tra una manciata di giorni sarà Natale.
quest’anno sarà un Natale diverso. sarà un Natale con meno presenze per me, le perdite si sentono di più sotto le feste.
siamo tutti più buoni, tutti più compassionevoli, pronti a spedere soldi in regali inutili, superflui, solo per fare i pacchettini da mettere sotto l’albero, tutti presi nelle nostre giornate convulse e ripetitive, tutti di corsa come se non avessimo mai tempo da perdere, incastrati fra i mille impegni, indaffaratissimi. come se non ci fosse un domani insomma.
il mio Natale quest’anno sarà più povero invece, la vita, come sempre, non è stata gentile nemmeno questa volta con me.
ho perso due persone importati, un’altra è lontana: che razza di Natale sarà mai?
vorrei prendere una macchina del tempo e saltare direttamente al 7 di Gennaio: tutto fatto, tutto archiviato, tutto finito.
ma non possiedo tale marchingegno, devo vivermi tutti i giorni da qui fino al nuovo anno con pazienza, cercando di non pensare troppo, di non cadere in nostalgie troppo difficili da digerire e da accettare. devo fare finta di niente, come fossero giorni normali.
sono giorni che provo a scrivere questo post, e sono giorni che mi blocco. come prosciugata. i miei sentimenti sono cristallizzati, sono fermi al mese di Ottobre, sono come pietrificati. e li tengo in stand-by per lasciarli sedimentare perchè ho paura che se li lascio liberi del tutto mi sommergeranno e non posso permettermelo.
sono stanca, troppo stanca, perfino per pensare che domani è un altro giorno. il mio solito e solido ottimismo non ce la fa ad uscire allo scoperto.
mi ritrovo a girare per casa, persa nei pensieri, dimentico le cose importanti, faccio le cose senza testa, distrattamente.
ogni tanto ho uno sprazzo di vita e impasto, ma diventa sempre più faticoso anche quello. per non parlare delle foto: ho non so quante foto scattate da scaricare, non trovo mai il momento, non trovo mai la voglia di sedermi e ascoltare, sentire, vedere.
mi sento come se qualcuno mi avesse spento e non trovo l’interruttore per riaccendermi. lo so, tempo, solo il tempo puo’ guarire le ferite, ma quanta fatica però questa attesa.
e continuo ad indossare la mia maschera, tutti i giorni, come se niente fosse: indosso un bel sorriso tutte le mattine, mi metto il rossetto, raddrizzo le spalle e navigo in questo mondo.
Zuppa di legumi Nuova Terra
vi capita mai di rimettere a posto il frigorifero e trovare due carote solitarie, un paio di coste di sedano, una cipollina abbandonata? a me spesso, tutte le volte che torno carica di borse e borsette dal supermercato. e così, visto le temperature viene voglia di fare una zuppa, una di quelle calde, dolci, che ti avvolgono e fanno tanto casa.
facile, veloce, nutriente e sana: volete altro?
ho colto l’occasione per usare i legumi al naturale di Nuova Terra: una vera delizia!
ingredienti:
- 1 confezione di fagioli borlotti al naturale Nuova Terra
- 1 confezione di fagioli cannelli al naturale Nuova Terra
- 1 confezione di ceci al naturale Nuova Terra
- 100 g. di lenticchie secche
- 2 carote
- 2 coste di sedano
- una decina di pomodorini
- 1 cipolla rossa
- 1 cucchiaino di semi di cumino
- sale e olio extra vergine di oliva
- 1 peperoncino piccante
preprazione:
- affettare la cipolla a fette piuttosto spesse, sbucciare le carote e tagliarle a pezzi di un paio di centimetri ciascuno, affettare il sedano a fette spesse
- soffriggere il tutto in un filo d’olio, salare e aggiungere un peperoncino piccante
- aggiungere le lenticchie e dopo un paio di minuti coprire il tutto con acqua calda
- far bollire dolcemente e dopo dieci minuti aggiungere i legumi al naturale Terra Nuova
- continuare a cuocere per altri quindici-venti minuti e servire ben calda con un filo d’olio evo a crudo
7 commenti
Tanti cari auguri Sandra, buon Natale!
Un abbraccio
Tiziana
<3
Mi dispiace tantissimo cara, non c’è nulla da dire, se non che ti mando un abbraccio grande grande e un bacio ancora più grande!
Tesoro mi dispiace così tanto. Vorrei venire li ed abbracciarti stretto. Niente parole, niente di niente, solo un grande abbraccio. Non so se il tempo veramente guarisce le ferite, secondo me le fa solo bruciare un po’ di meno. Ma comunque rimangono. Come rimangono i ricordi delle persone che ci sono state davvero care.
ma già se brucia meno Elena….. buon Natale e un bell’abbraccio doppio!
Cirilla mia adorata, sola non sei, lo sai vero?
yessssssssssssssssssssssssss