musica per l’ascolto
Panissimo è una raccolta aperta a tutti i blogger e non-blogger che vorranno spedirci le loro ricette di lieviti, dolci o salati. sono ammessi solo lieviti naturali: pasta madre, licoli, lievito di birra e anche… senza lievito.
Bake any type of “bread”, sweet, savory, without salt, anything! It can also be a cake and that’s fine! Use brewer’s yeast (dry or fresh) or sourdough or… no rising agent at all!
per maggio a Panissimo ci sono io, finalmente!
scalpito sempre quando devo annunciare Panissimo e se poi è da me…. allora la cosa mi emoziona ancora di più!
vi aspetto, vi aspetto numerosi come sempre, anche di più se possibile con il tema del mese di Facebook magari,
la margueritte,dobbiamo chiarirci subito, e non scherzo:
io voglio arrivare almeno a 120 ricette, è chiaro a tutti?
Amanda? comincia a pensarci già da adesso e forza con il lievito di birra! ecco, bene, andate a tirare fuori i lieviti e cominciate a rinfrescare, forza, di corsa!!!!!
e se qualcuno pensa di “passare la mano” ci penso io a rinfrescarvi le idee, sarò terribile, invadente, impicciona e sempre presente! ah ah ah!
vi rinfresco le regole:
- inserite il banner nella colonna laterale del vostro blog, in modo che TUTTI la possano vedere bene e incuriosirsi
- inserite il banner anche nella ricetta che ci manderete
- citate con i relativi link sia me (a questo post) che Barbara
- mandate il pane anche alla nostra gemella Polacca, non ve lo dimenticate mai!
- inserite la ricetta nella griglia qua sotto, in fondo al post, scegliete la vostra foto e inserite l’indirizzo mail che tanto lo vedo solo io!
- cercate di non lasciare i vostri pani nei commenti, che, siccome che sono fiorita mi potrebbero sfuggire e sia mai, volete farmi vivere con questo rimorso?
- mandatene tanti, almeno 4 per uno!
mi sembra di aver detto tutto, vi lascio la mia ricetta e vi aspetto!
INSERITE LE VOSTRE RICETTE
non serve che lasciate i commenti, la ricetta si inserisce cliccando sul link apposito e appare immediatamente, ma comunque io rispondo volentieri alle vostre parole, quindi… si, dai, lasciatemi anche un sacco di commenti!
(panini al rosmarino)
il pan di ramerino è il panino del giovedì santo, il giovedì di Pasqua a Firenze.
non è giovedì di Pasqua se uno non mangia almeno un panin di ramerimo, e io fedele alla tradizione, pur non essendo una credente, ho eseguito.
lo so, lo so, li dovevo postare prima, per i dolci di Pasqua da Barbara nella raccolta di aprile ma non ce l’ho proprio fatta. Vi tocca perdonarmi!
quando ero piccola mia mamma mi mandava sempre a comprarli al forno al Ponte Vecchio.
c’era un vecchio forno a legna, di quelli vecchi e antichi, con due fornai, babbo e figliolo, che erano bravissimi con il pane toscano.
il loro era un pane bianco, con un marchio rotondo al centro.
la loro schiacciata all’olio era stupenda e i loro panin di ramerino i migliori in assoluto di tutta Pontassieve, almeno per me. Gallina, il vecchio fornaio lo chiamavano tutti Gallina e il figlio è diventato a sua volta Gallina anche lui, in realtà io non mi ricordo come si chiamava di nome!
adesso il forno è passato di mano, ci sono due ragazzi giovani che sono anche bravi ma il pane non è più lo stesso e se ci penso mi prende una grande nostalgia.
saranno le farine, adesso vanno di moda le miscele già pronte, quelle con i miglioratori, tutti i malti ecc ecc.
io invece mi ricordo che si comprava addirittura la farina al forno, ed era bella bianca o integrale nei sacchi grandi del mulino, nei sacchi di carta da 25 kg.
e quando uscivo dal forno con i panin di ramerino e la schiacciata io ero proprio contenta.
fino a qualche anno fa scartavo l’uvetta, da quando me li faccio da sola non scarto nemmeno quella: mi sono imparata un trucco che me la fa sembrare meno molliccia e quindi mi piace, non la metto in ammollo!
la ricetta,
liberamente tratta dal Nanni,
La vetrina del Nanni,
con le mie modifiche
per una decina di panini
450 g. di
licoli rinfrescato almeno 2 volte
500 g. di farina tipo 0
1 pizzico di sale
180 g. di acqua
40 g. di olio extra vergine di oliva per l’impasto
60 g. di zucchero semolato
125 g. di uvetta
rosmarino 2/3 rametti
1 tuorlo d’uovo per la lucidatura, zucchero e olio
mettete il
licoli nella ciotola della planetaria e aggiungere l’acqua.
farlo girare per 2/3 minuti con la foglia e poi cominciare ad aggiungere la farina lentamente e il sale e sostituite la foglia con il gancio.
intanto mettete l’olio in una padellina e fateci soffriggere dentro gli aghi di un bel rametto di rosmarino, fateli appena soffriggere e non andate oltre.
quando la farina si è ben amalgamata aggiungete l’olio aromatizzato e gli aghi del rosmarino.
la quantità di acqua è indicativa: la differenza la farà la farina che userete, ogni farina assorbe una quantità di acqua diversa. la pasta, alla fine di 10 minuti di lavorazione a velocità due dovrà essere incordata ma morbida. aggiungete l’uvetta (io non la metto in acqua perchè non mi piace quando ritorna troppo “molliccia”, la preferisco croccante). rovesciate l’impasto sulla spianatoia e fatevi un po’ di muscoli con lo stretch & fold
mettete in una ciotola unta di olio, coprite e mettete a lievitare in forno con la luce accesa.
il mio impasto ha impiegato 3 ore e 1/2 per raddoppiare.
ho ripreso l’impasto, messo sulla spianatoia e divisi in pezzi di 80/90 g. ciascuno ma questa è una vostra scelta. pirlate ogni panino e appoggiatelo sulla placca del forno foderata di carta. spennellate con olio, fate i tagli a griglia, due verticali e due orizzontali – un filotto – e lasciate rilievitare sempre in forno.
dopo un’oretta i panini sono pronti per la cottura.
180°C con una teglia di acqua sul fondo per fare un po’ di vapore, diciamo che dai 25 ai 30 minuti a me sono bastati per cuocerli.
a 20 minuti dall’inizio cottura sbattere un tuorlo d’uovo con un poca di acqua e un po’ di zucchero e spennellare abbondantemente i panini.
finire di cuocere.
sono ottimi per la colazione del giorno dopo, se ce la fate a salvarne qualcuno!
INSERITE QUA LE VOSTRE RICETTE
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