che Firenze è sempre Firenze va da se.
questa città antica, suggestiva, piena di angoli e di stradine, piena di balconi e di stemmi, di pietre e di statue, di gente e turisti, di allegria e di goliardia.
e quando sei a Firenze, in una bella giornata di settembre, con la macchina fotografica in mano….. beh, come si fa a resistere alla tentazione?
e al Piazzale Michelangelo, la terrazza più bella di Firenze, si guarda oltre seguendo lo sguardo del Davide di Michelangelo e si vedono i tetti, i merli di Palazzo Vecchio, i palazzi antichi, le colline. si guarda oltre e ci si puo’ lasciare emozionare da tanto vedere, credetemi.
come il “Biancone” è il Davide di Michelangelo anche i
“topini”
a Firenze sono un’altra cosa:
gli gnocchi di patate
io me la ricordo mia nonna mentre li preparava: era una vera e proprio missione.
prima di tutto ci volevano le patate bianche di Cetica o comunque le patate bianche del Casentino o non se ne parlava proprio!
e poi tutta la disquisizione sulla farina: poca o tanta? e le uova? ci si mettono o no? ma staranno insieme sennò????
e ora sorrido pensando a quei momenti, momenti di semplice condivisione, di risate, di battute.
poi mi sono fatta la mia “ricetta” per i topini: ve la racconto
essendo una ricetta semplice qua bisogna giocare sulla qualità degli ingredienti, non serve altro.
ingredienti
per 4 persone
- 1 kg di patate a pasta bianca o comunque ben salde
- farina tipo 0 q.b.
- 100 g. formaggio parmigiano grattugiato
- 200 g. di panna da montare
- sale e pepe
- noce moscata
preparazione:
- lavate le patate senza sbucciarle e cuocerle a vapore – è importante la cottura a vapore, fa si che la patata non incorpori acqua e rimanga troppo umida e nello stesso tempo anche la buccia serve allo scopo
- una volta cotte a vapore le patate privatele delle bucce: se siete bravi e le togliete a pezzi grossi potreste addirittura friggerle in olio evo che sono meravigliose!
- passate al setaccio le patate in modo da ottenere una pasta liscia: se non basta una volta procedete di nuovo a setacciarle fino a che non ci siano più grumi.
- impastare le patate insieme alla farina, aggiungete poca farina per volta fino a che vi renderete conto che la pasta rimane insieme. se la cottura delle patate è stata fatta con attenzione di solito su un kg di patate io uso poco più di 100 g. di farina.
- formate dei cilindretti con la pasta di patate e divideteli in “topini”, le dimensioni sceglietele voi a seconda delle vostre preferenze: rotondi? rettangolari? rigati con i rebbi della forchetta?
- in un padellino sciogliete una noce di burro, aggiungete la panna e inserite il parmigiano grattugiato facendo sciogliere il tutto a fuoco molto basso per ottente la crema.
- aggiungere una grattugiata di noce moscata e di pepe
- cuocere gli gnocchetti in abbondante acqua salata bollente: basterà veramente una manciata di secondi per vederli salire a galla, ecco, li potete togliere con una schiumarola e sgoccialarli bene primi di condirli con la crema di parmigiano
- se volte aggiungere due fiori per guarnizione brutti non sono
6 commenti
La verità è che Firenze è talmente bella che davvero non si sa dove posare gli occhi…ogni angolo una fotografia, ecco 🙂 Sandra, che meraviglia questi topini…mi sembra di sentire la loro consistenza sotto al palato. Poi conditi così, sono pura poesia 🙂 Un abbraccio stretto <3
un abbraccio Mary
Che piatto ^-^ sono mesi che vorrei provare a fare i gnocchi, e visto che ora li adora anche la mia bimba forse è arrivato il momento di provarci 🙂
ecco
Ogni volta che riesco a passare.. ogni volta che trovo qualche minuto per perdermi in queste tue parole, in queste tue immagini.. penso sempre che tu sia un concentrato di talenti: rendi poesia la storia, l’arte.. fai della cucina stessa storia e arte. Che meraviglia tutto, amica mia. I miei complimenti, con tutto il cuore.
Ely, mi ci volevi tu stamani per un infusione profonda di amor proprio! grazie tesoro, grazie per le tue parole e per esserci, lo sai che non mi sento così talentuosa ma mi piace un sacco quando me lo dici! un abbraccio con tutto il mio cuore grandissima donna: