mezzo pompelmo, è molto pignolo e ha uno spiccato senso del gusto: ha approvato in pieno, ha detto che il tutto risultava molto, ma molto, buono…..
Mi dispiace che non sia avanzato neanche un fagottino, avrei voluto portarlo ad assaggiare in giro per il mondo, ma la nostra gola ha prevalso: Dante, bisognerà che ci lasci un posto nel girone dei golosi per la prossima Divina Commedia!

l’elenco della spesa:

per le crèpes:

  • 150 gr. farina tipo 0
  • 350 ml di latte intero
  • 50 ml di acqua
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 2 uova
  • 30 gr. di burro chiarificato

per il ripieno:

  • 300 gr. di erbette di campo lessate (in alternativa bietola o spinaci)
  • 150 gr. di ricotta di bufala
  • 1 cucchiaio abbondante di mascarpone
  • 1 tuorlo d’uovo 
  • 1 spolverata di parmigiano grattugiata
  • noce moscata  

per la fondue:

  • 100 gr. di formaggio gouda
  • 50 gr. di fontina valdostana
  • latte intero 
  • 1 tuorlo d’uovo
  • pepe nero 
  • una noce di burro

Con questa ricetta io partecipo all’ MTC di marzo

 

Che vinca il migliore!

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28 commenti

  1. Bella ricetta Sandra. Vedo che la campagna ispira anche te. Perdere certe conoscenze in fatto di erbe e frutti selvatici è uno scotto duro da pagare all'urbanizzazione. Io ho la fortuna di avere una casetta in campagna in una zona ancora poco urbanizzata. Mi ricarica non solo la mente ma il corpo, con queste meraviglie della natura che mi posso concedere.
    Buona serata e … buon MTC!
    Nora

  2. Ciao Sandra ! Ho una passione per la Toscana e per le erbe selvatiche ( a questo proposito ho fatto un post giusto ieri) e questa ricetta é veramente nelle mie corde , soprattutto per come descrivi la sua "nascita" : capita anche a me di aspettare che la ricetta arrivi …..fare il vuoto dentro se per lasciarle spazio.E uno stato d'animo che mi piace molto .Un abbraccio e complimenti !

  3. arrivo anch'io, pant pant, a commentare una ricetta assolutamente strepitosa, di quelle che mi commuovono, perchè mi riportano alla mia infanzia, quando i ripieni si cercavano nei campi e nei boschi vicini-e non surgelati nel banco frigo. e quando figliole lo si era sul serio, ma questo è un dettaglio su cui preferiamo non soffermarci 😉
    Grazie, grazie, grazie, per averci regalato questo piccolo capolavoro
    ale

  4. Ciao Sandra! io posso dire, senza togliere nulla a nessuno, che latua foto è la più bella! Che poi anche i fagottini siano speciali, questo è un altro discorso! 🙂 L'Mt mi sta "regalando" tanti bellissimi blog!
    Complimenti!

  5. Che belli i tuoi fagottini, sicuramente più belli dei miei, specialmente l'ultimo con il fiorellino! Hai ragione, chiuderli non è stato facile anche per me! ciao!

  6. Buongiorno Natalia, sarebbe bello fare un libretto con tutte le erbe selvatiche commestibili! Chissà, l'unione fa la forza, ci si potrebbe provare! Grazie per essere passata e per i complimenti.

  7. Bellissima ricetta! ANche io vivo in aperta campagna e come te faccio un largo uso di queste erbe selvatiche. Mi è capitato di postare delle ricette con i nomi che diamo alle nostre erbe qui e mi hanno chiesto "e che sono"?
    Quindi immagino il sapore delizioso che hanno i tuoi saccotini, carinissimi nella forma e dalla presentazione davvero bella.
    Complimenti!!

    1. Topino mio, i miei bambini ormai sono autosufficenti (15 e 18 anni) e io mi ritrovo ancora giovanetta e piena di idee e con un po' di tempo per fare quello che mi piace! Buonanotte a te e ai tuoi cucciolotti!

  8. Ciao, il tuo post mi è piaciuto tutto, soprattutto alla fine con quel meraviglioso cestino…..e per quanto riguarda il girone dantesco dei golosi…mi sa che ci ritroviamo in tanti!!!
    Baci

  9. Grazie Sandra : intanto per il figliole come sempre, che mi suona così famigliare all'orecchio ;-)), poi per la creatività di questa ricetta che ci hai regalato! Nel caso intraveda un novello Alighieri, mi ricorderò di fargli il tuo nome :-)) Una buonissima giornata
    Dani

    1. Magari metteci una buona parola con il novello Alighieri, io voglio andare nel girone dei golosi, non avesse a sbagliare!

  10. Meravigliosa ricetta, dato che anch'io abito in campagna..quasi, quasi, domani vado a raccogliere le erbe e faccio la tua buonissima ricetta!
    Ti abbraccio

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