spaghetti integrali bio con caponatina di melanzane

per Atomosfera Italiana

E’ arrivato il pacco!!!
E’ arrivato il pacco di Benedetto Cavalieri con la sua pasta integrale bio : spaghetti e penne…. io ho cominciato dagli spaghetti.  Sono rimasta molto colpita dalla pasta: ha una consistenza e un colore molto belli, è ruvida al tatto, quasi fosse fatta in casa, e si nota, almeno a mio parere, una ricerca di qualità nei dettagli che non è facile trovare….

Fa un caldo terribile, terribile … bisogna cucinare velocemente…. questi spaghetti fingerfood sono velocissimi: mentre si cuoce la pasta si fa il sughetto e il gioco è fatto

Oltre agli spaghetti  ingetrali bio vi occorreranno:

1 melanzana viola
1/2 peperone
1 cipolla rossa 
qualche pomodorino rosso
uvetta sultanina
basilico 
capperi 
aceto balsamico
olio extra vergine di oliva
sale e pepe
bicchierini per  fingeer food 

Cominciate a mettere una pentola con abbondante acqua salata sul fuoco. Intanto preparate le verdure:
tagliate a cubetti 1/2 melanza, il peperone e la cipolla (se è grossa ne basterà la metà). Soffriggere in una padella di ceramica con un filo d’olio e lasciar andare: si deve quasi friggere la verdura. Aggiungete i pomodorini tagliati in quattro o otto parti, una manciata di uvetta sultanina precedentementeammorbidita in acqua e i capperi dissalati.

Quando le verdure cominciano a cuocere sfumate con uno spruzzo di aceto balsamico. Aggiungete anche una bella spolverata di origano e alcune foglioline di basilico fresco.
Lasciate cuocere a fuoco dolce e aggiungete un po’ di acqua e una punta di zucchero.
Ci vorranno una decina di minuti circa.
Intanto cuocete la pasta e a fine cottura saltatela nella caponatina. Arrotolate un po’ di spaghetti su una forchetta e infilateli nei bicchierini, aggiungete un po’ di verdure e siete pronti per servire in tavola.

Sono ottimi sia caldi che tiepidi e, io li ho assaggiati anche il giorno dopo freddissimi: la pasta ha una tenuta eccezionale e si amalgama e incorpora tutti i sapori e i profumi….scusate se è poco!!!!!

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Bocconcini di baccalà con pesto di scarola e pomodori secchi

Oggi è senza dubbio la giornata del baccalà: prima alla fiorentina e ora fritto….
Il baccalà è senza dubbio uno dei miei pesci preferiti….
Avete mai provato a farlo lesso con le patate condito con olio, aglio e prezzemolo? Beh, ve lo consiglio…a patto che abbiate l’olio di quello buono.
Ma oggi abbiamo i bocconcini di baccalà fritti.

“Baccalà, fegato e uova: più che bolle e più che assoda!”

 Se chiedete in giro da noi a qualche signora nonna vi reciterà questa storiellina contadina  sulla cottura del baccalà, il che la dice lunga sulla cottura.
Non avevo idee per la cena l’altra sera ma avevo una chanche: dovevo andare a far la spesa alla Coop….
Di solito i prodotti a marchio Coop sono di discreta qualità e di buon prezzo, il che, con questi chiar di luna non guasta per niente.
In offerta questa settimana avevamo il baccalà con il 40% di sconto e i lupini di mare: li ho presi tutti e due, il post con le trofie e  i lupini di mare vi tocca in settima!!!!
Non avendo voglia di fare il pomodoro per il baccalà alla fiorentina,  ho messo il mio baccalà dentro una bella bacinella con l’acqua fredda e l’ho fatta scorrere abbondantemente. Ricordatevi che il baccalà è comunque stato sotto sale e quindi ha bisogno di espellere sale il più possibile.
Sono andata in giardino a prendere la Holly e ho visto l’ultima piantina di salvia che abbiamo piantato con delle foglie enormi…. non ho saputo resistere.
Baccalà  e salvia fritta….. che cena!
Ho tagliato in cubetti il baccalà e l’ho asciugato bene con la carta. L’ho passato dentro la farina integrale cercando di farla aderire bene da tutte le parti e l’ho buttato dentro l’olio di semi bollente. Non girate troppo presto, ha bisogno di qualche minuto di cottura per lato ma se lo toccate di continuo non verrà compatto.
Una volta cotto  e bello croccante l’ho adagiato sulla carta per togliere l’olio in eccesso.
Nella farina in cui ho passato il baccalà ho fatto la pastella per la salvia: farina, acqua, un pizzico di lievito di birra e un pizzico di sale. Amalgamate il tutto e mettete le foglie di salvia dentro cercando di farle entrare completamente nella pastella e poi una per una tiratele su e friggetele nell’olio caldissimo.

 E il pesto di scarola?
Siete curiosi?
Lo sapete che io sono per il non buttare niente,  per rispetto di chi non ne ha ….
Mio suocero ha piantato l’insalata nell’orto e adesso tutti i giorni me ne  porta un paio di cesti freschi freschi e croccanti.
Chi ha la fortuna di sapere di cosa parlo sa la differenza che passa fra l’insalata appena colta e quella dei banchi dei supermercati…. Tornando a noi, le foglie esterne sono comunque belle e fresche ma piuttosto …. toste…. Mi piange il cuore a buttarle e allora qualche giorno fa mi sono inventata questo pesto molto saporito e bello da vedere.
Vi occorrono, quindi,  delle foglie verdi di insalata scarola che triterete con il coltellone sul tagliere insieme a dei pomodori secchi e qualche mandorla. Il pesto deve rimanere grossolano in modo che i sapore rimangano belli forti e non si fondano completamente. Io aggiungo solo un pizzico di sale (attenti perchè i pomodori sono saporitissimi già da soli) e non metto formaggio.
Questo pesto è ottimo anche usato sul pane arrostito insieme al formaggio pecorino come antipasto e aperitivo….
Noi siamo rimasti contenti e soddisfatti del vecchio baccalà fritto… lo so, bisogna friggere poco per la salute e io poco friggo e molto raramente…..

 Sono riuscita a prendere l’ultimo raggio di sole di questo autunno inoltrato…. siamo in primavera? Già, guardate che rose bianche del mio giardino

 Domenica, con quella bella giornata di pioggia autunnale, fra vento e pioggia un cespuglio stracarico si è stroncato e ho dovuto improvvisare un bel vaso con una latta di pomodori pelati da 5 kg., un paio di calamite per le tende e un filo di raso….. l’arte dell’arrangio….

Le rose sono bellissime oltre che, come sempre, eleganti. Mi piace averne sempre in casa in questo periodo, mettono allegria e colore. Quest’anno, causa le continue piogge, il nostro roseto è stato veramente stupefacente….
Buona giornata a tutti.

Permettetemi un messaggio personale alla mia piccola furios girl…
Topa, lo so che questa scuola non ti piace, so che cosa vuol dire andare in una scuola che non ti piace, ho fatto quell’errore anch’io a suo tempo. Cercheremo di cambiare, ci proveremo e di sicuro ce la faremo. Voglio solo estorcerti una promessa: prenditi il diploma di maturità che ti aprirà le porte di TUTTE le università d’Italia e oltre….. allora potrai fare quello che vorrai del tuo futuro….
Ciao 6 e 1/2 a scienze studiate su facebook…. ti voglio bene fino all’infinito ed oltre! Mamma.

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La borsa di recupero …..

Ecco, mi sono subito tolta il pensiero, ho messo la foto e non se ne parla più.
L’ho fatta io, questa borsa, con i jaens di scarto di tutta la famiglia e una fodera di seta che ho trovato in una scatola che non sapevo di avere…. è stato un parto lungo e doloroso, mi ci sono voluti 2 week-end per portare a termine l’esecuzione della borsa riciclata, completamente riciclata…..

Non mi prendete in giro, per me è stata davvero impegnativo.
Come ho fatto? Oddio, non me lo chiedete perché ho fatto un grande “arrotolio”…Non essendo una perfetta sarta, ma neanche un’apprendista sarta, da autodidatta ho litigato con i piedini della macchina da cucire, con l’infilatura dell’ago (non vedo più un tubo neanche con gli occhiali), con la seta della fodera che schizzava via da tutte le parti, con l’elastico della filza, insomma è stato un inferno!
La verità è che avevo un sacco di jeans che la bambina non si metteva più e buttarli via mi sembrava uno spreco. Ho tagliato tutte le gambe e ho lasciato il sopra dei jeans (sperando che forse questa estate lei posso aver voglia almeno di guardarli). Ho fatto dei rettangoli 55 cm. 17 e le ho cucine insieme diritto contro dritto facendo così un rettangolo tutto grande che sarebbe diventato il davanti e dietro della borsa. Con un altro rettangolo di circa 25x 50 cm ho fatto i laterali. Per dargli un motivo ho fatto delle cuciture sul dritto della borsa sopra le attaccature delle pezze di jeans. Poi ho attaccato i laterali : appuntato tutto con gli spilli e cucito con molta sofferenza ….Ok, fatto il fuori ho fatto anche la fodera come la borsa solo qualche centimetro più piccola. Per i manici ho fatto in modo che il jeans risultasse più stretto della fodera in modo che sembrassero avere un bordino. Attaccato i manici con gli spilli e attaccato anche la fodera dritto su dritto per poi girare la fodera dal taglio praticato su fondo. Per le dritte su come assemblare, tagliare, cucire ho seguito il mio guru, Pia di  filo-so-pia che spiega per filo e per segno anche le cose più semplici per noi autodidatte. Ho messo una finta bianca per coprire l’elastico che fa anche da cucitura. Per il fermaglio-gioiello in legno ho adoperato due scarti di lavorazione della falegnameria artigianale del 1/2 pompelmo: sono due tappi  di legno che erano avanzati anno scorso per la preparazione delle piantine grasse da vendere nelle lattine riciclate al mercatino di aprile e ho fatto una treccina di stoffa…..più riciclata di così si muore, di nuovo c’è solo l’elastico e il filo……..

Scusa se la descrizione del come ho fatto è un po’ confusa, non ho un ricordo ben nitido dello svolgimento, ma la borsa mi piace: è comoda e spaziosa come piacciono a me ed è molto leggera il che mi consente di riempirla con tutti i miei attrezzi necessari. Io non so voi ma le mie borse sono quasi come quelle di Mary Poppins, dentro si può trovare di tutto e pesano un quintale!
Visto che c’ero mi sono fatta anche un sacchettino rotondo imbottito per fare un completino…..
Adesso ho deciso che farò anche un  sacchetto porta tutto da mettere dentro così che mi piace un sacco!!!
Buona giornata ragazzi

P.S. Ho in serbo una sorpresa per voi, ne parliamo lunedì prossimo, state pronti!

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