Msemen crepes marocchine sfogliate

Msemen crepes marocchine sfogliate

per non perdere il vizio di panificare ma avendo poco tempo ho optato per queste msemen, crepes marocchine sfogliate

noi le abbiamo mangiate con hummus, verdure saltate e pollo saltato in padella e la sua salsina.

le trovo adorabili, buone anche senza niente in verità e me le immagino con il miele, o forse con la famosa crema di nocciole italiana o con una crema di ricotta e cioccolato? prossimo esperimento, sarà dolce e zuccheroso!

comunque, con queste msemen marocchinie farete un figurone e nonostante tutto sono molto semplici da preparare, basta un pochina di attenzione in cottura e il gioco è fatto.

musica consigliata per l’impasto

Meute, Vermis

Msemen crepes marocchine sfogliate

secondo me dire che sono buone è riduttivo

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Focaccia viola glassata al miele

Focaccia viola glassata al miele

Musica consigliata per la lettura

M83 – Lower Your Eyelids To Die With The Sun

nella mia testa ogni cosa ha un suono, l’universo intero ha un suono.

hai mai pensato che l’universo ha un suono, che ogni pianeta ha un suono, che ogni sistema solare ha un suono, che ogni stella ha un suono, che ogni galassia ha un suono e ogni buco nero ha un suono?

nel nostro piccolo sistema solare sperduto nella nostra galassia fra miliardi di altre galassie conosciute e ancora sconosciute mi piace che i nostri pianeti suonino diversamente.

per me Venere suona come un gong, la Luna è un ‘eco in galleria, Giove una canzone rock, Mercurio è un battito, la Terra è il rumore dell’oceano e delle maree, il Sole è un oboe, Marte è invece una corsa sfrenata a perdifiato, Nettuno è il vento da passa da una fessura…. mi piace immaginarmeli così, i nostri pianeti, i nostri mondi a portata di mano.

quindi anche questa focaccia ha un suono: il suono del miele, il suono dolce delle manine di un bambino che si allungano per prendere una fetta, il suono della vita.

e la cosa sorprendente è che quando i lieviti escono dal forno suonano davvero, il loro scricchiolio diventa musica, fateci caso, prestate l’orecchio al vostro pane dopo trenta secondi che è uscito dal forno e fatemi sapere come suona per voi.

Focaccia viola glassata al miele

la vedi quella crosta croccante e intrisa di olio e miele? i cristalli di sale?

provare per credere

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Panbrioche filante

Panbrioche filante

non lo so se è francese, il panbioche filante, lo chiamano anche così ma non lo so se è francese. nel senso che, non lo so se la ricetta è francese o triestina, non lo spaccio quindi per francese, lo spaccio semplicemente per quello che è: bono da morire……

è andata così: torno a casa dal lavoro scoglionata come una quercia che ha perso tutte le foglie alle tre del pomeriggio e svengo sul divano.

si, perchè io non mi siedo sul divano, o non mi butto sul divano, io sul divano ci svengo perchè è automatico che come mi appoggio, qualsiasi ora sia, io mi ci secco, mi ci piomdo, mi ci addormento, ci svengo, appunto, svengo sul divano. è riprovato che io più di dieci minuti completamente sveglia sul divano non ci resisto.

dicevamo, torno a casa alle 3 di pomeriggio e svengo sul divano, con l’intenzione di svenire. ultimamente Morfeo mi alletta molto per le pennichelle pomeridiane. fosse per me dormirei dalle 9 alle 11 di sera e poi mi riaddormenterei alle 6 del mattino per poi bighellonare ovunque per casa fra la via della cucina e quella della camera.

dicevamo, e 3, svengo sul divano con l’idea di lasciarmi vincere e invece non svengo. mi prende l’inquietudine, la smania e ferma non ci sto. metto un po’ di musica di sottofondo e decido che, per iniziare, rinfrescherò il Ragazzo, il lievito in coltura liquida, il lievito madre, lui. apro il frigo ed estraggo rocambolescamente il vasetto del ragazzo da dietro ad altri millemila vasetti e lo apro per lasciar acclimatare. nel mentre, o non mi casca l’occhio sul lievito di birra? maledizione, stai a vedere che è scaduto….. mi incazzo quando faccio queste cose, non si spreca il cibo, in nessuna maniera. l

leggo la scadenza sull’etichetta: domani, scade domani, il primo giorno di primavera, il 20 Marzo 2024. si, perchè quest’anno l’equinozio di Primavera era il 20 di Marzo e non il 21 Marzo e fra qualche giorno, il 25, fa anche la luna piena, la microluna, la luna del verme, che è quella che tutti gli anni determina la data della Pasqua cristiana, (il variare della data è legato al calendario lunare e fu il Concilio di Nicea nel 325 d. C. a fissare che fosse celebrata nella prima domenica dopo il primo plenilunio che segue l’equinozio di primavera.) insomma, bisogna farci qualcosa con questo lievito.

la ricetta mi rimbomba nella mente da un po’ ma mi sono sempre lasciata vincere dalla pigrizia. prendo la palla al balzo e mi impongo di farlo: il panbrioche filante.

quindi, non lo so se la ricetta è francese ma, ripeto, per essere bono è bono e fila pure.

comincio, con sommo sacrificio a leggere gli ingredienti, a pesarli, a sistemarli. e poi mi viene la brillante idea: faccio i video della ricetta, c’è una luce bellissima, bisogna sfruttare la dolcezza di questa luce.

ora, voi mi capite bene, tra l’essere svenuta sul divano e fare una VIDEORICETTA la strada non è breve ma è anche in salita e tutta piena di curve. ma è risaputo che io sono io e che quando mi prendono i sacri fumi dell’impasto entro in trans agonistica e non mi ferma nessuno.

allestisco il set, metto tutti gli ingredienti, apro il cavalletto, metto la scheda nella Sony e l’appiccito sopra in postazione ottimale per luce, riflessi e quant’altro.

per farvela breve, per finire la videoricetta mi sono alzata la mattina dopo alle 6……

si, lo so, non è normale ma ormai non me lo chiedo nemmeno più, mi assecondo con dolcezza, come fossi una bambina che ha bisogno di essere assecondata da qualcuno che le vuole bene e, quindi, mi lascio fare con pazienza.

non mi brontolo più perchè mi stanco come un maratoneta e mi ci vogliono tre giorni per riprendermi, quando mi viene voglia di farlo lo faccio e basta, niente sensi di colpa, anzi cerco di essere felice e di godermi ogni attimo. il risultato non è determinante, se sono venuti male, i video, non importa, mi è piaciuto la “meditazione” che ho fatto per filmarli. comunque.

comunque, i video li sto guardando adesso e vediamo se ce la faccio ad uscirne 30 secondi decenti, ve lo farò sapere. le foto sono pronte, mi manca la ricetta ma provvederò.

Musica consigliata per l’impasto

Talking Heads, Road to Nowhere

Panbrioche filante
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