Una torta di pane e per di più senza zucchero

 

 

torta di pane senza zucchero

 

 

Mi scappa tutto fuori dalla scatola, oggi.
Mi scappano tutti i pensieri grigi fuori dalla scatola: io cerco di chiudere il coperchio ma è come una di quelle scatole con il clown che schizza fuori con la molla e scende e sale, scende e sale ma non si riesce a farlo rientrare sotto il coperchio.
Oggi mi scappano fuori le idee, i sentimenti dalla scatola. Non riesco a contenere le mie emozioni.
Stamani mi sono alzata con la luna storta, non è una cosa poi così rara per me. Di solito la giornata si aggiusta in corso d’opera: un gattino che ti si struscia addosso e ti guarda miagolando, la Holly che abbaia e mi “bacia” tutta quando vado a portargli la colazione, una bella luce che illumina la collina, un fiore, un uccellino, una canzone, un sorriso, un caffè: niente, stamani non si è aggiustato proprio un bel nulla.  Per di più sono arrivata al lavoro e non funzionavano ancora nè telefoni nè adsl: un’incubo…. domani scadono gli F24……
E ora sono qui, alle 22.20 a scrivere e ad ascoltare Fazio Fabio (come lo chiama Albanese) e
Saviano  Roberto nella seconda puntata di “QUELLO CHE (NON) HO”. Mi piacciono  un sacco tutte queste parole: adesso per esempio c’è la Luciana Litizzetto che ha scelto come parola per stasera: “STRONZO”
E’ la mia parola per oggi: stronza. Mi sento stronza. Lo so che non si deve fare così, bisogna essere positivi, bisogna pensare alle cose allegre quando si è tristi, bisogna darsi una mano insomma. Ecco, io oggi non l’ho fatto, mi sono proprio fatta del male. Capita anche a voi? Ci sono dei giorni che non mi sopporto neanchè per me. Dispotica, dispettosa, cazzuta, petulante, insistente, esosa, attaccabrighe, presupponente, irritante e ….
Ma domani è un altro giorno….. emmenomale!
Dopo questo meraviglioso sproloquio e, visto che non ho per niente sonno e, dato che ho voglia di scrivere vi scriverò questa ricetta che farà contenta la LO, perchè ho copiato il dolcificante da lei, e fa contenta me perchè è un modo bellissimo di recuperare il pane raffermo:
Signori e Signore, Madames et Monsieurs, Ladies and Gentlemen ecco a voi

torta di pane senza zucchero

torta di pane senza zucchero

L’originale della ricetta è da No sugar please   
io l’ho modificata secondo me

Ingredienti

  • 300 gr. di pane toscano raffermo
  • 6/700 dl di latte intero
  • 2 uova di GALLINA – possibilemente di gallina vera –
  • 150 gr. di uvetta
  • 2 cucchiai di acqua di rose
  • noci e mandorle a piacere – 2 belle manciate –
  • cioccolato fondente amaro  – 50 gr.

Cominciate con il tagliare a piccoli cubetti il pane, corteccia e mollica insieme, e mettetelo in una ciotola con il latte.  Lasciatelo a mollo per almeno 1/2 ora in modo che si inbeva completamente nel latte. Nella stessa ciotola aggiungete la granella di noci e mandorle, l’uvetta messa in ammollo e tritata con un coltello, l’acqua di rose, il cioccolato spezzetato e le 2 uova: amalgamate il tutto e non preoccupatevi se rimangono dei pezzi di pane più grossi: li vedete nella foto? Sono deliziosi e profumati a fine cottura, fidatevi. Foderate una tortiera da forno da 28 cm. e versateci il composto.

 

torta di pane senza zucchero

In forno per 40 minuti a 180° – non vi fidate perà, fate la prova stecchino….
Come dite? Mi sono dimenticata lo zucchero? Noooo, cari miei, non me lo sono dimenticato: ho dolcificato con l’uvetta sultanina facendo contenta la mia cara e dolcissima gallina arancione e, devo dire che la devo proprio ringraziare. La torta dolcificata con l’uvetta risulta così delicata che si fa fatica a sentire l’assenza dello zucchero.
Le guarnizioni non sono di zucchero, sono “poppedimonache”, ovvero piccolissime meringhe SENZAZUCCHERO!!!!!

torta di pane senza zucchero

Credetemi, questa torta avrebbe potuto raddrizzare la mia giornata ma purtroppo era già finita…..
Allora, allora scusatemi ma ora mi accingo a pubblicare il post, anche se è tardi, anche se non ci sarà nessuno, anche se…….
Buonanotte e sogni d’oro…..

 

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12 commenti

  1. ma si capita….capita….perchè deve capitare..perchè ti serve per essere in un altro modo il giorno dopo…per provare un respiro diverso e dire no preferisco l'altro….per pensare….ti fosse scivolato addosso…allora non andava, ma tu sai…eccome se sai…
    e ora passo alla torta…la voglio!!! Te la rubo…la faccio mia e te la restituisco…poi ci troviamo a metà strada…tu con la tua fetta io con la mia….e facciamo scambio.
    Sei d'accordo? Appuntamento al primo campo di papaveri che sta tra me e te 🙂

    1. Io parto da qui: due ore d'aquila, una di ciuccio e ci troviamo al campo di grano con i papaveri quello dopo la strada tutta dritta che porta al cuore…… ci si vede li e si mangiano io la tua fetta e tu la mia….. ^_^

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