Tonino rotola le botti….. e un’insalata di broccoli e salsa di yogurt

per la preparazione 
in attesa del Natale….. e della fine delle guerre, magari

…..senti ciottolino mio? Tonino rotola le botti!!!!…..

Così esordiva mia nonna quando i tuoni si facevano più forti e vicini e i lampi squarciavano il cielo.
 E la piccola me se ne stava dietro al vetro della finestra a veder piovere. E non aveva paura la piccola me, perchè la pioggia, la nebbia, la bruma e i cieli grigi gli sono sempre piaciuti. E di solito quando c’erano i temporali grossi si avvicinava il Natale e le luci dell’albero si riflettevano nei vetri della finestra mischiandosi alle goccie di pioggia formando una danza meravigliosa per la piccola me.
Malinconia, colori sfumati, dolcezze e calore di casa mi sono sempre stati cuciti addosso. 
E Natale per me vuol dire anche malinconia, dolcezza, amore per il mondo….
Strano carattere il mio, sempre pronta a ridere e divertirmi e  far ca….ppellate, ma anche ad ascoltare la natura, a vedere le sfumature del cielo, a sentire i profumi della terra. E quando piove di profumi in campagna se ne sentono tanti, provate ad uscire ed a annusare, rimarrete stupiti di quanto la terra profumi di acqua e di romanticismo…. E le foglie, e i frutti grondanti di goccie, e le erbe aromatiche bagnate sono semplicemente un’esaltazione dei profumi…. annusate!
Oggi non volevo pubblicare niente, avevo deciso di prendermi due ore di libero ma non ho resistito più che altro a scrivere due righette….
Ho appena vinto il contest di Monica e di Giovanna con uno dei miei post più “sentiti”, è stato bello scriverlo perchè è stato bello viverlo con la mia bambina, con la mia furious girl, uno dei miei tesori più riusciti. 
Ieri sera era davanti allo specchio che si provava il costume per andare in piscina e, siccome ci è un po’ cresciuta dentro gli andava stretto e a “pelle”…..


mamma, mamma, guarda! con il costume e i jeans ho un fondoschiena bellissimo!!! ma secondo te me lo posso mettere anche quando non vado in piscina?…

lei non ha detto fondoschiena, ha usato un termine più….popolano, vi lascio immaginare quale. Mentre la guardavo pensavo che non era necessario il costume per esaltare il suo giovane fondoschiena, era bello anche se non tenuto su dalla stoffa elasticizzata, mi sono limitata a sorriderle e a dirgli che, si, le faceva proprio un bel fondoschiena e che io e il suo babbo eravamo  stata bravi a farglielo così bellino!
Ahhhh, beati 15 anni!
Ma oggi sono un po’ malinconica, come si addice a questo tempo che ci scarica acqua a catinelle. Ma smetterà anche di piovere e spunterà il sereno, sicuramente.
Basta, menomale che non volevo scrivere niente, passo alla ricetta che è senz’altro meglio!!!!

 Questa è una ricetta antica di casa mia, senza la salsa di yougurt che io ho aggiunto.
Ci vogliono i broccoli di cavolo, meglio se addirittura i fiori e le cime del cavolo nero che io no avevo.
Semplice, velocissima, non avete idea di come può risolvere per un contorno o addirittura un antipasto sano e veloce…. ma anche delizioso!

broccoli di cavolo freschissimi
1 carota
1 limone
olio evo, sale e pepe 
yougurt al naturale 
prezzemolo 
peperoncino 
1 cucchiaino di senape dolce 
pane raffermo arrostito
Pulite e lavate i broccoli, divideteli nei piccoli germogli e scolateli bene. Sbucciate la carota. Condite sia i broccoli che la carota affettata con il pelapatate e conditela con l’emulsione. Per fare l’emulsione vi occore: olio extra vergine di oliva, 1/2 limone sale e pepe:. Adesso prendete tutti gli ingredienti dellìemulsione e metteteli in un barattolino di vetro, chiudete ed sbattete energicamente….avete fatto la vostra emulsione per condire…..
 per la salsa invece prendete lo yogurt al naturale (il mio era addirittura quello scremato) e aggiungeteci il succo di mezzo limone spremuto e filtrato, un ciuffetto di prezzemoli tritato, un cucchiaino di senape dolce, sale e peperoncino tritato, un bel C di olio extra vergine di oliva e girate con calma e senza fretta con una forchetta. Se la preparate una mezz’ora prima anche meglio. Aggiustate di sale o aggiungete altri sapori a vostro piacere. Si mantiene anche in frigo, se riuscite a farla avanzare. 
Si sposa benissim con i crostini di pane abbrustolito…..
Ringrazio la mia nonna e la mia mamma per avermi trasmesso, oltre a tutto il loro sapere in cucina, anche la passione per fare da mangiare, perchè fare da mangiare per me è davvero  far RICETTE PER  LA LIETEZZA DELLO SPIRITO
Mando questa ricetta e i miei pensieri che cominciano a volgere al Natale da Maria Pia  ed Elisabetta e la ringrazio per l’ospitalità….
Che la lietezza sia sempre con noi!

p.s. per la cronaca, la parola  ciottolo  a Firenze è usata  per indicare un  sasso piccolo e rotondo…. 

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Cavatelli di semola ai carciofi e…. è tutta colpa sua!

per il buon umore durante la preparazione.
sigla di inizio del film
Robin Hood, Walt Disney

Si, è tutta colpa SUA , è lei mi mette i grilli per la testa, e io sono come il il vecchio Oscar Wild, so resistere a tutto ma non alle tentazioni…..
Ora, ditemi come si fa a resistere a tanto ben di Dio, soprattutto se stai pensando a cosa farai per cena….. e io ho provveduto, ho fatto i cavatelli a modo mio, seguendo le indicazioni della Patty e “chesiccomec’iavevounacassettadicarciofifreschi”  li ho conditi con loro, con i carciofi…..
E mentre armeggiavo con le farine, con il licoli che rinfrescavo per vedere di fare il pane oggi o domani poi decido, è arrivata la furious girl, tornante da scuola e fischiettante QUELLA canzone sopra. 
Mi si è aperto un mondo di ricordi. Lorenzo, il principe ereditario nonché bradipo per natura, da piccolo piccolo sapeva a mente tutto il film, era diventato un must: lui malato chiuso in casa e io di conseguenza e nel videoregistratore Robin Hood ad oltranza, anche 4 o 5 volte per giorno. 
E ne è passata di acqua sotto i ponti! 
Ma veniamo a noi, veniamo ai cavatelli. Io li ho fatti rigati, perché da quando ho scoperto l’attrezzo di legno che serve per fare gli gnocchi chiamato semplicemente “rigagnocchi” mi diverto un sacco a fare le righine…. e le righine sulla pasta raccolgono un sacco di sughino…..
Stagione di carciofi, comprati a km 0, una cassettina con 10 bellissimi carciofi morellini.
Lo so, lo so, i carciofi sono noiosi da pulire, ma voi vi dovete armare di santa pazienza e di un paio di guanti usa e getta.
Ingredienti per 4 bocche affamate:
per  i cavatelli 
350 gr. di farina di semola di grano duro rimacinata
100 gr. di farina tipo 0 
acqua di carciofi q.b.
olio extra vergine di oliva
un pizzico di sale
Per prima cosa prendete un pentolino e metteteci dell’acqua, fatela bollire e inserite dei gambi di carciofi e anche alcune foglie più dure, quelle esterne. Lasciate bollire per 5 minuti, quando l’acqua cambia colore spegnete tutto e filtrate con un colino a maglia fitta lasciando riposare e intiepidire l’infuso.
Setacciate le farine insieme e cominciate ad impastare con l’acqua di carciofi e un filo d’olio evo, non vi preoccupate, non risulteranno amari, l’acqua necessaria è comunque poca. Ottonete una bella pasta liscia  a forza di olio di gomito o di impastatrice, come volete voi, e lasciatela riposare una decina di minuti coperta da una pellico trasparente. La pasta deve essere morbida ed elastica, non dura, ricordate.
Formate dei rotolini con la pasta abbastanza sottili e tagliateli a pezzettini: rotolati poi sul rigagnocchi uno per uno con tanta pazienza e accortezza. Disponeteli su un canovaccio bianco di cotone su avrete spolverato un po’ di farina di semola.  Non vi sembrano carinissimi? Sentire come sono buoni!
per il condimento
10 carciofi morelli
aglio e prezzemolo
una fetta alta di prosciutto crudo
(io avevo la fine di un quarto di prosciutto casalingo)
olio extra vergine di oliva
sale e pepe
GUANTI MONOUSO
I guanti monouso sono importanti per non macchiarsi le mani con le foglie dei carfiofi. 
Prendete una ciotola, spremeteci dentro qualche goccia di limone e riempitela di acqua: vi servirà, oltre che per lavarli, anche per metterci i carciofi in modo che non diventino neri via via che li pulite e li affettate in 8 spicchietti.
Togliete le foglie esterne, la peluria all’interno e tagliate a circa metà foglia o anche meno, dipende dalla grossezza del carciofo: più è grosso e più è tosto, di solito. Dividete prima a metà, poi in 4 parti almeno ogni metà e mettetela in bagno nell’acqua acidulata. Pulite i gambi dalla scorsa più dura e utilizzate la parte interna più chiara per cuocere insieme agli altri pezzi dei carciofi. 
Tagliate a piccoli cubetti il prosciutto e mettetelo in una grande padella. Fatelo rosolare senza aggiungere olio e poi mettete i carciofi sgrondati dall’acqua acidula. Salate e pepate, aggiungete una bella spolverata di prezzemolo e uno spicchio d’aglio sminuzzato e chiudete con un paraschizzi. Controllate di tanto in tanto se dovete aggiungere acqua per cuocere, potete usare anche un po’ di quella di carciofi che avete fatto per la pasta ma non troppa per non rendere il tutto amarognolo. Aggiustate di sale e portate a fine cottura.
Adesso cuocete la pasta in una pentola di acqua salata e con una goccia di olio. Basteranno 4/5 minuti da quando l’acqua ricomincia a bollire. Scolate e saltate dentro la padella dei carciofi. Spegnete e impiattate: finite di condire con un giro di olio extra vergine di oliva di quello buon, per piacere.
E non vi arrabbiate con me se dovrete mettervi a impastare perchè vi è venuto voglia, è tutta colpa sua, della Patty, che mi mette i grilli per la testa! Benedetta la Patty e tutte le sue ricette, che donna!
Vi potete accomodare e mangiare in allegria, con un buon bicchiere di chianti e tanta fame…..
p.s. sono ottimi anche con altri condimenti, io ho fatto un sughetto velocissimo e semplice con pomodoro, porri e peperoncino piccante per il principe bradipo…. che non mangia i carciofi cotti….. 
Siccome poi ieri sera li ha assaggiati (dietro serie minacce del padre) è andata che quelli al pomodoro me li sono mangiati io….. meno male che i carciofi non gli piacciono!!!!
p.s. se trovate errori di scrittura fatemeli presenti, oggi sono particolarmente distratta e fiorita come una zucchina…..
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La ribollita fiorentina di “nuovo” vestita ..ovvero, crostoni di zuppa toscana

per le vostre orecchiette
 (prrrrrrrrrrrrrrrrr! alla faccia di chi non lo vuole)
per gli occhietti 
Ma con tutti i problemi che ci sono in Italia si fanno le leggi e le polemiche sull’Inno di Mameli? Ma allora ditelo che siamo tutti S…..TRONZ….I!
Si, ma stronzi scritto grosso ed evidenziato, perchè come dice l’Amanda-la-mia-dottora-preferita , quando mi invalvolo do’ il meglio di me, me-medesima, me-stessa e ieri sera mi sono invalvolata non poco sentendo la notizia di queste ripicchine da bambini dell’asilo ma forse neanche!  Ma si puo’, domando, in questo marasma di problemi fare polemica per l’Inno di Mameli? Ma signori della Lega, ma le avete sentite quelle parole? A me MI si drizzano tutti i peletti del corpo quando lo sento, mi si scioglie l’italianità e mi diventa liquida e disponibile e mi si commuovono gli occhi….

Ma vi sembra normale? Navighiamo nei problemi, siamo in una cristi spaventosa e questi  ….signori non trovano di meglio che comportarsi così? MA LA VOGLIAMO FARE UNA LEGGE ELETTORARE NORMALE?  Quando sento queste quisquilie penso che per noi italiani non ci sia più speranza, mi sembra poi che la nostra classe politica manchi di qualsiasi traccia di buon senso: l’unica cosa di cui si preoccupano è la propria “carriera”, il proprio “scranno” istituzionale, la proprio “borsa” e i propri “privilegi”. Ma ci toccherà fare una sommossa popolare? E qui non si scherza mica più, questi sono andati oltre ogni moralità e non se ne accorgono neanche…. il 42.5% per i premio di maggioranza… si, e il 12.75% per eleggere gli stronzi…..
Scusate, uno sbotto, una liberazione scritta, ma a volte non ce la faccio a contenere la delusione che mi sorge dal cuore per questa classe dirigente meravigliosa……sarà mica vera il detto:
……ognuno ha quel che si merita…..
Meglio parlar  di cibo…..
La famosa ribollita, la minestra di pane in versione crostone…..
la ricetta della minestra di pane fiorentina la trovate  QUI , ricetta autentica di quelle tramandate di generazione in generazione, con le varie rivalità fra famiglie: la ricetta della mia nonna, l’Annunziatina, era stre-pi-to-sa….. io gli vado dietro senza cambiare niente, di solito.
Appena fatta, con il profumo che vi invadeva la casa, fra il cavolo nero, le patate, i fagioli,  un meraviglio suffumigio per lo spirito, sentendo questa incredibile consistenza di sapori e profumi, mi è venuta voglia di fare come faceva lei per assaggiarla: abbrustoliva una fetta di pane e ce la metteva sopra, così com’era, ancora calda fumante e la “condiva” con “un filino di olio bono” e un po’ di pepe….. dovete provarla.
Il pane che scricchiola e si sgranocchia sotto i denti con il profumo e il sapore di questa zuppa povera, contadina…. niente togliendo alle cucine del mondo…. ma chi la eguaglia una zuppa così?
ringrazio l’azienda Green Gate , azienda danese, per avermi inviato alcuni dei loro prodotti per la presentazione delle mie ricette per la lietezza dello spirito, perché anche l’occhio vuole la sua parte!

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