Un’insalata biologica dell’orto aspettando la stagione delle pioggie

musica per la lietezza dello spirito 
The scientist  – Cold play

Io vi seguirei tutti: a volte mi sembra di essere una bambina davanti al barattolo di vetro trasparente delle chicche colorate…. infili il braccio dentro e ne prendi una manciata. Te le metti in tasca, te le infili in bocca a mani piene, te le metti nella borsa: le tieni da parte per dopo….

E io faccio così con i blog, non resisto alla tentazione di followerizzarmi e seguire un blog perchè dentro ci si può trovare quelnonsoche  che ti piace e ti attizza, quell’idea particolare, quella parola che ti colpisce, quel pensiero speciale…..
… e così l’elenco di blog che seguo si allunga di preziosi amici e conoscenti,  e  io scopro tanti particolari che mi riempiono il cervello, perché…. perchè fondamentalmente io sono una persona curiosa, ma taaaanto curiosa. Sono curiosa di conoscere, sono curiosa di sapere, sono curiosa di provare, sono curiosa di curiosare.

A volte mi manca il terreno sotto i piedi perchè mi rendo conto che non posso fare tutto quello che vorrei. Mi si incarta il pensiero, raggiungo la consapevolezza che tutto-tutto non ce la farò a farlo  e allora mi sorge una specie di indignazione-dispettosa-schizzata che mi indispone…. mi scappa il tempo fra le mani, è come se il non riuscire a fare tutto quello che vorrei  mi mettesse ancora più fretta, e allora corro, annaspo, inciampo e cado: ma mi rialzo e continuo a correre.
Poi a un certo punto mi rendo conto di quanto tutto ciò è controproducente e mi fermo…. respiro, respiro ancora e mi rilasso (o per lo meno ci provo), ma, di sottofondo c’è sempre quella premura, quell’ansia sottile e latente,  quel bisogno di correre per fare tutto, per non lasciare niente indietro come se il mio tempo potesse finire da un momento all’altro  lasciandomi con un sacco di cose in sospeso o non sapute. Lo so, lo so, non è dato sapere quando il tuo tempo finisce: puo’ finire ora, fra cinque minuti, fra un anno, fra 30 o fra non so quanto, la vita non ci dice quando toccherà a noi, per fortuna. E, per adesso, di certo e sicuro per TUTTI  (soldi o non soldi) c’è che si nasce e si muore, prima o poi…..

Allora, allora mi manca sempre la terra sotto i piedi: in questo momento sto scrivendo questo post, ritoccando le foto dell’insalata, facendo il mio lavoro al lavoro, ascoltando la radio e di conseguenza leggendo del bosone di Higgs, (notizia attualissima, hanno davvero trovato il il bosone di Higgs, o come la chiamano “la particella di Dio” che in realtà si doveva chiamare, in origine,  la maledetta particella –   il
bosone di Higgs è una particella che conferisce massa a tutte le altre
particelle rendendo visibile l’universo  che noi conosciam, detto  molto
grossolanamente e da profana, mi perdonino i sapienti in materia), controllando la produzione, telefondo all’ssicurazione auto perchè il bambino ieri ha preso la patente e presumo di dover pagare qualcosina in più, cercando di leggere gli aggiornamenti dei blog che seguo……AIUTO!
Però. però…. allora non è proprio vero quando dico che non riesco più a fare 2 cose insieme…. nè sto facendo diverse e il mio cervello viaggia a pieno regime e sbuffa come una caldaia a vapore!!!
E son soddisfazioni!!!

Ma veniamo a noi: ieri pomeriggio ore 18.00 sono andata da mia suocera a recuperare l’adolescente, la furios girl,  e ho fatto un giro nell’orto. L’orto di mio suocero, signore in pensione e ancora in ottima forma, non è un orto ma  un giardino. Ci sono le aiuole di pietra che delimitano  il basilico, il prezzemolo e per le varie insalate, le strisce per le zucchine ordinare e composte come ninfee sui bordi dei laghetti, i pomodori tutti in fila indiana rossi e maturi, le cipolle dolci che spuntano felici dal terreno, i cetrioli arricciati sulle griglie, le melanzane, i peperoni,  i fiori da taglio per abbellire la casa…. mi rincuoro quando vado nell’orto: unico difetto, le zanzare…. tante, un nugolo, una flottiglia intera, una marea e io gli piaccio tanto alle vampire!

 Allora, ieri sera mi sono munita di cesto di vimini con manico, mi sono vestita tutta e ho spruzzato il repellente sulle parti di pelle rimaste scoperte. Ho raccolto cetrioli che ciondolavano languidi dalla piante, zucchine e fiori di zucca, cipolle con tutti le barbette intrise di terra fresca, pomodori caldi di sole, basilico profumato, menta odorosa, prezzemolo brillante….oohhhh, che bel modo di fare la spesa. Altro che banco frigo del reparto verdura del supermercato!

E poi,  capirete che è tutto rigorosamente bio. Niente pesticidi o insetticidi,  niente nutrimenti strani se non il risultato del compostaggio dei rifiuti umidi di casa (un profumo!!!), acqua a volontà e niente altro insomma. Ci stà che qualche lumachetta si mangi qualcosa, ma d’altra parte dovranno pur mangiare anche loro, no?
Ho messo tutto in macchina e me ne sono andata a casa con la ragazze. Ho lavato la verdura, tagliata a pezzi grossolani e non ho sbucciato i cetrioli (sempre la stessa leggenda metropolitana che funziona!):unico vezzo il condimento: ho fatto un’emulsione con olio extra vergine di oliva, sale, qualche goccia di aceto e poi ci ho pestato insieme pepe nero e rosa e semi di senape….. Basilico quanto ne volete….
Che profumo, ragazzi, che profumo…. colto e mangiato, ancora caldo di terra e di sole ma profumatissimo.

Niente fornelli accesi neanche ieri sera a cena, non si puo’ proprio…. non si puo’, maledetta afa!
Aspettando la stagione delle pioggie….