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Al 588 è Giulia, è Andrea, è Giacomo e Lorenzo,
è il nostro orto, è l’olio dei nostri olivi,
è il profumo del pane fatto in casa, è la passione,
è la ricerca di fusioni fra sapori antichi e qualche trasgressione
…. Al 588….. In fondo ci somiglia
questo si legge nella prima pagina del menù del Ristorante
di Borgo Vecelli in quel di Bagno a Ripoli.
ambiente raffinato, musica che aleggia per la “sala da pranzo” all’aperto, panorama mozzafiato, cucina sapiente e precisa di Andrea, il giovane “folle” chef, perchè ogni chef è folle a modo suo, lui lo è con gli oli per esempio, con la sua collezione di oltre 70 oli extra vergine da abbinare a ogni piatto.
La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione – Seneca
l’ho bramata, sospirata, desiderata con tutte le mie forze e alla fine è arrivata, la cocotte Staub.
una collaborazione energizzante quella con @luigifantechi, con le donne soprattutto.
una corsa contro il tempo per le foto e le ricette ma la soddisfazione è stata tanta e di quelle belle, grazie alla Pamela, alla Viviana e alla Alice, donne in movimento e con la testa piena di sogni.
e come non cominciare a panificare e cucinare nella cocotte?
compulsiva, sono diventata compulsiva, ho fatto il pane per tutto il condominio lo scorso fine settimana .
Musica suggerita per gli innumerevoli impasti:
Metallica, Nothing Else Matters
i puntini di sospensione dopo “Pandoro, alle gocce di cioccolato fondente” sono la naturale declinazione per farti immaginare cosa non è il Pandoro alle gocce di cioccolato fondente…..
immagina: una libidinosa fetta di pandoro, soffice, morbido, filante con tante piccole gocce di cioccolato, fondente, per l’appunto, che si sciolgono e si fondono con il sapore del burro, dello zucchero a velo, con il profumo degli agrumi…..
ricetta difficile: SI
ricetta impossibile: NO
cosa ci vuole: pazienza, tempo, passione, amore
perchè con gli impasti, in particolare con i grandi lievitati come il pandoro e il panettone, ci vuole amore: lo devi coccolare, lo devi viziare con passione, lo devi considerare come un cucciolo e guardarlo con occhi languidi.
e non devi superare i 26°C di temperatura mentre impasti, e devi incordarlo ogni pezzettino di burro a pomata che ci infili dentro, nella ciotola della planetaria mentre impasti, e lo devi accudire e controllare a vista, mentre impasti e mentre lo lasci tutte quelle ore, necessarie, per la lievitazione. e sai quando inizi ma non sai quando finisci, QUINDI, prenditi questi due benedetti giorni di tempo per te e per il pandoro e non lasciare interferire NESSUNO: nessuno puo’ intromettersi fra te e l’impasto, nessuno puo’ intromettersi fra te e le lievitazioni, nessuno! non esistono marmocchi frignanti, cane da uscire, spese da fare, regali da comprare.
per due giorni siete solo te e lui, lui e te, in completa simbiosi, in completa armonia.
quindi, se sei disposta a usare due giorni della tua vita, intervallati da pranzi frugali, cene altrettanto e sveglie notturne per il controllo del lievito, per il pandoro PUOI continuare a leggere il post, altrimenti CIAO, è stato bello averti qui anche se per pochi minuti! 😂💕
p.s. tutti gli accessori in foto Luigi Fantechi Home – Pontassieve
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