per l’ascolto
Caro Babbino Natale,
sono io, la Sandra, ti scrivo adesso, per tempo, che così sono sicura che la letterina ti arriva, in Lapponia, anche se le poste italiane non sono proprio celerissime…
Per questo Natale vorrei un sacco di serenità, una borsa (quelle gialle enormi) dell’ikea piena di risate, anche due forse è meglio, un pozzo enorme di salute per me e per tutti i miei cari.
Vorrei anche una mongolfiera di PACE, per tutti, per tutto il mondo, per tutti i bambini della terra.
Lo so che sono richieste un po’ esose, si fa prima con un libro, il pacchetto viene meglio, ma non ti preoccupare, puoi anche non incartarmeli i regali, basta che mi ascolti e faccia del tuo meglio.
Caro Babbo Natale, ma tu davvero non puoi fare niente per quei bambini che muoiono di fame? Perchè invece di spender soldi per dieci regali a ciascun bambino italiano non gliene porti solo 8 e con il resto dei soldi porti da mangiare in Africa? Non si puo’ fare? Allora apri la mente ai nostri governanti, fai in modo che aiutino davvero chi ne ha bisogno, che li aiutino a costruire e non solo si parino la coscenza inviandogli un conteiner di alimenti scaduti che a noi non ci piacciono più…. caro Babbo Natale, ci puoi pensare tu per farvore che a questi qui non gliene frega un tubo nulla? Portaci un po’ di amore e un po’ di umanità Babbino Natale, per favore!!!!
Bene, grazie per avermi ascoltato, Babbino Natale, confido in te.
Al prossimo Natale
Con un abbraccio grosso e anche un bacio sulla barba bianca,
Sandra
La Sandra piccina non avrebbe potuto scrivere certo un latterina a Babbo Natale così, ma la Sandra grande ci prova tutti gli anni…… inguaribile romantica, sognatrice e molto poco reale…..
pane povero con li.co.li di farina integrale
100 gr. di farina integrale
50 gr. farina di farro
50 gr. farina kamut
50 gr. farina tipo 0
125 gr. li.co.li integrale attivo
25 gr. di fiocchi di avena
acqua q.b.
iolio extra vergine di oliva
Setacciate le farine per mischiarle e unitele al licoli. Impastate con le mani aggiungendo acqua fino a formare un impasto morbido. Lasciatelo riposare per una ventina di minuti e poi ricominciate ad impastare energicamente ungendovi le mani con una goccia d’olio. Impastate, impastate fino a che la pasta non è morbida ed elastica. Ungete il piano di lavoro e fate le pieghe al pane, qui un video di Sandra di Dolce forno, una musa per il pane. Mettete a lievitare. Io ho impastato la sera alle 21.00 e ho lasciato lievitare tutta la notte. Al mattino riprendete il ragazzo e unite i fiocchi di aveva, impastate con le manine unte e rifate qualche piega come sopra. Lasciatelo lievitare scoperto nel forno con la luce accesa per almeno altre 3 o 4 ore o fino a quando il pane è raddoppiato. Cuocete nel forno ventilato per 20/25 minuti avendo cura di mettere un pentolino con dell’acqua sul fondo del forno. Se piecchiettando sulla costra “suona” il pane è cotto (non abbiate paura, riconoscerete subito il suono del pane cotto!). E’ un pane molto saporito avendo al suo interno molte farine integrali.