Panissimo #1 – 15 aprile 2013

PANISSIMO  #1
raccolta di ricette dal  primo   al 15 aprile 2013

questo è il primo “raccolto” di panissimo. 
siamo felici che questa iniziativa appena nata abbia incontrato il vostro
gradimento e vi ringraziamo per la partecipazione.
e ora godetevi  i vostri LIEVITI!
Barbara & Sandra

QUI per la versione in inglese

Alida di My little italian kitchen ci ha mandato questa strepitosa treccia pasquale pugliese. istruzioni perfette per la realizzazione spiegata passo per passo.  se andate a curiosare sul suo blog troverete tante altre ricette interessantissime.
grazie Alida!!

i panini  di Pizza Rossa
 e qui c’è la zampetta di  mamma papera, l’arte  panificatrice  italiana colpisce ancora,  che ha fornito il via per questa ricetta alla nostra Pizza Rossa….
bellissimi, altre foto sul sito…… appetitosi

Giulia Maria – una vera bontà ci regala  questa stupenda  colomba pasquale .
una meraviglia, considerando i numero passaggi di lieviti, impasti e la pazienza per  fare un dolce della tradizione pasquale che accomuna tutta l’Italia 

Speedy70 di A tutta cucina, con la sua versione della colomba però salata, con le olive
 “appassionata di cucina fin da piccola, adoro preparare tutto in casa,
come una volta; dal pane alla pasta fresca, e soprattutto i dolci. Mi
piace avere sempre “le mani in pasta”…”

così si descrive la nostra amica da Desenzano del Garda e ci regala questo meraviglioso lievito salato pasquale.


Sandra, del più dolce forno del web
con i suoi panini alla zucca gialla….     nella colonna laterale del suo blog campeggia la scritta

 “La felicità è una scelta quotidiana”

 non credo ci sia da aggiungere altro se non che la Sandra è un’esplosione di lievitati incredibili, dovete andare a controllare di pirsona pirsonalmente (come avrebbe detto Montalbano)

La ricetta di Giacomo, inviata per mail

La mia ricetta appartiene alla tradizione Montellese, un paese (Montella) in provincia di Avellino, cuore dell’irpinia.La preparazione è molto semplice e gli ingredienti sono quelli poveri contadini e tipici del luogo:
le castagne e le “frittole” o ciccioli.Veniva fatto nel momento in cui veniva “sacrificato” il maiale, fonte importantissima di sostentamento per molte famiglie.Proprio
dall’animale considerato oggetto di culto dai Montellesi, venivano
ricavate le “frittole”, parte grassa e croccante del maiale, da cui
veniva separato mediante una lunga cottura lo strutto.Essendo
Montella un paese rinomato per le castagne, qualcuno si sarà divertito a
combinare i due ingredienti “iperenergetici” insieme ed a metterli
nell’impasto del pane.
Io ho deciso di darvi la forma di ferro di cavallo. Beh lascio giudicare a voi il risultato!!!!
Ferri di cavallo con “frittole” e castagne
Ingredienti:
250gr farina di semola rimacinata di grano duro;
250gr farina di tipo “0”;
acqua;
10gr olio extravergine d’oliva;
15gr lievito di birra fresco;
1 cucchiaino di zucchero;
15gr sale fino;
50gr “frittole” o ciccioli;
70gr castagne lesse già pulite.

Impastare le farine con il lievito sciolto nell’acqua e zucchero, olio e per ultimo il sale.

Far lievitare l’impasto coperto da un canovaccio umido in un luogo che non superi i 23°C fino al raddoppio del volume.Nel frattempo tritare grossolanamente i ciccioli e le castagne.

Riprendere l’impasto ed aggiungerveli incorporandoli per bene.Far lievitare una seconda volta
il panetto fino al raddoppio.
Ora dividerlo in 5 parti e formare dei salsicciotti a cui viene data la forma di ferro di cavallo.
Far lievitare nuovamente sulla placca del forno ricoperta di carta da forno per circa 30min.
Cuocere per circa 25min in forno caldo a 220°C, abbassando la temperatura a 180°C quando viene messa la teglia in forno.
Gli
ultimi 5min è consigliabile farli con lo sportello semiaperto, magari
mettendo un mestolo di legno in modo da lasciarli 2cm di apertura.
Ecco pronto il vostro pane con “frittole” e castagne, ottimo da mangiare da solo o con un formaggio o del buon miele.
Buon appetito!!!!

grazie GIACOMO!

Simona    di Briciole ci invia il suo splendido pane di segale con cumino dei prati …. che meraviglia mischiare la primavera alla farina! che grande regalo ci ha fatto Simona!

poi è arrivata Giovanna, la cuoca eclettica, con il suo pane integrale accompagnato dal suo immancabile tè:
il mio amatissimo tè. non in bustine ma in foglie. tè di ottima qualità 

un blog interessante, pieno di ricette di cucina quotidiana espresse in maniera ottimale e con fotografie stupende


e poi ci sono anch’io con l’altro mio blog, nuvoleabassaquota, pensieri in ordine sparso,  
con questo pane cunzato (condito) con farina di ceci   con i profumi dell’estate dentro: sarà  la voglia di sole che ancora quest’anno non vuole arrivare?

altra ricetta di Sandra, dolce forno,  la torta al cioccolato, caffè e bacche di  goji, una delizia per gli occhi e per il palato…

e questi sono i meravigliosi panini speziati  al cioccolato e  la frutta secca della simpaticissima  Korena, i suoi Chocolate porter sourdough hot cross buns…. 
da leccarsi i …. baffi!

questa è la treccia di kamut di Staxsimo, un capolavoro assoluto: ditemi che non vi viene la voglia di staccarne un pezzo e assaggiarla…..

la focaccia double face di  Un soffio di polvere di cannella … mi domando come si puo’ resistere a tale tentazione e poi, come dice LEI:

Qui al Sud impastare è consuetudine e credo che nel mio dna ci sia proprio la predisposizione e la passione per tutto ciò che è pane, focaccia, pizza, rustici.
ecco, siamo nello spirito giusto di questa raccolta!

 poi è arrivata Karin, che ha due blog, uno in inglese e uno in tedesco, e io ho fatto non poca fatica a tradurre (santo subito  google traduttore). quello di Karin, Brot & Bread ,   è un blog bellissimoqui invece la versione in tedesco, pieno di foto e di colori, con ricette molto interessanti e da copiare. i suoi mini panini al groviera sono a dire poco stre-pi-to-si!

e Michele, di  Free bakery and more, che non fa il pane, fa le magie!!! alchimie di farine, di lieviti, di frutta.
nel suo blog sembra di essere nel laboratorio di mago Merlino, pieno di farine bellissime, di idee, di pani geniali: come mi piace questo blog! e per la prima raccolta di Panissimo chiama il suo  pane con il lievito di segale e mele golden       PANISSIMO , guardate che cosa non è…..

e adesso Ninive    con la sua   Apple cake Variation , una splendida variante mi sembra!!!
mi piace il sottotitolo del blog: music, dreams & more….

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 Questo  Rice Bread arriva da Emanuela, del blog Pane, burro e Alici:  stupendo pane, viene voglia di assaggiarlo anche con il cioccolato come suggerisce proprio Emanuela alla fine del post…..

Cinzia, la mitica Cinzia di Essenza in Cucina ci invia i suoi krakers al kamut a lievitazione naturale una delizia per gli occhi, immagino cosa devono essere mangiati con quella salsa che appare dietro…..

Elena, Zibaldone culinario, ci invia il suo pane caseccio in pentola… si, proprio in pentola per una perfetta forma rotonda….. e non si finisce mai di stupirsi con voi blogger!

la cuoca Pa,
nel suo castello è la cuoca più sinpatica del web, un continuo vorticare di situazioni divertenti e di racconti fantastici.  ci regala i suoi suoi panini aromatici  dicendoci per non smentirsi:
Il risultato organolettico è spettacolare, ma se andate cercando la sfera perfetta non abita qui!

e poi abbiamo lei, la mia come me folle compagna di avventura, la Barbara, il cervello in fuga dall’Italia, una di quelle panificatrici che mi ricordo di aver pensato, la prima volta che ho visto i suoi lieviti sul blog: misericordia, questa fa le scarpe a diversi!
ed è proprio così, per questa quindicina ci regala questi  scandalosissimi rotolini al cioccolato e mascarpone 
gluten free… scusate se è poco!

e il suo meravigliosissimo pane di farina di ceci   a lievitazione NATURALE


poi è arrivata Morena, di Morena in cucina con i suoi grissini al sesamo:  stupenda creatura Morena, che oltre a regalarci un “Dolce al mese” ci regala anche questi grissini……

e non ho resistito, ne ho mandata un’altra anch’io….. questo pane dolce alle mele  plumkettato..….

e Monica, di Fotocibiamo, con il suo pane semintegrale, una nuvola di farina, un invito alla convivialità: grazie Monica anche per averci fatto sorridere con il racconto della vostra cena!

l’elenco di tutte le ricette – in rigoroso ordine inverso

  1. pane semintegrale 
  2.  pane dolce alle mele
  3. grissini al sesamo 
  4. pane di farina di ceci 
  5. panini al cioccolato e mascarpone 
  6. panini aromatici
  7. Pane casareccio in pentola
  8. Crackers al kamut a lievitazione naturale
  9. Rice bread  
  10. Apple cake Variation 
  11. pane con il lievito di segale e mele golden   
  12. gruvière-stuffed crusty mini breads
  13. la focaccia double face 
  14. treccia di kamut 
  15. Chocolate porter sourdough hot cross buns. 
  16. la torta al cioccolato, caffè e bacche di  goji
  17. pane cunzato  con farina di ceci 
  18. pane integrale   
  19. pane di segale con cumino dei prati
  20. ferri di cavallo con frittole e castagne (arrivata per mail)
  21. panini alla zucca gialla
  22. colomba salata
  23. colomba pasquale
  24. panini con lievito naturale 
  25. treccia pasquale pugliese
comunicazione di servizio

Intanto ringraziamo tutti i partecipanti alla prima raccolta e poi vi preghiamo, per i prossimi invii,  di NON inviare il link nei commenti  MA DI INVIARE  il link della vostra ricetta per mail a:

panissimoblog@gmail.com 

indicando il link del post e inviando una copia della foto che volete sia pubblicata
grazie di tutto, alla prossima!

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pane dolce alle mele come fosse plum cake… e chi s’è visto s’è visto!

(bellissima)
per meglio impastare

anno scorso a giugno  ho vinto un contest da LEI , che mi ha fatto anche un’intervista per qui
e a noi che ce ne importa, direte voi? e invece ve ne importa perchè per la sfida finale con altri 11 blog devo preparare una torta esclusivamente per il contest e per avere la possibilità di vincere un viaggio per due persone….. io ci provo, Tiziana, arrivo!!

Cara Tiziana, ho  una passione per i lieviti. 
si pensa che a forza di impastare la voglia e la passione si plachino e quindi poi si passi ad altri prodotti, ad altre ricette: per me no, io più che impasto e più che impasterei. 
mettere le mani nella farina, nel lievito, vederlo crescere mentre lo sbircio dalla porta del forno, controllare il profumo acidulo che esce se appena appena apri, sentirlo mordibo e caldo al secondo impasto…. a me MI piace, e lo so che non è corretto in italiano, ma qui un RAFFORZATIVO ci stava proprio bene!
ho pensato e ripensato alla torta. non sono brava con la pasta di zucchero, non mi piace troppo diciamo, non sono portata per l’alta pasticceria. sono portata per i LIEVITI. dopo aver a lungo meditato sono riuscita a fare questa, una classica torta alle mele come fosse un plum cake…
torta, pane dolce … come la vogliamo chiamare? io mi sono divertita a farla nello stampo del plum cake.
lo so, lo so, non è una classica torta, ho dovuto discutere non poco con mia figlia per questa scelta ma questa sono io, sempre controcorrente, indipendete e testarda…..alla fine io gliel’ho detto, a tutti:

io faccio questo  pane folvr  di mele plumkettato e chi s’è visto s’è visto!

vi dico un fiorentino purosangue, uno di San Frediano, cosa mi avrebbe risposto?

e chi non s’è visto non si vede più!!!

Ah, ah, ah, i fiorentini! sempre con la battuta in tasca, la voglia di ironia e di prendere in giro e tanta fantasia. adesso si sono un po’ persi questi valori antichi, adesso anche Firenze è diventata una città europea. io mi ricordo di quando ero piccola, di quando 40 anni fa per il primo di aprile si facevano i PESCI D’APRILE, per esempio, e che pesci! ho visto gente passeggiare con giornali attaccati addosso, ho visto ignari passanti essere rimbalzati da un negoziante all’altro con scale e con scatoloni  enormi, ho visto scatole di cartone attaccate dietro al parabrezza divincolarsi per la strada alla partenza dell’ignaro automobilista, ho sentito scherzi telefonici irripetibili (anche un pochetto “arditi” a volte)… ma quelli erano altri tempi.
veniamo a noi, la ricetta.
io ho usato il mio ragazzo, il licoli.
la proporzione a cui mi sono affezionata è di 75 g. su 500 g. di farina: preferisco aspettare qualche ora in più che rischiare sul sapore. e così è stato. ho impastato al mattino alle 08:00, ho infornato la sera alle 18.00, con soddisfazione. ho usato ingredienti freschi e naturali, farina di grano duro macinata a pietra, uova di  pollaio (il mio vicino alleva per uso personale le galline: una si chiama Medea, una Euridice, una Penelope, una Elena e una Callas… e non chiedetemi perché Callas che non c’entra un piffero con tutto il resto della storia….), marmellata di pesche del  pesco  di mio suocero e  fatta da me, zucchero… di canna, il ragazzo mio (il licoli) e le mele biologiche a km. zero.


ingredienti:

500 g. di farina tipo 0 macinata a pietra
75 g. licoli 
2 uova di gallina
latte fresco intero
50 g. di burro
100 g. zucchero di canna brown
uvetta sultanina
1 pizzico di cannella in polvere 
un pizzico di vaniglia in polvere
marmellata di pesche fatta in casa
due mele golden
zucchero a velo

la mattina presto impastate la farina setacciata con il licoli, le uova, lo zucchero. aggiungete all’impasto  il burro e l’aroma di vaniglia. aggiungete il latte fino ad ottenere un impasto solido e compatto ma non troppo duro. lavoratelo bene, abbondantemente: io ci sto’ anche 20 minuti a volte, mi metto ad impastare con la musica nelle orecchie e canto (stonata come una campana)  e ballo mentre impasto – uno spettacolo da non perdere…… dicono!
mettete a riposare l’impasto in una ciotola, infarinato, coperto e inciso, dentro al forno con la luce accesa.
io mi sono fatta costruire un lievitatore dal 1/2 pompelmo: da una scatola di legno che conteneva bottiglie. abbiamo fatto un foro, passato un portalampade,  una lampadina a basso consumo e il gioco è fatto. nn vi dico quanto mi prendono in giro adesso, hanno perfino attaccato una scritta sulla scatola magica  “panetteria”… ma funziona e assai bene.
lasciate lievitare per almeno 8 ore, poi dipende dalle condizioni che avete in casa, si puo’ fare anche prima. 
stendete la pasta senza maneggiarla tanto, cospargete di marmellata, abbondante marmellata, e mettete una mela tagliata a pezzettini nell’impasto, una manciata di uvetta sultanina, un pizzico di cannella e un chiodo di garofano. avvolgete la pasta, arrotolatela e chiudete sopra e dalle parti, in modo che scappi poco di fuori. foderate uno stampo da plum cake di carta da forno e adagiateci dentro l’impasto ripieno con delicatezza che per forza di cose dovrà fare la fisarmonica su sè stesso.   rimettete a lievitare, a me sono bastate due ore.
adesso tagliate l’altra mela a spicchi e a strisce piuttosto spesse e appoggiatele sulla pasta spennellata con un velo di marmellata per farele attaccare meglio. zucchero a velo e in forno per 45 minuti a 180°.
quando il profumo avrà invaso la vostra cucina e avrete tutta la famiglia intorno con la gocciolina che cola dall’angolo della bocca,  tirare fuori il dolce e cercate di farlo raffeddare, sempre che non ve lo scippino prima!
questo è un impasto che faceva sempre mia nonna, semplice solo con uova, farina e zucchero se togliamo quel poco di burro. un impasto che sa di vecchio, di povero, di contadino.
quando faccio questi dolci mi sento più vicina alla natura, alle cose vere, alle cose semplici ma speciali. 
quindi Tiziana, questo dolce è per te e per Scelte di gusto, che vinca o non vinca non importa: l’importante è che qualcuno lo legga e lo apprezzi…. e se poi dovessi vincere… ben venga!!!!

 spedisco questa foto del mio pane dolce plumkettato al Mercoledì Monokromo di Cindystar che per la #79 settimana è da food and clicks 
 
e poi  ma lo  invio anche a Panissimo, la raccolta quindicinale mia e di Barbara, Bread & Companatico, 
non perdetevi il primo raccolto di lunedì 15 aprile 2013…… 
e in ultimo, MA NON ULTIMO, la spedisco anche da Carotina abbrustolita, da  Claudia per il suo contest Buono come il pane.….. grazie Claudia!!!!
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Panissimo, la raccolta quindicinale e il mio pane di farina di segale

 

 

 

Pane di farina di segale

    le nuove regole di panissimo le trovate qui     

questa è una strana idea. questa è la strana idea mia e della Barbara.
chi ci conosce sa della nostra passione per il pane, pane di tutti i tipi, pane in tutti i modi.

a forza di commenti siamo diventate amiche, a forza di mail abbiamo scoperto di voler fare qualcosa inerente al pane insieme, a forza di idee è venuto fuori questo….

Panissimo sarà una raccolta aperta a tutti i blogger e non-blogger  che vorranno spedirci le loro ricette di lieviti, dolci o salati,  e avrà una visibilità anche fuori  dell’Italia grazie al blog di Barbara,  Bread & Companatico,cervello italiano  in fuga trapiantato in  Svezia, con la passione del pane e, grazie ad una recente intolleranza, una passione per il pane gluten free ( ma non solo).

NON si vince niente, non c’è un primo classificato, non ci sono gare. c’è solo la voglia di confrontarci e di scoprire nuove ricette con i lieviti, la voglia di conoscere nuovi amici di blog.
tutto quello che  faremo per ricompensare i vostri sforzi  è un PDF bimestrale con la raccolta delle ricette che sarà scaricabile a tutti coloro che vorranno approfittarne.
noi siamo elettrizzate, e  come sempre abbiamo fatto tutto in corsa, tutto sotto pressione, dovrete avere un po’ di pazienza e in corso d’opera correggeremo gli eventuali “difettucci”.
bene, poche e semplici regole
  • un banner da esporre nel vostro blog, che sia sotto gli occhi di tutti:  abbiamo bisogno di farci   conoscere e di far sapere che ci siamo, lo potete prelevare in fondo a questo post completo di codice HTML, basta fare copia e incolla, metteteci nella colonna dei contest o nella pagina, ricordatetevi di “esporci” al pubblico lubidrio….
  • nel post dovete indicare sia il link del mio blog che quello di Barbara  

 

  • dovete inviare il link del post (nel post mettete il banner e linkate a questo indirizzo) o la ricetta corredata di foto   entro le ore 23.59 ed entro i giorni 13 e 28 di ogni mese a questo indirizzo mail   panissimoblog@gmail.com    ma non preoccupatevi: se la ricetta arriva in ritardo sarà inserita nella raccolta della quindicina successiva   ALLA FINE DI OGNI POST MENSILE TROVERETE UNA GRIGLIA IN CUI INSERIRE IL LINK DEL VOSTRO POST, IL NOME E IL VOSTRO INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA
  • sono ammessi   TUTTI  i  lievi naturali (li.co.li, pasta madre, lievito di birra secco o fresco)   ma non lieviti chimici….. e se poi è senza lievito è comunque permesso  – massimo due ricette per quindicina
  • che siamo dolci, pani, pizze, schiacciate, biscotti o qualsiasi altra cosa la fantasia vi detta a noi sta bene, qualcunque tipo di farina o miscela che vorrete utilizzare sarà gradita

le ricette devono essere nuove,  accetteremo però, per non essere cattivissime, anche le ricette pubblicate nel corso di questi primi mesi del 2013 che dovranno essere ripostate.

 

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per tutti le domande non esitate a chiedere, lasciate un commento a questo post e io vi risponderò senz’altro.

insomma, vi aspettiamo e vogliamo assaggiare i vostri meravigliosi lieviti  !Sandra & Barbara

pane di farina di segale

Pane di farina di segale

 

questa farina è stata una scoperta. io che mischio e contamino tutto ho scoperto questa miscela già preparata del Molino Chiavazza  (80% segale bio e 20% farina tipo 0 bio) e me ne sono subito  innamorata.
ne esce fuori questo pane meraviglioso, con una consistenza tutta particolare, soffice eppure croccante in crosta,  e questo colore quasi nero con un profumo inebriante e meraviglioso.
la lavorazione è semplice, come con tutti i lieviti ci vuole pazienza, amore e dedizione.
mi sono alzata alle 6.00 del mattino per impastare questa miscela, 500 gr. di farina di segale , un bicchiere da 33 cl di acqua tiepido in cui ho sciolo 1 grammo  di lievito di birra fresco con un pizzico di zucchero per facilitare la lievitazione. ho impastato. io impasto a mano per due motivi, il primo è che non mi sono mai comprata la planetarie e il secondo è che mi piace troppo impastare, lo trovo rilassante e mentre impasto riesco a rimettermi in pace con me stessa e con il mondo. impasta e impasta fino a che la farina ha assorbito tutta l’acqua d è diventato un impasto morbido e calduccino ancora un po’ appiccicoso. ho sbatacchiato sulla spianatoia tre o quattro volte il composto, non abbiate paura di fargli male, e poi l’ho lasciato a riposare mentre io facevo colazione e mi accingevo al trucco e parrucco. dopo una ventina di minuti circa ho ripreso l’impasto che nel frattempo aveva accelerato il processo di idrolisi* ed ho continuato ad impastarlo per almeno altri 15 minuti. ho fatto due o tre pieghe a pacchetto e l’ho finalmente inciso a croce per lasciarlo a riposare e lievitare in una ciotola infarinata coperta con un canovaccio e infilata dentro al forno con la luce accesa. tutto questo alle 7.00 del mattino.

 

Pane di farina di segale

rientro nel pomeriggio ore 15.00 e la prima cosa che faccio è correre a vedere se il ragazzo era lievitato: sorpresa sorpresona, più che raddoppiato, profumatissimo e con un’aria soffice come una nuvola… colore marrone castagna. ho diviso l’impasto in due filoni senza maneggiarlo troppo e dato la forma come per il mio pane brutto , l’ho rimesso sulla placca del forno foderata con carta forno e spolverato abbondantemente di farina. me lo sono dimenticato fino alle 18:30, allora ho acceso il forno statico a 180°, ho messo un pentolino d’acqua per fare un po’ di vapore e cotto per 35 minuti. ho spento il forno e lasciato intiepidire dentro per altri 5 minuti. una cosa veramente speciale.

 

Pane di farina di segale

ho un ricordo che mi piace raccontarvi: mi ricordo di mia nonna che non amava la farina di segale perchè, diceva lei, da bambina ne aveva mangiata tanta poichè era quella che costava meno in tempo di miseria e di guerra.  di conseguenza lei amava i pani meno integrali, e quando faceva il suo pane profumatissimo  metteva si un po’ di integrale ma altrettanta farina tipo0….

Pane di farina di segale

Allora, il post è lungo, lo so ma mi sopporterete, andare a curiosare anche da Barbara, sul suo Bread & Companatico    ci troverete tante ricette particolari e bellissime e soprattutto cominciate a pensare a cosa mandarci per questa prima quindicina: abbiamo bisogno di voi per realizzare il nostro sogno.

* idrolisi:  la teoria che sta alla base è questa: nel chicco del cereale, specie se integrale e da agricoltura biologica, sono presenti naturalmente i lieviti e gli enzimi
che possono far partire una fermentazione. Se ci pensate, quando si
produce per la prima volta la pasta madre, sono proprio quei lieviti
che, assieme a quelli sospesi nell’aria, attaccano gli zuccheri del
nostro impasto e cominciano a “fermentarlo”.
Allo stesso modo gli enzimi presenti facilitano queste reazioni,
disponendo naturalmente le molecole dell’impasto nella situazione
migliore per cambiare di stato evolutivo, lievitare. L’impasto si
prepara, naturalmente. E’ la natura. Tra tutti questi enzimi ricordo principalmente la proteasi e l’amilasi.
L’amilasi, in particolare, favorisce la scissione degli amidi,
che da zuccheri molto complessi (e difficilmente attaccabili da
micro-organismi) si scompongono in zuccheri più semplici (glucosio) e
facilmente digeribili dai nostri lieviti. – tratto da pastra madre 

 

 L
l’ iniziativa non si configura come una manifestazione a premio, 
in quanto
non diretta a favorire, nel territorio dello Stato, 
la vendita di
prodotti o la prestazione di servizi, aventi fini anche in parte
commerciali.
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