ovvero piccole brioche/babà ripieni di fegatini di pollo alla toscana
per Paqua si poteva non panificare? e insieme alle altre panificazioni sono usciti questi piccoli babà di brioche vendéenne salata ripiena di fegatini di pollo.
Non è per niente, Afterhours
la pasticceria francese ha sempre avuto un fascino particolare, amo i lievitati francesi, sono leggeri e leggiadri come questa brioche vendéenne.
riempirla con del “salato” è stata una bella storia.
per il pranzo di Pasqua, quello canonino con 18 portate, in allegria, in famiglia, fra risate e le famose 18 portate….
e quelli che odiano le feste comandate: perchè?
forse perchè avete la sfortuna di non avere una famiglia, una bella famiglia. io sono stata fortunata sotto questo punto di vista, ho sempre avuto una famiglia solida, sedimentata, appassionata.
non che non ci siano stati dissidi ma li abbiamo superati sempre insieme, magari davanti alla tavola del pranzo di Natale o di Pasqua. a cominciare dal tacchino intero infilato nel forno (preso a martellate per abbassare lo sterno perchè era spesso più alto del forno e bisognava infilarcelo in qualche modo) o le noci che contavano come fiches per giocare a poker o erano la posta dello scopone scientifico del pomeriggio, in attesa della cena.
la cena, quella in cui tutti dicevano, subito dopo pranzo, che non avrebbero mangiato niente perchè erano “troppo pieni” e che invece “non li vuoi mangiare due capellini d’angelo in brodo?”
e anche quest’anno la tradizione pasquale è stata rispettata: uova sode benedette (con il reiki), brodo e tortellini, arrosto e panificazione.
io, nemmeno a farlo apposta, ero l’addetta alla panificazione e a un pezzetto di antipasto, e questo è stato
la ricetta della brioche la trovate da Francesca, ricetta perfetta direi ma io ve la riscrivo comunque.