- le temperature: per far nascere un lievito ci vuole una temperatura costante di circa 28°C, senza spifferi, senza sbalzi. l’interno del forno con la luce accesa e una bella copertina di pile attorno al barattolino? ottima scelta. abbiamo tutti in casa un magliore di lana da buttare o una copertina di pile sacrificabile (in quel grande magazzino svedese presente ormai in ogni dove in Italia si trovano pile a poco meno di 5 €, si puo’ sacrificare uno di quelli). tagliate una manica e infilateci dentro il barattolo oppure giratelo in uno striscia di pile. io preferisco il pile per esempio, anche per la lievitazione del pane
- usate dell’acqua in cui avrete fatto macerare della frutta anche mista invece dello zucchero. mi raccomando: TEMPERATURA AMBIENTE. se siete troppo pigri potete usare come starter un cucchiaino di normalissimo zucchero semolato o di miele
- siate maniacali con i grammi: 10 g. di farina e 10 g. di acqua e usate contenitori non troppo grandi, cambiandoli via via che il composto aumenta, magari barattoli di vetro alimentari reciclati (i lieviti amano stare nel pulito, sciacquate sempre i barattoli prima di riporvi il composto SENZA usare detersivi però!)
- mischiate con una frustina e cercate di far entrare nell’impasto più aria possibile, si devono vedere le bolle. aggiungete sempre per PRIMA l’acqua, miscelate e poi aggiungete la farina.
- potete usare qualsiasi farina, con una manitoba, una integrale o una di forza forse si fa prima ma anche una normale 0 va bene
- dato che ogni cucina ha i suoi ritmi e il suo microclima e voi lo conoscete meglio di chiunque altro non stressare il vostro lievitino: se i tempi non sono canonici come nelle indicazioni ma sono adattati alla vostra cucina è più che giusto
- se nel frattempo fate una torta, un pane o qualcosa che comunque lieviti anche con il ldb tutto è gradito per il nascituro: le spore volano e si aggregano dove trovano terreno fertile
- togliere dal frigorifero il lievito e lasciarlo riposare minimo una mezz’oretta a temperatura ambiente
- pesatelo: dovete sapere quanti grammi di lievito avete
- mettetelo in una ciotola più capiente e intanto mettete a lavare il contenitore originale che vi servirà per rimettere il licoli in frigorifero per la conservazione
- se avete 100 g. di licoli: aggiungete 130 g. di acqua (di rubinetto va benissimo) a temperatura ambiente, non fredda.
- con una frusta mischiate bene il lievito con l’acqua fino a farlo sciogliere completamente e a far incorporare aria
- aggiungete 100 g. di farina e incorporatela ancora molto bene con la frustina fino a che non si formano le bollicine d’aria
- dividete in due il lievito ottenuto: una parte la metterete nel contenitore per la scorta da mettere in frigo e l’altra in una ciotola per continuare a rinfrescarlo per l’uso
- coprite con un panno di cotone e avvolgete nel pile o nel magliore di lana e mettete il tutto a lievitare in forno spento o in un armadino chiuso, a vostro piacere, ricordatevi solo che se siamo sopra i 20°C c.ca la lievitazione avviene con più facilità
- dopo un paio di ore il vostro licoli di scorta dovrebbe essere pronto: dovrebbe essere già partita la lievitazione e ci dovrebbero essere diverse bolle sopra (se ciò non fosse potete aspettare un altro po’, dipende sempre dal microclima del vostro ambiente). chiudete il contenitore e mettetelo nella parte più fredda del frigo. in questo modo il lievito è già innescato ma non ha ancora “mangiato” tutta la farina che gli avete dato e il freddo rallenterà la sua fame per farlo durare di più e conservarlo.
- l’altra ciotola invece puo’ aspettare ancora un paio di ore e poi potete rinfrescare di nuovo con le dosi proceder alla panificazione(100 g. di lievito + 130 g. di acqua t.ambiente + 100 g. di farina) fino ad arrivare alla quantità di lievito che vi serve. vi faccio un esempio pratico: ho 100 g. di lievito, rinfresco e ottengo 330 g. di prodotto, rinfresco di nuovo i 330 g. che ho ottenuto aggiungendo 330 g. di acqua e 330 g. di farina e dopo tre/quattro ore ottengo c.ca 1000 g. di lievito c.ca.. sono stata chiara? a volte mi incastro fra i numeri e le parole… chiedetemi se non lo sono stata, sarò felicissima di discuterne con voi
- partiamo sempre dal lievito acclimatato una mezz’oretta fuori dal frigo
- 20 g. di lievito liquido, 20 g. di acqua, 20 g. di farina (cambia la proporzione fra farina e acqua logicamente) – sciogliete il lievito con l’acqua e poi aggiungete la farina: avrete un impasto piuttosto colloso e ancora piuttosto liquido, fate lievitare coperto per 3/4 ore e ripetete l’operazione
- 60 g. di lievito + 30 g. di acqua + 60 g. di farina (cominciano a cambiare le proporzioni fra acqua e farina, si dimezza l’acqua e si raddoppia la farina)
- sciogliere il lievito con l’acqua e poi aggiungere la farina, impastare con una forchetta, la consistenza del vostro lievito comincerà a cambiare e assumerà un aspetto più solido
- mettete la palletta ottenuta (ancora molliccia forse) in una contenitore e fate lievitare ancora le solite 3/4 ore
- a questo punto sta a voi, secondo me la vostra pasta madre è pronta per l’ultimo rinfresco. adesso avete 150 g. di impasto madre che scioglierete in 75 g. di acqua e a cui aggiungerete poi 150 g. di farina impastando bene. avrete quindi 375 g. di impasto che metterete a lievitare formando una palla in un contenitore a chiusura ermetica. inserite la pasta madre in un barattolo di vetro con la bocca larga non troppo più grande dell’impasto. incidete una croce sopra e lasciate lievitare coperto dentro al forno. stesso ragionamento del lievito in coltura liquida: prima che i lieviti si siano mangiati tutta la farina chiudete e mettete in frigo. deve essere già gonfiato ma non ancora del tutto lievitato e state sicuri che ve ne accorgerete a occhio nudo! riponete nel ripiano più freddo del frigo e preparatevi all’invasione degli ultracorpi, di sicuro infatti il vostro lievito continuerà a crescere e “scapperà” dal barattolo, voi togliete quello che fuoriesce quando lo vedete e fate finta di niente.
- nota importante: la pasta madre solida DEVE essere rinfrescata almeno una volta la settimana pena la morte per affamamento dei lieviti se andate oltre tali 7 giorni!
- 1 parte di lievito, 1 parte di acqua e 1 parte di farina.
Girelle di pasta di pane con grano arso datteri, mandorle e uvetta sultanina
un dolce a basso contenuto di colesterolo
……ecccccche siccome mi avvio verso la cinquantina ho pensato che fosse l’ora di cominciare a mangiare sano ancora di più e a cominciare a buttare un’occhio al colesterolo.
sia io che il mio compagno abbiamo una folta schiera di avi colesterolomaniaci ma essendo tutti e due assolutamente dipendenti dai dolci ho pensato di sfruttare questo impasto che mi era “avanzato” con il grano arso per farci delle girelline con la frutta secca e lo zucchero: facili e sorprendentemente buone!
noi li abbiamo accompagnati, volendo, con una marmellata di fichi senza zucchero.
a volte la semplicità paga, queste girelline senza pretese e senza grassi animali sono deliziose, dolci al punto giusto a causa della frutta secca all’interno.
partecipo con questa ricetta a Panissimo, la raccolta mensile di lieviti, ideata da me e da Barbara, Bread & Companatico per la raccolta di Settembre 2014
e anche alla raccolta dalla nostra gemella polacca, Zapach Chleba,
che per settembre trovate QUA
a chi è arrivato fino a qua GRAZIE PER LA PAZIENZA!
scheda pratica di rinfresco del licoli
rinfresco classico
100 g. licoli + 100 g. acqua + 100 g. farina
riposo 2/3 ore e poi in frigo
rinfresco per panificare
1° rinfresco classico
2° e successivi rinfreschi
100 g. di licoli già rinfrescato + 100 g. di acqua + 100 g. di farina
S. E. & O:
salvo errori ed omissioni, perchè se notate qualcosa che non torna nei numeri diCEtemelo, io le la matematica non siamo mai andate d’accordo!
44 commenti
Ciao Sandra, mi ero persa questo tuo articolo. Anch'io rabbrividisco quando vedo il lievito madre, per così dire, al supermercato… Ma c'è davvero chi lo compra?
Belle le tue girelle
🙂
Tiziana
Sono incantata, carissima Sandra, tanto dalla luce che riesci a catturare e a far sussurrare nei tuoi scatti, tanto dalle tue personali riflessioni che svelano la tua bellezza, tanto dalla tua generosità nel condividere tutto questo con noi..ti ringrazio di cuore per i tuoi messaggi di affettuoso sostegno nei miei momenti di assenza..
un abbraccio forte,
Fabrizia
tu non sai il piacere che ho nel leggere questo commento e non tanto per le belle parole (grazie) quanto per il fatto che sei qui!!!!
felicissima di risentirti Fabrizia!!!!!
un abbraccio di quelli da stritolo!
allora! io me lo devo stampare qst tuo post! come si fa se no??? lo stampo e lo metto in cucina! e lo do anche al mio papone mastro panificatore con LM di casa! 🙂
ma se lui è un mastro panificatore non avrà bisogno di questo il tuo papone e per la verità nemmeno tu!!!
ciao tesoro
Ma sono troppo invitanti…poi a quest'ora della mattina con un bel caffettino!!!!!
ecco, con un bel caffettino!
Bella panini 🙂 Grazie per l'aggiunta di una disposizione nel settembre :)saluti
grazie a voi per l'ospitalità!
quello del lievito madre è un mondo magico……mi sono a malapena affacciata sulla porta, non ho il coraggio di entrare…..
tu devi solo provare Oriana e poi non potrai più smettere!
se hai bisogno io "spaccio" volentieri!
Post fantastico, dettagliato e ricco di spunti, anche se come sai, sul lievito naturale conosco poco … però ci tenevo a dirti che le foto sono meravigliose, tra le più belle che hai scattato… mi sono innamorata di quel supporto blu! me ne mandi un pezzetto? insieme ad un paio di girell naturalmente:* ti stringo sandra e spero di cuore che le cose vadano meglio tvb:*
la colpa è tua cara Simona, con il post sulle marmellate mi hai lasciato di stucco e mi hai fatto venir voglia di farne uno su quello che mi riesce meglio, il pane!
il supporto blu è un vecchissimo sportello che ho "rubato" al mio compagno, era di un mobile da officina pensa te! ogni tanto lo cerca, gli sembra che gli manchi qualcosa ma io taccio e me lo tengo insieme a tutte gli attrezzi da foto….
grazie tesoro, tvb anche io!
Il mio pupetto tra qualche giorno compie 1 anno di vita e con lui ormai mi sento proprio in simbiosi ^_^ Grazie dei tuoi preziosi consigli, pesno che verrò spesso a consultare questo post ^_^
Ottima anche la ricetta, 6 la migliore ^_*
credo che tu non abbia proprio bisogno di consultare il mio post Consu!
un abbraccio!
Allora. Mettiamo una cosa in chiaro. Ho letto tutto ma non ci ho capito niente. La pazienza e le proporzioni non sono il mio forte. Però amo te e il tuo modo di fare, la tua parlantina, la tua energia costante.
Sei bella, amica mia. E il tuo pane (io lo posso dire) è uno dei miei sogni ricorrenti.
Tua Berry
ma io come potrei fare senza te? su, dimmelo, come potrei fare?
non si potrebbe, mai mai mai!!!
Tutto chiaro ma che ne facciamo di tutto il lievito madre dopo i vari rinfreschi? Anch’io nel frigo ne ho diversi barattoli.
Ciao Marta, io tengo pochissimi grammi di lievito, 50g., e lo rinfresco più volte se ne ho bisogno di più. Alternativa per l’uso dell’esubero se non pianifichi è fare delle semplici piadine. Ottime!
Ciao Sandra! Che bel post, molto utile e in futuro saprò dove indirizzare le persone che mi chiedono informazioni sul lievito madre, le tue mi sembrano chiare e dettagliate.
Era da un po' che non passavo a trovarti, perdonami, ma ho avuto uno dei miei periodi di rigetto verso il PC e d'estate poi la voglia di fare altro e di vagare altrove è ancora più forte… Non sono nata per essere foodblogger, me ne rendo conto.
Ad ogni modo sono molto belle queste girelle e direi che non manca loro proprio nulla (a parte il colesterolo) per invogliare le papille.
Baci!
ciao Silvia, bentornata!
grazie per i complimenti, io ho fatto un post da "massaia", proprio terra terra, io a volte lo avrei voluto trovare un post così, diretto e senza tanti tecnicismi….
a presto tesoro!
il mio commento è sparito!!!!!!!! Riscrivo. Sandra se avessi letto il tuo post un annetto fa il mio Gino, morto inacidito, sarebbe ancora vivo…. e invece ho dovuto farmene dare un pezzo da una spacciatrice, gentilissima. Da allora è ancora vivo e vegeto e questo tuo post me lo salvo tra gli imperdibili…
Lara, sia mai ma se ti morisse anche questo il prossimo te lo do io: fosse la volta bona che ci guardiamo in faccia e ci diamo un bell'abbraccio!
Buone le girelle, questo è il mio genere di dolci! Grazie dei dettagli di panificazione, chissà che un giorno non panifichi anch'io…
baci Su
guarda che se poi cominci non smetti più Cincia!
Ciao mi chiamo Lisa e anch'io sono mamma di un licoli che si chiama Tobia perchè nato da farina manitoba. Ho riletto il post in cui sono nati i tuoi licoli e mi chiedevo come mai sei passata da una proporzione di pari acqua e farina a questa ultima in cui la farina è metà dell'acqua? E' frutto di vari esperimenti? hai notato una migliore lievitazione?
Queste girelle hanno un aspetto meraviglioso.
Ti ringrazio e ti saluto. Ciao
Lisa, ti ringrazio.
ti ringrazio perchè avevo scritto proprio una castroneria!
nella foga della pubblicazione non ho riletto e non ho visto la "svita" (per non chiamarla castroneria) nella scrittura del rinfresco: GRAZIE!
che bello avere degli amici che ti fanno notare le ca@@ate scritte!
buona giornata
Un post bellissimo e molto interessante, tante cose le sapevo altre le ho scoperte piacevolmente, prendo una girella e ti auguro una splendida giornata!
grazie Michela!
Bellissimo ed esaustivo il tuo post. Io per il licoli o lili, come lo chiamo io, uso delle proporzioni diverse ma è giusto che ognuno esperimenti il metodo per lui migliore 😉
Detto questo; eri bella nervosetta x dare tutti quei giri e quelle sbattute a mano a ste' povere girelle ahhhahhh
Belle, molto belle e salutari. Ti amoro sempre, lo sai?
ma mi sono ripresa sai? duecentocinquanta colpi di s&f mi hanno rimesso al mondo! ha ha ha! se qualcuno ci leggesse ci potrebbe anche arrestare Terry!!!
Terry, mi sono riletta il post, sia tu che Lisa m mi dicevate che i rinfreschi erano diversi, conclusioni: io e la matematica siamo due cose opposte… corretto il post!
Il lievito madre è un sogno nel cassetto… Proprio perché è vita e merita dedizione, so che in questo momento non sarei in grado di starci dietro. Nell'attesa che mutino le condizioni, vi leggo, e metto da parte, finché non sarò pronta ad aprire il cassetto! Mi piacciono queste girelle da gustare senza sensi di colpa! Un abbraccio!
lo sai che i sogni sono fatti per essere avverati?
questo si avvererà con facilità!
ti ho mai detto che ti adoro 🙂 ?
ma me lo puoi ripetere fino all'infinito!
Ah ah, io amo il mio lievito madre!! Mi sta dando tante di quelle soddisfazioni che ormai non ne posso fare più a meno!! Io lo rinfresco svizzeramente ogni 4 giorni, in effetti potrei anche aumentare gli intervalli, magari tra un po' aggiungo un giorno!! Sono tentata di trasformarne una parte in li.co.li., magari ci provo!! Grazie e a presto!!
ma come si potrebbe fare senza lievito? impossibile!!!
Prima o poi ci riprovo con la pasta madre! quando avrò l'estro giusto e il giusto grado di pazienza inizio a pasticciare con la farina!
…intanto annoto la ricetta di queste girelle, devono essere deliziose per colazione! 😉
e se poi cominci non smetti più!
IL TUO POST E' INTERESSANTISSIMO, MA IO NON M'INTENDO, QUINDI PER ORA RINUNCIO!!!!SPLENDIDE LE TUE GIRELLE, MI FAN VENIRE L'ACQUOLINA IN BOCCA!!!BACI SABRY
quando deciderai che è l'ora io sono qua!
Inizio bene, poi inevitabilmente sia il licoli che il lm si inacidiscono fino al punto di odorare di vernice fresca (pfui!). Ma io non demordo e continuo nella mia sperimentazione! E intanto metto su peso….
il mettere su peso… lasciamo perdere che è meglio, se hai però bisogno del licoli…… vieni a trovarmi e io provvedo con onore e piacere!