Zuppa di legumi svuota frigo…. e un pensiero per Natale

cipressi neve

Chiaro di luna, Jovanotti

tra una manciata di giorni sarà Natale.
quest’anno sarà un Natale diverso. sarà un Natale con meno presenze per me, le perdite si sentono di più sotto le feste.
siamo tutti più buoni, tutti più compassionevoli, pronti a spedere soldi in regali inutili, superflui, solo per fare i pacchettini da mettere sotto l’albero, tutti presi nelle nostre giornate convulse e ripetitive, tutti di corsa come se non avessimo mai tempo da perdere, incastrati fra i mille impegni, indaffaratissimi. come se non ci fosse un domani insomma.
il mio Natale quest’anno sarà più povero invece, la vita, come sempre, non è stata gentile nemmeno questa volta  con me.
ho perso due persone importati, un’altra è lontana: che razza di Natale sarà mai?

vorrei prendere una macchina del tempo e saltare direttamente al 7 di Gennaio: tutto fatto, tutto archiviato, tutto finito.
ma non possiedo tale marchingegno, devo vivermi tutti i giorni da qui fino al nuovo anno con pazienza, cercando di non pensare troppo, di non cadere in nostalgie troppo difficili da digerire e da accettare. devo fare finta di niente, come fossero giorni normali.

sono giorni che provo a scrivere questo post, e sono giorni che mi blocco. come prosciugata. i miei sentimenti sono cristallizzati, sono fermi al mese  di Ottobre, sono come pietrificati. e li tengo in stand-by per lasciarli sedimentare perchè ho paura che se li lascio liberi del tutto mi sommergeranno e non posso permettermelo.
sono stanca, troppo stanca, perfino per pensare che domani è un altro giorno. il mio solito e solido ottimismo non ce la fa ad uscire allo scoperto.
mi ritrovo a girare per casa, persa nei pensieri, dimentico le cose importanti, faccio le cose senza testa, distrattamente.

ogni tanto ho uno sprazzo di vita e impasto, ma diventa sempre più faticoso anche quello. per non parlare delle foto: ho non so quante foto scattate da scaricare, non trovo mai il momento, non trovo mai la voglia di sedermi e ascoltare, sentire, vedere.
mi sento come se qualcuno mi avesse spento e non trovo l’interruttore per riaccendermi. lo so, tempo, solo il tempo puo’ guarire le ferite, ma quanta fatica però questa attesa.
e continuo ad indossare la mia maschera, tutti i giorni, come se niente fosse: indosso un bel sorriso tutte le mattine, mi metto il rossetto, raddrizzo le spalle e navigo in questo mondo.

Zuppa di legumi Nuova Terra

Zuppa di legumi svuota frigo
vi capita mai di rimettere a posto il frigorifero e trovare due carote solitarie, un paio di coste di sedano, una cipollina abbandonata? a me spesso, tutte le volte che torno carica di borse e borsette dal supermercato.  e così, visto le temperature viene voglia di fare una zuppa, una di quelle calde, dolci, che ti avvolgono e fanno tanto casa.

facile, veloce, nutriente e sana: volete altro?

ho colto l’occasione per usare i legumi al naturale di Nuova Terra: una vera delizia!

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Stefania Calugi = tartufi!

Stefania Calugi = tartufi!

Tartufi

e non solo da Stefania Calugi, azienda di Castelfiorentino.
ho avuto la fortuna di poter visitare il percorso sensoriale “La strada del tartufo” per festeggiare i trenta anni di attività della ditta Stefania Calugi e di gustare le prelibatezze cucinate da Diego Spatari Tironi

La nostra storia e la grande passione per il lavoro ci hanno condotto a voler condividere con il pubblico le sensazioni e le atmosfere della caccia al tartufo: la realizzazione di questo desiderio è stata possibile a partire dal 2013, quando abbiamo acquisito delle tartufaie biologiche di circa 30 ettari che oltre a rifornire la nostra azienda di tartufi freschi rappresentano il perfetto scenario per organizzare la caccia al tartufo sotto la guida di un esperto tartufaio e del cane appositamente addestrato.
In questo modo i partecipanti hanno l’opportunità di conoscere direttamente -da un punto di vista privilegiato- l’unicità, la genuinità, il fitto mistero che contraddistinguono l’universo del tartufo: le visite sono articolate in pacchetti (ne sono previsti 6, tutti prenotabili anche dal sito) ognuno dei quali include un insieme di determinati momenti esperienziali che vengono composti variamente e che sono, oltre alla caccia al tartufo sopra menzionata, una dimostrazione della caccia al tartufo, il percorso conoscitivo “La Strada del Tartufo”, un pranzo con menu degustazione a base di tartufo, una degustazione di vini in abbinamento al tartufo e una cooking class.

tartufai da generazioni, appassionati, cercatori di prelibatezze per boschi, bellissima questa idea di condividere la passione oltre che al frutto.
la vita del tartufaio è fatta di sacrifici, di nottate ad aspettare il giorno per ricominciare a scavare per estrarre il tartufo, di passeggiate per il bosco, di tempi di attesa ma soprattuto di passione, perchè di questo si parla alla fine: la soddisfazione di estrarre con le proprie mani questo meraviglioso e profumatissimo tubero, il tartufo.
negli occhi di Stefania e del marito si vede l’orgoglio mentre espongono i loro tartufi e tale passione si ritrova nei prodotti da loro preparati e confezionati.
ho assaggiato gli stupendi carciofi sott’olio, lo scalogno, le salse tartufate, le zucchine, rigorosamente le zucchine fiorentine …..e il tartufo, logicamente.

complice di Stefania nel preparare il pranzo a cui abbiamo partecipato lo chef  Diego Spatari Tironi che con semplicità ma grande attenzione e preparazione ha esaltato al meglio il tartufo nei suoi piatti.

che devo dire, è stata una bella esperienza, ho imparato e capito tante sfumature che non comprendevo a proposito del tartufo,  ho assaggiato meraviglie, bevuto bollicine in ottima compagnia: whats else????

UN GRAZIE speciale a Stefania Calugi che ci ha riservato un’accoglienza d’eccellenza, vi lascio un po’ di foto, che illustrano meglio delle parole.

tartufi

Stefania Calugi = tartufi!

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Firenze e i “topini”, ovvero gli gnocchi di patate in crema di parmigiano

Kovacs, my love

che Firenze è sempre Firenze va da se.
questa città antica, suggestiva, piena di angoli e di stradine, piena di balconi e di stemmi, di pietre e di statue, di gente e turisti, di allegria  e di goliardia.
e quando sei a Firenze, in una bella giornata di settembre, con la macchina fotografica in mano….. beh, come si fa a resistere alla tentazione?

e al Piazzale Michelangelo, la terrazza più bella di Firenze, si guarda oltre seguendo lo sguardo del  Davide di Michelangelo  e si vedono i tetti, i merli di Palazzo Vecchio, i palazzi antichi, le colline. si guarda oltre e ci si puo’ lasciare emozionare da tanto vedere, credetemi.

come il “Biancone” è il Davide di Michelangelo anche i

“topini”

a Firenze sono un’altra cosa:

gli gnocchi di patate

Firenze  e i "topini", ovvero gli gnocchi di patate in crema di parmigiano

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