i “topini” di patate e la malinconia

Ieri ero un po’ triste e malinconica, mi capita abbastanza spesso, ho un carattere un po’ instabile ma riesco anche a entusiasmarmi velocemente di contro!  Quando sono triste di solito cerco rifugio in cucina. Ieri era proprio la giornata giusta. E siccome mi hanno regalato delle splendide patate a pasta bianca casentinesi ho pensato di fare gli gnocchi o come si chiamano da noi in Toscana i “TOPINI” di patate. Ricetta semplice, economica e molto gustosa

La ricetta per il ritorno della lietezza io la realizzo cosi: 

ingredienti:

  • musica – obbligatorio accendere lo stereo e ascoltare quello che piu’ ci aggrada nel momento, possibilmente a volume altino
  • calice  lungo con un buon vino bianco  – magari un traminer aromatico
  • sigaretta – se ancora fumassi! – visto che ho smesso da molti anni niente sigaretta ma ci starebbe tanto bene

– patate 1 kg abbondanti
– farina bianca
– spianatoia di legno 

Allora, poi bisogna entrare nell’atmosfera e lasciarsi prendere dalla musica e cantare, ballare o semplicemente scuotere la testa a tempo di musica. Bisogna bandire pensieri cattivi e lasciarsi andare.
Ho sbucciato le patate e fatte a pezzi piccoli, ho tirato fuori la ragazza – la mia pentola a pressione – e ho lasciato cuocere per 10 minuti dopo il primo fischio. Ho passato per 3 volte le patate in uno schiacciapatate perche’ devono essere ben liscie e soprattuto ancora calde. Poi si impasta e si aggiunge la farina fino a che il tutto non risulta bello omogeneo. Non saprei dirvi quanta farina, io vado sempre a occhio. L’impasto deve essere bello consistente ma non duro. C’è chi ci aggiunge anche un uovo ma io preferisco di no. Nel frattempo mia figlia si è affacciata in cucina e con fare angelico mi ha detto: mamma, ti aiuto? E come fare a dirle di no? Splendida bambina 14enne!
Praticamente, ne ha mangiati più crudi che cotti, ma mi ha aiutato e fra un ballo e l’altro, una risata e una discussione ci siamo apprestate a fare i topini. Dall’impasto ho preso volta per volta un po’ di pasta e ho fatto dei rotolini che ho poi tagliato a misura con il dietro della lama di un coltello. Non devono essere tutti uguali, sono belli quando sono un po’ più corti, un po’ più lunghi, un po’ più larghi : non devono essere tutti uguali, sono fatti a mano!
Ricordatevi di distenderli in modo che non si attacchino fra di se  e di mettere un velo di farina sulla spianatoia di legno o dove andrete a disternderli. Ne sono venuti abbastanza tanti!

 Chiedo scusa, la foto non è la mia, l’ho presa in prestito sul web ma i mei erano molto simili a questi.
Fase due:  ci siamo messe a discutere sul condimento.  Io e mia figlia stiamo attraversando quel periodo in cui si discute per tutto, ma ci si vuole bene comunque e alla fine di ogni alterco finiamo con: “ti voglio bene lo stesso” per ricordarcelo sempre. La decisione è stata difficile ma alla fine abbiamo deciso per due sughetti: uno vegetariano e uno con funghi e gamberoni.

Sugo 1 – il vegetariano 
 Ho affettato gentilmente un cipollotto e l’ho messo a soffriggere in una padella con il  fondo di ceramica,
nell’olio * ragazzi, non scherziamo, OLIO vuol dire olio extravergine di oliva toscano, altri prodotti non si possono chiamare OLIO *, ho fatto a cubetti piccolini mezza melanzana bianca dell’orto e l’ho messa a friggere insieme alla cipolla. Bisogna farla cuocere un po’ che prenda colore e risulti quasi croccante, poi ho aggiunto 3 pomodori maturi e spellati, sempre del mio orticello, e li ho tagliati a cubetti. Ho fatto andare il tutto con sale e pepe per un po’. Aggiungete un po’ d’acqua se si asciuga troppo il sugo. Quando il tutto era cotto ho aggiunto 4 o 5 foglie di basilico, una bella manciata di capperi e delle olive nere. Per ultimo una spolverata di pepe e di origano. Prima di saltare i topini ho messo anche un cucchiaio di panna da cucina senza grassi idrogenati aggiunti, se preferite un po’ di latte per legare al posto della panna.

Sugo 2 – il pesce

Ho fatto il soffritto sempre con un cipollotto e ho aggiunto un porcino tagliato a fettine o come preferite – io li ho surgelati xche’ il mio babbo è un cercatore di tali prelibatezze e nel mio freezer non mancano mai, sono fortunata,lo so. Se non avete un babbo cercatore di funghi potete usare quelli nelle buste dei supermercati, sono comunque buoni  e a noi ci serve il profumo in questa ricetta. Fatto rosolare tutto e poi ho aggiunto una manciata di gamberetti sgusciati e una decina di gamberoni argentini. Il pesce è stato in ammollo per essere scongelato.
Sale, pepe e a fine cottura 2 o 3 foglie di basilico a pezzi. Il solito cucchiaio di panna per legare. La panna è pesante, non va daccordo con il colesterolo e fa ingrassare ma, come dice una mia carissima amica, il buono con il buono non puo’ essere che buono! 

Adesso si apparecchia, chiamo anche sua Maestà il primo figlio e la sua ragazza, che sono rintanati in camera attaccati a internet e  pretendo che facciano qualcosa. Fra mugugni e mugugni ce la facciamo ad apparecchiare e a chiamare padre che nel frattempo era ad annaffiare i fiori del giardino e l’orticello.
Metto l’acqua a bollire – tegame più largo che lungo – il sale e una goccia d’olio. Quando bolle butto i topini e metto a scaldare i sughi nelle padelle. I topini fanno veloce, salgono subito a galla e sono pronti. Salto con delicatezza e metto nei vassoi, spolverata di parmigiano sul sugo vegetariano.  Volevo fare una foto ai  vassoi ma gli avvoltoi si sono buttati con la scusa che se si freddano non sono buoni e bisogna mangiarli subito, lo fanno per me, mi vogliono tanto bene! 
Che dire, erano deliziosi! Sono spariti in un batter d’occhio. 
Per finire la mia bambina aveva preparato i fagottini di pasta sfoglia con le mele caramellati…. ma quella è un’altra storia e un’altra ricetta!
Vi ho annoiato abbastanza….. cerchero’ di fotografare la prossima ricetta perche’, credetemi, erano anche belli oltre che buoni!
come sempre, 

buona vita!

 

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