panini all’uva spina e pesche gialle

 Edward Sharpe & The Magnetic Field
musica per l’ascolto


Un uomo gira tutto il monto in cerca di quello che gli occorre, poi torna a casa e lo trova. (George Moore)


questa ricetta è per Valeria di Ca’ Versa  e per i suoi girasoli, perchè lei mi piace, perchè lei è un’anima bella e le anime belle vanno coltivate. 

il terzo contest che scade il 10 di ottobre del 2013 a propostito di …. uva spina e more di bosco!

panini di farina integrale con uva spina e pesca noce

ingredienti:

farina integrale macina a pietra 600 g.
licoli integrale attivo g. 130
acqua di vegetazione di uva e pesche 300 gr.
uva spina
1 pesca noce 
zucchero di canna q.b.

preparare almeno il giorno prima l’acqua di vegetazione  di frutta semplicemente tagliando dei chicci di uva  (non necessariamente uva spina)  a metà e uno spicchio di pesca in pezzettini e lasciandola in fusione in acqua minerale.  lasciatela a temperatura ambiete e filtratelo prima di impastare strizzando bene la frutta in modo che tutto il succo esca. 
impastare la farina integrale con il licoli e l’acqua di vegetazione almeno per cinque minuti. per favorire l’autolisi sbattere la pasta sul piano di lavoro un paio di volte o tre (non abbiate paura di farli male!) e poi lasciar riposare per almeno venti minuti coperta da una boulle. rimpredere la lavorazione con energia ed impastare il composto per almeno un’altra decina di minuti. sentirete la pasta che diventerà sempre più liscia ed omogenea sotto le vostre mani. infarinare uno straccio di cotone e riporre la pasta a fare la prima lievitazione in un contenitore al riparo a temperatura controllata. al raddoppio della pasta (a me ci sono volute circa 4 ore) dividete l’impasto in dieci panini, schiacciate leggermente la pasta di ogni panino ed inserirvi dentro dei chicchi di uva ordina spezzati e dei pezzetini di pesca, una spolveratina di zucchero di canna e una richiudete come fosse un saccottino il panino. capovolgetelo e mettetelo a fare la seconda lievitazione direttamente sulla carta forno infarinata sulla placca del forno. incidere delicatamente e condire con un altro po’ di zucchero di canna.  a me ci sono volute altre due ore di lievitazione e qualcosa meno di 20  minuti di forno a 200° per essere soddisfatta del risultato. 
i panini non sono particolarmente dolci ma rimangono soffici e profumati e con il cuore morbido e insaporito dalla frutta. 

io ho fatto anche una piccola minicrostata con la pasta avanzata e l’ho guarnita con uno strato di marmellata dipesche e con la frutta a pezzettoni sopra spolverata con poco zucchero per caramellare……

ci sono giorni in cui anche scrivere mi risulta troppo difficile.
ci sono  giorni in cui mi risulta addirittura troppo difficile e doloroso anche pensare. 
in quei giorni io mi affido al pane. 
la mia cura, la mia voglia di impastare. 
sembra
che impastando io riesca a lavare via gran parte del mio sentire
negativo, sembra che con l’energia sprigionata dal lievito il mio dolore
si gonfi e voli fino a sparire.  
essendo oggi una di quelle giornate, un pomeriggio sonnacchioso e sonnolento in cui ogni respiro diventa uno spillo nel cuore ho preso in prestito questa  piccola ma grande poesia di Berry che domani sera sarà finalmente a cena da me per prendersi il suo nuovo gattino….. miaooooooo

Il destino di una percezione.

Quello che la nostra pelle abita non ha più le forme del reale
Ogni strappo è inesplorato e poco elastico
Si sfilacciano i tessuti
Rimane sospeso ogni contatto con il mondo
Scelgo di non capire
Quindi mi volto

Lo strappo della mia pelle che non si ricuce più
Anzi il suo rumore è infinito.
Scivola sfumato via da questo mio sguardo
Che veloce si volta.
E mentre vaghi colgo il tuo fiore.
Rimane solo un petalo dalle forme ovali
Attaccato con la resina
Colla
Miele

Trama e ordito come intrecci di radici
I miei piedi piatti, nudi, sulle mattonelle fredde
Non credo più alla percezione di trovare sollievo
Scelgo di non capire
Quindi mi sciolgo.

Print Friendly, PDF & Email

ti potrebbe interessare anche

38 commenti

  1. amore ma la poesia l'hai scritta tu?
    questi panini sono tra le ttue creazioni migliori in assoluto. li ADORO!!! gruarda che morbidezza e con il cuore tenero a sorpresa (proprio come il tuo).
    stasera torno a casa e li faccio, cascasse il mondo!

    1. no, la poesia la Berry, se clikki sul titolo vai direttamente da lei che è una grande poetessa…. se legge questo commento mi ingiuria di sicuro! i panini erano stupendi, morbidi e profumati… aggiungerei un po' di zucchero forse! baci

  2. anche io fccio l'imapasto terapy, funziona. Mi spiace la tua anima non sia sempre un sole splendente, ma quella cosa chiamata vita mette spesso i bastoni tra le ruote. In compenso i tuoi impasti tirano su anche me.

    1. la mia anima è sempre in subbuglio, il mio carattere è sempre in subbuglio ma poi me lo faccio passare, spesso con la impasto terapia!!!!

    1. è tipico dell'uomo non vedere quello che ha sotto il proprio naso…. ma io i panini li ho visti tutti e mooooolto bene!
      abbraccio

  3. Il pane e' la mia passione anche a me capita che sono sconfortata e impastare e' una cura anche per me, poi quando dal forno escono queste meraviglie che soddisfazione ……….e i problemi sembrano non poi così grossi ……….
    Bravissima bel l'idea l'acqua di vegetazione di sicuro te la copio !!!!!!!
    Un caro saluto :-)))

  4. Impastare ha decisamente proprieta' terapeutiche ed e' un modo per volgere in positivo energia negativa. Come sarebbe bello se nel mondo tutti facessero questo! E poi il pane fa felici le persone che lo ricevono. Adesso sogno uva spina (non so quanti anni sono che non la vedo).

    1. e pensa se tutti insieme impastassimo nello stesso momento…. una terra che lievita di buone intenzioni e di profumi di pane! …. complimenti cara!

  5. Tesoro io so che in questi giorni le parole sono inutili perchè non bastano a scacciare quel peso che hai nel cuore, lo so perchè a volte lo provo anche io, e tu lo sai … allora via ai nostri amati impasti. e quando li vediamo che crescono di vita propria ecco che un sorriso compare sul nostro viso, nostro malgrado.
    La minicrostata mi attizza più ancora dei panini, brava. Ti abbraccio e spero che passerai una bella serata con Berry.

    1. la microcrostata era di un dolce zuccheroso specialissimo! un abbraccio grosso me lo prendo Terry e ne do un po' anche alla Berry!

  6. Mi sono cliccata perchè non ricordavo di averla scritta sta poesia…e il link non funziona! Vedi che tutti i fan che vorranno approfittare non mi troveranno (in pratica manca la L in fondo ad HTML 🙂 )
    Non vedo l'ora che sia stasera…e se non mi perderò stai certa che ad una certa ora sarò lì ad abbracciarti tutta!
    TVBBBBBB

  7. che meraviglia, non sai cosa darei per dell'uva spina…da piccina avevamo una pianta che produceva pochissime bacche e noi bambini ci menavamo per assaggiarne giusto una.
    non ne ho più mangiata da allora…
    il pane é una grande cura, un'atto concreto di amore per quelli che ci circondano
    ti auguro una splendida giornata
    Lou

    1. il pane è meraviglioso, i lieviti pure e impastare è una cosa speciale per me…. baci all'uva spina allora!

  8. Il mio tesoro.. così grande!!!
    ti voglio bene e ti ringrazio immensamente!!
    Sandrì aspetto altrissime ricette, miraccomando!
    Vally

  9. Che belle parole quelle di Berry.. e che parole significative le tue. Le sento tanto mie. <3 Un abbraccio a te e al miciolo bello… i tuoi panini sono straordinari!!! TVTB

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.