focaccia ai semi di papavero e la mia prima volta…….. con lo strutto!

tutti a fare gli auguri ad Amanda perchè lei è così ….

si, perchè io lo strutto non l’ho mai usato. 
(che cosa avete pensato? o non vorrei essere stata un neurone nel vostro cervelleto per curiosare fra i vostri pensieri io!)
in casa mia siamo sempre stati cultori dell’olio extra vergine di oliva,  l’olio “bono”, quello verde e profumato,  l’oro delle nostre colline, quello che per tradizione si adopera da sempre per fare da mangiare. in casa mia mai entrato qualcosa che non fosse extra vergine di oliva, solo burro, e a sentir parlare di strutto la mia nonna arricciava subito il naso e si capiva che non era cosa procedere ulteriormente. 
ma questo ultimo luglio, a Siena,  ho conosciuto lei, la Marina, La Tarte Maison.
al ritorno dalla splendida avventura ci siamo ritrovate alle tre di pomeriggio in una bollente e afosa Firenze, alla stazione di S.Maria Novella di Firenze, appena scese da un treno proveniente da Siena e ognuna con la propria destinazione: io per tornare a casa in provincia  e lei che doveva prendere il trenino per Faenza dove c’era il marito ad aspettarla per tornare a Rimini.
sarà stato il pomeriggio caldo, il calo di adrenalina per la fine dell’avventura ma eravamo tutte e due stanche morte. più che stanche senza energia. tutto il movimento interiore che ci aveva sostenute a Siena, tutta l’adrenalina che ci aveva spinto, l’ansia per i piatti programmati al ristorante, gli incontri, il concerto, il vortice insomma aveva ceduto il posto al bisogno di riposare. ci siamo sedute ad aspettare il mio treno che partiva per primo sulla panchina di un binario e a fare due chiacchere per ingannare il tempo. 
 e parlando di piadine la Marina, con la dolcezza e la sofficità che la contraddistingue, mi ha detto che lei (e tutti i romagnoli) ci mettono lo strutto, nell’impasto, e non l’olio extra vergine. 
e io che non l’ho mai provato, mi sono detta.
ma c’è una prima volta per tutto….. questa è la mia schiacciata/focaccia mordiba e soffice con lo strutto dentro e l’olio evo fuori.
morbida, soffice, un giulebbe!

aiutata nella lievitazione da questo clima infernale, che  lunedì nel giro di un paio di ore ha fatto lievitare anche il licoli, la focaccia è assolutamente divina. credo che lo strutto entrerà nella mia dispensa spesso e volentieri, grazie Marina!
gli ingredienti per una teglia da 40 c. x 30 cm. 
450 g. di farina per pane Borgioli
(ottimo prodotto che potete trovare anche 
al supermecato)
100 g. licoli iperattivo con 3 rinfreschi
1 cucchiaino di sale 
acqua quanto basta
strutto 1 cucchiaio abbondante
olio extra vergine di oliva
semi di sesamo





impastare la farina con il licoli, il sale e lo strutto fino ad ottenere una palla piuttosto appiccicosa e morbida. sbattetela due o tre volte sulla spianatoia e lasciatela riposare per una trentina di minuti o anche di più coperta con un panno. 
ricominciate a impastare e impastate almeno per altri dieci minuti. lo sapete, io non adopero planetarie e quindi mi faccio i muscoli e distendo il nervo. fate le pieghe e mettete a lievitare in una ciotola cosparsa di farina e coperta con un canovaccio.
io, per questa volta,  ho fatto lievitare la pasta  nella mia loggia che essendo coperta ha la perfetta temperatura per la lievitazione in questo periodo: 27/30° circa. in due ore l’impasto era più che raddoppiato. 
ho disteso la pasta con le mani nella teglia (sotto mettete la carta forno a se preferite ungete) e ho premuto con le mie ditina per fare le forme, ho spolverato con sale e condito con olio extra vergine di oliva e semi di papavero. ho lasciato lievitare un’altra oretta e ho infornato a180° gradi per 40 minuti…..
buona, buona buona!!!
 questa focaccia va diretta  dalla Barbara, Bread & Companatico, per Panissimo di Agosto.
Vi ricordo il tema del mese, il pane con la frutta, e se volete sapere che cosa si vince dovete andare a vedere!



fate volare le farfalle! 
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13 commenti

  1. e si che ha un aspetto proprio invitante. prima della svolta vegetariana anche io ero incuriosita dallo strutto. so che da una consistenza diversa ai lievitati. brava epr questa meraviglia fatta nonostante il calod. baci e riposati

  2. L'è bono, lo strutto! Eccome! Prima o poi provo la piada e magari anche questa tua deliziosa focaccia! Spero che tu ti sia ripresa dalla tua bellissima avventura in terra di Siena e che ti godi il meritato riposo!
    Abrascio
    Isabel

  3. Cara Sandra,
    l'aspetto è D-E-L-I-Z-I-O-S-O!!!…soffice, soffice…con tutti quei semini croccanti!
    Sarà delizioso pure al palato, ma per una "sofistica+fissata+psueudoVEG" come me?…se evito lo strutto verrà buona lo stesso!?!:-)
    baciotti! MARI

  4. Ma lo sai che anch'io non ho né mai acquistato né mai usato lo strutto??!!! Se i risultati sono questi ci farò un pensierino…
    Buona serata cara <3
    la zia Consu

  5. Da quanto ho provato la ricetta di Marina per le piadine, ho seguito sempre quella.
    Questo focaccia deve essere meravigliosa.
    Un saluto

  6. Sandra cara, sono emozionata, sul serio. a parte il ricordo degli ultimi momenti insieme che mi hanno strappato subito un sorriso perché eravamo davvero morte di stanchezza, sapere di averti convinta alla prova strutto mi fa un immenso piacere! Certo, l'olio extra vergine è il meglio che c'é ma in piccole quantità anche lo strutto, soprattutto nelle ricette della tradizione merita il suo spazio… E poi che dirti se non che sei una persona splendida, solare, dinamica e contaggiosa… ti seguirei in qualsiasi impresa! Sono io che ti ringrazio: della compagnia, della fiducia, dell'amicizia e dei consigli letterari 😉 ho tra le mani il libro che mi avete consigliato tu e Patty… mille baci di cuore

    1. Profumo? stiamo parlando di QUEL libro? io l'ho messo sul comodino per rileggerlo….. buona estate tesoro e speriamo di rivedersi prestissimo!

  7. Ohhh finalmente mi fa commentare il tuo post e non mi caccia fuori dicendomi che c'è un 'malware'! In questi giorni il mio pc da i numeri! Sai che anche io ho sempre detestato solo la parola 'strutto'?? Poi ho assaggiato le frolle napoletane e adesso non potevo certo esimermi dall'usarlo! Me ne è rimasto un po'.. e finirà in questa focaccia stupendamente soffice, tesoro mio! Complimenti!! 😀

  8. Sandra tesoro, ti ho risposto bene da me, se hai voglia ritorna a leggere.
    Che dire di questa ricetta, bhè anch'io non sono molto per lo strutto, ma se hai provato tu e mi dici che è una bontà, allora posso cambiare idea anch'io!
    Sei una bellissima persona Sandra tesoro! e ti voglio bene anche se per ora è solo virtuale.. sò che prima o poi diventerà REALE! Valeria

  9. io ho sempre il dubbio se posso o meno mangiare i semi di papavero, una volta mi venne una delle mie crisi dopo averne mangiato ma non riuscimmo a stabilire se fosse proprio sua la colpa, comunque la focaccia è splendida

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