Nervetti in insalata e come funestare un fine settimana ai genitori….

Il mio pero in fiore

Sabato  giornata di sole tipicamente primaverile. Giornata funestata dal genio di mio figlio 18enne.
Mi telefona alle 16.00 di pomeriggio e con voce tranquilla mi dice:
“Madre, abbiamo un problema” ( vi suona l’assonanza con ” Houston, we have a problem…”)
Io rimango lì, sospesa fra un respiro e l’altro e il mio cervello comincia a prendere la tangente.
1°- è vivo e sta bene così se ha fatto una cazzata lo posso ammazzare io…
2° – tanto grossa non puo’ essere perché mi sembra abbastanza calmo
3° – il mio bambino…..
– Madre, … ci sei?
– Non sono ancora svenuta se lo vuoi sapere. Che problema abbiamo?
– Ho perso un dente…….
Qui sono svenuta.  Io, che mi sono dannata l’anima per farglieli tutti in fase di gestazione, tutte le sere che andavo a dormire con quella pancia enorme pensavo a una cosa diversa, mi ricordo proprio bene la notte in cui ho ordinato i denti: stasera i denti, non come quelli del babbo suo che ha un sacco di problemi, neanche bruttini e cariati come i miei ma belli bianchi, sani dritti e splendenti… e così è stato …fino a sabato pomeriggio quando ha “perduto” una delle mie opere d’arte.
“Andiamo a giocare a softair (un fucile ad aria compressa che spara pallini di plastica)”
e io che non gli ho dato neanchè un centesimo per farglielo comprare e lui che si messo da parte i soldini per comprarselo:  a me le armi non mi piacciono, nessuna arma. Ma per un 18enne moderno la vita è come un videogioco; quante vite mi sono rimaste?  Nooooo, non funziona così; una, di vita c’è n’è una sola……porca miseria!!! E che cosa è successo?
– Mamma, ho avuto uno sculo terribile….. sembra, adesso, di essere a vedere un episodio dei Simpson..-
il tizio ha messo fuori il braccio dal cespuglio e ha sparato alla cieca e ha preso me, ma ci pensi che sculo e poi proprio sul dente!
Non ci ho visto più. Era troppo…. io e suo padre lavoriamo come muli, ci facciamo in quattro per la casa, la scuola, le spese varie e questo non capisce la portata della cazzata?
– Ma la protezione? Dico io con voce suadente…..
– Mi faceva caldo, me la ero sganciata un attimo….
Sono partita. Meno male che era al telefono. Il classico: io ti ho fatto ma ti disfò.
Sono stata terribile, uno schiacciasassi, un elefante in una cristalleria. Ho sparato basso, ho sparato a tutto quello che si muoveva. Dopo la sfuriata dall’altra parte del telefono ho sentito un gemito, no, forse era un rantolo……
– Mamma…..
– Ci vediamo domani, a meno che non voglia fare un’altra cazzata, in tal caso avvertimi.
AH, e  stasera mentre giocate a D & D – questo perlomeno è un gioco da tavolo – non vi fumate il cervello!
Ho buttato giù. Ma dovevo essere talmente fuori di me che dopo 5 minuti mi ha ritelefonato per negoziare una tregua. Niente tregua, perlomeno stanotte te la devi passare brutta, domani… domani è un altro giorno.

Che ne dite, la iscrivo alla mia sfida, Alla Singolar Tenzone?
Non vi sembra una bella storia? Volete sapere come va a finire? Ve lo dico domani perché stasera accompagno il mio “bambino” dalla dentista…….
E si, siamo noi quelli della storia…..Ma, come ho pensato sabato, oggi è un altro giorno e sono già più acquietata….. un po’. Quando ho telefonato alla mia amica dentista le ho detto quello che era successo aggiungendo:
– Gli devi fare male…. ha da soffrire, gli deve servire come una lezione dolorosa per le prossime caz….te!
Lei mi ha fatto una risata e mi ha detto.
– Neanche per idea, te lo tratterò con i guanti il “bambino”! Ma tu te lo ricordi o no di quando avevi 18 anni?

Non ci si può più fidare neanche degli amici, uffa!

Vorrei fare un inciso, poi davvero vi posto la ricetta, ma questo blog sta diventando sempre di più fedele al significato della parola:

Blog” è un termine informatico che indica un sito internet in cui l’autore (che viene definito blogger)
pubblica più o meno periodicamente, “come in una sorta di diario
online, i propri pensieri, opinioni, riflessioni, considerazioni ed
altro, assieme, eventualmente, ad altre tipologie di materiale
elettronico come immagini o video”. Per la Treccani è un “diario
elettronico, allocato in un sito web e continuamente aggiornabile,
corredato in genere degli eventuali commenti (detti post) dei
visitatori”.

Così sta divendando per me. Nato come sfida con me stessa, adesso sta davvero diventando un diario.
Le cose non scritte non sono vissute, lo ha detto un guru del pensiero positivo, non so se avesse ragione ma il mio mettere nero su bianco e sapere che qualcuno legge e può essere o non essere d’accordo con quelle che sono le mie idee mi piace. Mi piace leggere i vostri commenti e noto che sono spesso in sintonia con quelle che io ho scritto. In poche parole ho scoperto un popolo blogger vario ed eterogeneo che mi piace da matti! Quindi mi sa che o mi togliete dal vostro elenco lettura o vi sorbirete i miei più scleranti post…..

Come? La RICETTA? Si, eccola:

Nervetti in insalata 
Tendini di vitello

  • nervetti di vitello
  • carota
  • sedano
  • cipolla 
  • prezzemolo
  • sale e pepe
  • capperi sotto aceto 
  • olio extra vergine di oliva 

Tagliate a pezzetti piccolissimi i nervetti e lavati abbondantemente. Metteteli a cuocere per circa 5 minuti in acqua salata bollente. Scolateli e metteteli in una ciotola. Conditeli con un battuto grossolano di carota, sedano, prezzemolo e qualche cappero poco sgocciolato in modo che si conservi un po’ di aceto. Olio, sale e pepe e lasciare in frigo a insaporire per qualche ora. Quando andrete a prendere i nervetti la gelatina si sarà solidificata e troverete una lastra unica che taglierete in quadratini o in qualunque altra forma la vostra fantasia vi stuzzica. Affettateci sopra delle fettine di cipolla e un spolveratina di prezzemolo fresco…. un’avvertenza: è cibo da pane, quindi premunitevi prima…..
Per questo piatto ci vogliono gli amanti delle frattaglie, noi a Firenze abbiamo una vasta tradizione:
lampredotto, trippa, polmone, budellina di maiale, durelli e chi più ne ha più ne metta!

Buon appetito ragazzi!!

Print Friendly, PDF & Email

ti potrebbe interessare anche

20 commenti

  1. Troppo brava troppo ! mi hai fatto ridere e contemporaneamente partecipare alla situazione e penso anche che tu scrivendo hai sfogato un pò della tua giusta incazzatura che altrimenti si sarebbe riversata sul "bambino" forse in modo eccessivo . Meno male ci sono i blog. Comunque come madre di due adolescenti ti capisco totalmente ciao un abbraccio colmo di simpatia
    P.S. se la iscrivi alla singolar tenzone per me vinci!

  2. Dài Sandra, naturale e comprensibile il tuo sfogo rabbioso (che nasconde anche tenerezza). Tutto tornerà come prima, a parte il costo e qualche sofferenza ancora sua (ma dalla dinamica raccontata, non mi pare tutta colpa sua!). Bella, elegante e fantasiosa la tua ricetta con ingredienti raramente esaltati dai buongustai. Dalle mie parti si chiamano "'o pere e o musso" (il piede ed il muso di vitellone) serviti con molta semplicità e sveltezza, spesso in cartoccio durante sagre e fiere. Infatti li condiamo solo con sale e strizzata di limone, dopo averli spezzettati, i nervetti, ed affettato sottilmente il muso. Vere leccornie. Un abbraccio!

  3. Ciao, voglio aggiungere qualcosa che nessuno ha pensato a dirti.Sono mamma e moglie non di uno, ma di 3 giocatori di soft-air e ho pensato al dolore atroce che deve aver sentito tuo figlio, nonche' la fortuna di non essere stato preso in un occhio…
    Per cui sgridalo pure, stara' piu' attento, ma sospira di sollievo come faccio io.Auguri!
    marinella

    1. Lo so Marinella, infatti anch'io ho pensato che se era così tranqui non si era poi fatto tanto male e potevo tirare il fiato….in quando al dolore gli deve servire da lezione. L'ho detto anche alla mia amica dentista di fargli più male possibile e lei mi ha detto: ma nemmeno per idea! Certo che averne tre….. di giocatori… ti sono nel cuore! Un abbraccio e grazie per le tue parole! Buona Pasqua

  4. Ciao Sandra! Questo è il classico piatto che mio padre divorerebbe in un baleno! 😀 Complimenti per la ricetta! E complimenti anche per il tuo splendido blog che scopro solo ora…meglio tardi che mai! Colgo l'occasione per farti anche tantissimi auguri per una Pasqua serena! Bacione!

  5. Sandra…ma che bella scoperta ci ha regalato il contest peloso? Che bello leggerti da me, che bello leggere da te. Mi piace leggerti fino in fondo. E te lo dico chiaro chiaro: io sono con te!!!! Tu tutto quella fatica per far denti e lui si fa prendere da un pallino di plastica???? Tu hai ragione!!! Però che ridere, che bello ridere 🙂

    1. Capisci a'mme Lo. io faccio una fatica immane per farlo per benino, lo partorisco con 24 ore di doglie e lui che cosa fa? Si rompe un capolavoro!!! Mi veniva in mente mia mamma quando una volta mi appoggiò dolcemente al muro da ragazza: IO TI HO FATTO MA TI DISFO'……. Siamo stati 18enni anche noi? AHHHHHHHH… non me lo ricordo +!!!! Viva i pelosi!!!!
      Un abbraccio Lo, alla prossima!!!

    2. Ahhhahhhhh, ehh come ti capisco io di 5 figli, le 2 femmine come si vuole dimostrare no problem, ma con i maschi!!!!! Che affare, che ansie, che panciate di paura! Guarda io ti racconto questa tanto per rincuorarti…devi sapere che il maschio di mezzo che ora ha 40 anni, quando era dell'età del tuo era matto e spericolato per le moto, dopo l'ennesimo incidente (ma l'ultimo abbastanza brutto) e grazie a Dio ne è uscito bene, mi giurò che mai più sarebbe salito su di una moto. Un mercoledì pomeriggio, appena chiuso il negozio, con mio marito sopra la Renault blu, stavamo rientrando a casa….vedo sul punte davanti a casa due giovani sopra una moto che stavano impennando di brutto……dico a mio marito..ferma, fermaaa quello è il bambino, ma figurati mi dice lui, e ferma. Io scendo sparata dalla macchina corro davanti a me dalla moto….lui mi vede, impallidisce…scusa mammaaaa…spaffff…mega ceffone…gli dico a ruota libera tutto quello che penso…l'amico scappa…ed io che tra l'altro faccio la voce grossa ma sono uno scricciolo, tutta impettita ritorno in macchina chiudo la portiera e a casa!!!! Miiiiii quante scuse poiiii!!!! Ma purtroppo solo 2 giorni sono riuscita a tenergli il broncio! E poi si sà come sono i figli maschi con noi mamme!Baci, abbracci e vaiiiiiii
      Ora ti saluto, ti ringrazio per come scrivi meravigliosamente bene (non mi perdo neppure una riga) ti ringrazio per la buonissima ricetta che l'ho già mangiata in casa di amici, e che ora per merito tuo proverò a fare!
      Buona serataaaaaa
      baciiiiii

    3. Siamo stati stasera dalla dentista: devitalizzazione e capsula di ceramica….non di tico la botta… e mi sono reincaz…..lasciamo perdere va che è meglio!
      buona notte cara!

    4. Bruna, lo so che i maschi sono tremendi e so anche ci sanno prendere per il verso del pelo, quei fetenti…. ma io se mi arrabbio sono terribile, divento un lupo mannaro!!!!!!
      Comunque, in qualche modo deve capire che non si può rischiare di farsi male sul serio per un gioco… grazie cara delle belle parole e a prestissimo!

  6. Giovanna, ti ringrazio a nome del 18enne sbambolato per aver così cortesemente interceduto per lui…. Si, porta il pane perché ce ne vuole tanto, ma tanto… e se mi avvisi ti preparo anche la trippa!
    saluti

  7. Che dire? Abbiamo avuto tutti 18 anni e tutti abbiamo fatto qualche cavolata. Qualche errore serve anche per crescre meglio, la perfezione è fastidiosa. Lo so, parlo così perché non ho figli, però è una cosa rimediabile. Eppoi che simpatico tuo figlio, richiamare per negoziare una tregua. E a proposito di ragazzi, quando ero più giovane e abitavo ancora a Napoli, mangiavo spesso la trippa e mi piaceva un sacco. Ma proprio tanto. Adesso, da quando vivo a Milano e sono sposata, sarà che ho cambiato abitudini, sarà che mio marito, pur mangiando tutto, la trippa proprio no, non l'ho mai preparata. Però i tuoi nervetti mi tentano moltissimo. Arrivo col pane?
    Un bacione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.