Femminicidi e la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

 

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Air – Alone in Kyoto

 

 

contro tutti i femminicidi
(perchè non bastava la parola omicidio, ci voleva un rafforzativo)
del mondo
oggi siamo tutti più buoni
perchè oggi è la giornata mondiale contro
la violenza sulle donne
oggi non ci saranno violenze (?)
e non devono essere le donne a denunciare
dovrebbero essere gli uomini ad

IMPARARE,

ad essere educati che la violenza fisica

NON E’ AMORE

e basta con questo vittimismo!
che saranno mai due schiaffi, un paio di pugni, due costole rotte, una testa sfasciata
una bara, una madre in meno, una donna in meno…
alla fine si puo’ perdonare…

che cosa si deve perdonare?
un’educazione maschilista,
in un mondo machista, dove le donne non contano,

 

niente

di questo dovremmo ringraziare e perdonare?
dobbiamo cambiare la testa, il modo di pensare, il modo
di vedere le donne e dobbiamo farlo con i nostri figli, per i nostri figli

i nostri “maschi” ancora sparano
ai falchi migranti in Calabria
per scongiurare le infedeltà delle mogli****

siamo nell’anno DUEMILASEDICI dopo Cristo
non nel MEDIOEVO

AMORE non è mai VIOLENZA

e domani?
domani quando la giornata mondiale contro la violenza sulle donne sarà passata,
si puo’ ricominciare a uccidere?
a ignorare?
a educare i nostri figli ad essere maschilisti?
.facciamo che non sia così.

****Alle radici della mattanza, anche un’antica superstizione calabrese. Uccidere un falco metterebbe infatti al riparo dal rischio di avere una moglie infedele. “Per oltre dieci anni ho combatto questa battaglia e le posso assicurare che il vecchio credo popolare secondo cui abbattere un adorno, come vengono chiamati i falchi in dialetto calabrese, mette al riparo dalle infedeltà coniugali è molto più che una nota di folclore, ha un aspetto essenziale”, racconta Alessandro Bettosi, ex comandante del Nucleo operativo antibracconaggio della Forestale. “Inevitabilmente – aggiunge – certe tradizioni si vanno affievolendo, ma qualche anno fa abbiamo arrestato un insegnante di liceo che era tornato apposta dal Piemonte per adempiere al rito”.

Il 25 di novembre ricorre la

“Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”

istituita nel 1999. Noi foodblogger del gruppo Slowthinking crediamo che questo sia un argomento di cui è necessario parlare con tutti i mezzi possibili e per questo abbiamo lanciato questo evento.
Come si partecipa: da oggi al 26 novembre (giorno in cui si terrà a Roma la manifestazione nazionale) postate un racconto, una fotografia, una ricetta che parli di donne e/o di lotta alla violenza usando gli hashtag

#niunamenos #neancheunameno #giulemanidalledonne #slowthinking.

Dove si partecipa: sui blog personali, sulle pagine Facebook, sui profili Facebook.

Noi di Slowthinking diffonderemo i post e con i più significativi creeremo un racconto su Steller da diffondere su tutti i nostri profili

Partecipiamo in tanti uomini e donne di tutte le età, affinché, lottando e parlando insieme si possa realizzare il sogno di eliminare la parola femminicidio da tutti i vocabolari

 

 

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