il pane della resistenza

Volevamo liberare la Palestina, ma la Palestina sta liberando noi
credo non ci sia molto altro da dire in questo mondo di propaganda continua, di telemeloni, di sionisti del cavolo, di gente che non conosce empatia o pietà, in questo mondo che chiede “DEFINISCI BAMBINO”, che tratta chi porta aiuti come terroristi e li maltratta fisicamente e li denigra, in questo mondo in cui un governo non riporta a casa i suoi cittadini ma lascia che sia la compagnia aerea turca a farlo.
cosa c’è da aggiungere se non scendere in piazza e farsi vedere, farsi sentire e portare con noi il nostro dolore, che non è niente in confronto al genocidio di Gaza e del popolo palestinese perpetrato da Israele e dal suo governo sionista e nazista.
e allora, siamo scesi in piazza per liberare la Palestina ma la Palestina ha liberato noi: ci ha restituito la libertà di sentire, anche il dolore, ci ha restituito l’empatia, ci ha fatto popolo di nuovo nonostante tutte le sciocchezze, le pochezze, le inattitudini dei nostri ministri, ha tirato fuori dai salotti di casa quelli che ancora “sentono”, quelli che preferiscono i sentimenti e i valori invece del più becero capitalismo, al consumismo sfrenato. soprattutto ha mostrato a tutti le loro facce, la loro ignavia, la loro cattiveria.
e che cosa faremo il giorno della memoria? quale genocidio ricorderemo con le nostre false facce di mer@a?


musica per l’impasto
Walkin’ On The Sun, Smash Mouth

Pane Taboon e Ful Mudammas
la ricetta originale del ful mudammas, direttamente da una famiglia palestinese, la scrivo prima di quella del pane perchè è veramente facile e “povera”
400 g di fave secche 2 grossi spicchi di aglio 1/2 cucchiano di cumino in polvere 1 limone prezzemolo, peperoncino verde olio extravergine di oliva sale
**Procedimento **
Lascia le fave in ammollo per una notte intera. Successivamente scolale e mettetele sul fuoco in una pentola con abbondante acqua non salata. Continua a cuocere tenendo le fave coperte per un paio di ore a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo acqua se necessario. Quando le fave sono pronte raccogliele con una schiumarola e mettetile in un recipiente. Con una forchetta schiacciane una buona parte lasciandone il resto intere. Mescola il tutto. A parte schiaccia l’aglio con il cumino, il succo di limone e il sale. Unisci le fave e mescola amalgamando il tutto. Se risulta poco cremoso aggiung l’acqua di cottura. Trasferisci il ful muddammas in un piatto e cospargi con prezzemolo, peperoncino tagliato fine e abbondante olio d’oliva. A piacimento puoi aggiungere anche ceci e poi porta a tavola insieme al pane taboon
Armani Nimerawi, australiana di origine palestinese, ci racconta che un tempo non era così: «I pasti venivano sempre condivisi perché all’inizio eravamo tutti palestinesi in quanto abitanti della Palestina e la religione era secondaria, non importava infatti se eri musulmano, cristiano o ebreo. Dopo la creazione dello stato di Israele, invece, le cose sono cambiate: per sostenere il mito del loro paese e legittimarne l’esistenza, presero il cibo palestinese e lo etichettarono come israeliano; proprio quello stesso cibo che prima apparteneva a tutti»
In realtà si tratta di due cucine che hanno dei punti in comune, ma di base sono diverse: la cucina tradizionale ebraica, così come l’alimentazione kosher, che sono due cose differenti e non coincidono, hanno delle usanze, mentre la Palestina, in quanto altro stato, ne ha altre. A partire dalla colazione, dove non manca mai il Ful Mudammas.

FUL MUDAMMAS e PANE TABOON
Equipment
- 2 leccarde da forno
Ingredienti
- 250 g farina tipo 0
- 250 g farina di semola rimacinata
- 300 ml acqua tiepita
- 10 g sale
- 5 g zucchero o miele
- 10 g lievito di birra fresco (o 3 g. secco)
- 20 g olio extravergine di oliva
Istruzioni
- Sciogli il lievito nell’acqua con lo zucchero/miele.Aggiungi la farina poco per volta, poi il sale e infine l’olio.Impasta finché ottieni un composto liscio ed elastico (10 minuti a mano, 6/7 minuti con impastatrice).
- Copri e lascia lievitare 2 ore circa o comunque fino al raddoppio.
- Dividi l’impasto in 6 pezzi e forma delle palline. Coprile e lasciale riposare su un tagliere infarinato per 20 minuti.Poi stendile con le mani in dischi spessi circa 1 cm. Non serve che siano perfetti, anzi: la bellezza del taboon è la sua rusticità.
- Preriscalda il forno al massimo (250 °C) con la pietra refrattaria o due teglie rovesciata già dentro.Quando è ben caldo, inforna i pani 2 alla volta, direttamente sulla superficie rovente di ogni piastra.Cuoci per 5–7 minuti, finché compaiono le tipiche bolle e la superficie è leggermente puntinata/bruciacchiata.Se vuoi un tocco affumicato, puoi passare il pane un minuto sotto il grill.
- Servi caldo, avvolto in un panno, come accompagnamento a hummus, ful, zuppe, carne alla griglia o semplicemente con olio e za’atar.

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