Fudge al cioccolato e nocciole vs. negritudine….
dal vocabolario della lingua italiana
negritudine
n.f. [pl. -i] l’insieme dei valori etnici e culturali propri dei popoli negri; la consapevolezza e l’affermazione di tali valori da parte dei negri: i temi della negritudine dominano l’opera dello scrittore senegalese Léopold Senghor
¶ Dal lat. nigritudine(m), attrav. il fr. négritude.
La Repubblica: Ministro negritudine
leggere i commenti per favore
per una volta mi trovo d’accordo con l’On. Anna Finocchiaro: accendere il cervello prima di parlare
Il sole 24 ore
e anche per questa volta ci siamo fatti riconoscere all’europarlamento… italiani altamente democratici e antirazzisti….. Borghezio e le sue “casalinghe negre”
L’inkiesta, Luca Telese
la follia allo stato puro del direttore del giornale “la Padania”
(ma che cappero è ‘sta Padania?)
mentre la Lega Nord si allea con l’estrema destra francese e sigla un patto con Marie Le Pen…..
ce lo siamo scordati il ventennio fascista?????
italiani… brava gente!
potrei andare avanti per non so quanto a mettere link, ma potete fare da voi:
e chi più ne ha più ne metta
Fudge con nocciole e mandorle
la ricetta ispiratrice qui dalla tentatrice e incantatrice di zuccheri Valentina, La ricetta che Vale
vi occorrono
Ecole de boulangerie de Panissimo e la planetaria TETESKA…
è si, ieri era il mio compleanno.
ringrazio tutti i miei amici che sapendo che era il mio compleanno mi hanno fatto gli auguri e anche quelli che non lo sapevano e che me li faranno oggi: grazie!
non ho ricevuto molti regali, solo tre o quattro, ma due… due sono stati splendidi.
uno è QUESTO: e un racconto a me non me lo aveva mai regalato nessuno.
ringrazio pubblicamente la mia amica Amanda: io in quel racconto mi ci sono vista, un po’ meno acida ma mi ci sono proprio vista…. aspettate che Mansueto mi chiede una cosa…. agli angeli custodi bisogna rispondere sempre, altrimenti si adombrano…
l’altro è stato tutto un gioco durato giorni.
li coglievo a complottare, i miei figli e il mio compagno, li sentivo borbottare e quando mi vedevano cambiavano discorso. immaginavo che stessero complottando per il mio regalo.
una volta mi sono nascosta vilmente dietro un muro e ho origliato
lei – babbo, ma si prende nera o rossa?
lui – rossa ferrari Ginevra…..
lei – ma gli piacerà alla mamma?
lui, quell’altro uomo di casa – nera è triste, argento no… rossa è la più bella. andata, deciso, finito, marcito.
……. secondo voi?
io mi sono immaginata una … planetaria….. dietro la minaccia del
“chi non impasta il panettone non assaggia”
li ho impressionati…..
.
l’altro giorno mi guardava, lui, mentre prendevo pratica con lo “stretch & fold”
– ma che ti ha fatto di male quell’impasto?
– no guarda, questo è lo stretch and fold, quello che farete anche tu e Lorenzo con me per il panettone…
– ma non se ne parla nemmeno!!…….ma lo sai che se me lo ordinasse il dottore gli darei di grullo!!!
e se ne è andato via veloce come un fulmine, o come la Piera (la nostra gatta) dietro ad un uccellino….
dite che gli ho fatto paura? la mia minaccia è stata utile allora….
comunque, ieri mattina un sacco di auguri ma niente regalo…. e io mi comincio ad inquietarmi.
ore 12.00 e niente si muove. inquieta.
ore 16.00 tutto tace. ed ero ancora inquieta.
ore 19.00 vedo entrare uno scatolone gigante con dietro lui. ecco, già meglio.
insomma, si cena, si spegne lA candelinA (gli ho promesso che li cIecavo tutti se mi mettevano 49 candeline sulla torta) e arriva il regalo.
grande, grosso, infiocchettato…. leggero….. leggerissimo… e mi inquieto di nuovo.
apro: un sacco di palle di carte e una fotografia dei lei, la ragazza alla pari TETESKA di Cermania, rossa fiammante, planetaria, impastatrice completa di ganci, fruste, uncini e chi più ne ha ne metta con una scritta verde:
ragazzi, è appena arrivata! questi tedeschi ancora meglio di quanto dicono, promettono giovedì e arrivano mercoledì….. vi fa venire in mente niente? anche da noi succede così….. ho aspettato un pacco da Roma per 15 giorni…..
comunque è bellissima, rossa fiammante e dentro il bicchiere c’era un foglio con su scritto:
couronne lyonnaise
e per la raccolta mensile del mese di Dicembre mandate la vostra ricetta dalla Barbara,
tema speciale (ma non obbligatorio) del mese pani delle feste e di Natale, su, forza, arricchite l’elenco della raccolta!
e per la nostra gemella in Polonia, Profumo di Pane, Zapach Chleba e la sua raccolta mensile
ingredienti
preparate le farine e setacciatele in un recipiente. nell’altra ciotola sciogliete il licoli insieme alla metà dell’acqua tiepida. inserite le farine dentro la ciotola del lievito e cominciate ad impastare sommariamente mentre aggiungete pian piano l’acqua restante. vi risulterà un ammasso piuttosto scomposto e appicoso. coprite con la pellicola o con un altra ciotola più piccola e lasciate riposare per 40 minuti.
tirate fuori la pasta e cominciate a impastare. poi cominciate con lo stretch and fold…..minimo 15 minuti.
riposatevi che è estenuate a mano! e poi un’altro giro di dieci minuti. lasciate di nuovo riposare al coperto per una mezzoretta. fate il primo giro di pieghe, riposate per 30 minuti e ancora un giro di pieghe con riposto. a questo punto la pasta è lavorabile e molto fine e liscia. dividete l’impasto in palline e formatelo come vedete QUI. preparatevi il posto per la lievitazione (io ho usato un cestino di vimini e per il foto centrale ho messo una ciotolina il tutto coperto con un canovaccio di lino e infarinato abbondantemente). mettete al coperto nel forno a lievitare. a me ci sono volute quasi 4 ore.
aveva un bell’aspetto appena uscita e un gran profumo ma mi sembrava un po’ tosta come consistenza.
invece, una volta aperta, dopo qualche ora, si è rivelata soffice dentro e croccante in crosta.
il sapore meraviglioso…. quando adoro mischiare le farine!