RACCONTA IL TUO PRODUTTORE: la fattoria di Lavacchio e il suo “bardiccio”

 

 

 

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Costruire, Niccolò Fabi 

 

credo di abitare in una delle più belle campagne del mondo.
no, non esagero, non esagero per niente. la campagna toscana ti affascina dolcemente, con le sue colline dipinte con le olivete e i vigneti, con i suoi colori brillanti.

i celi tersi di questa primavera-estate, con le nuvole come batuffoli di cotone che si spostano fra i disegni delle colline, il verde dei cipressi, il frinire delle cicale. le strade si snodano indolenti e rotonde attraverso le colline e le vallate, ingioiellate dalle tante coloniche ormai quasi tutte restaurate. se viaggi nel primo pomeriggio, subito dopo mezzogiorno, l’aria è splendente, luccicante di luce bianca, quasi un viaggio nel tempo, un tornare a quieti e meno rumorosi pomeriggio di un secolo fa, senza il fremere frenetico del nostro giorno.

viaggiare per le colline toscane in questo periodo pacifica il cuore e l’anima, ti illumina d’immenso.

non so se sembra a me, amor di patria natia, ma non credo, è così bello viaggiare fra spighe di grano dorati, fiori di campo di tutti i colori,  profumi di gelsomini e glicine.

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ho avuto il piacere di essere ospite nel Ristorante Mulino a Vento della Fattoria di Lavacchio insieme ad Alessandro Sarti, collaborando al  progetto del suo libro “IL BARDICCIO: NON FATEVI INFINOCCHIARE”  per seguire  le fasi di una lavorazione   che esiste solo nella nostra zona, il famoso bardiccio.

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