Pane bianco sfogliato all’olio extravergine di oliva IGP Toscano

Pane bianco sfogliato all'olio extravergine di oliva

Swati Natekar – Kabhi Unke Milan Ke Asha Ne

l’ho detto, ve lo ricordate?

l’ho detto che ultimamente ho la fissa delle sfogliature, e siccome almeno una volta la settimana faccio il pane faccio due impasti (uno mi pare sempre poco): uno con il pane quotidiano semintegrale e con farine miste e uno per la sfogliatura.

a volte esce fuori una ciofeca, dall’impasto della sfogliatura, a volte escono fuori cose belle come il pane sopra, questo pane bianco sfogliato all’olio extravergine di oliva IGP Toscano.

comunque io insisto, è risaputo che sono tosta e dura e che non mollo facilmente quindi prima o poi arriverò a qualcosa di soddisfacente, d’altra parte il periodo è quello che è, meglio che panificare…..

Pane bianco sfogliato all'olio extravergine di oliva IGP Toscano
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Panini sfogliati al burro e peperone crusco

Panini sfogliati al burro e peperone crusco

MUSICA per L’IMPASTO

A.R. Rahman – Mumbai theme tune

perchè le sfogliature sono il mio chiodo fisso, adoro tutte quelle pieghe , quelle sfoglie appunto, che si vedono nei croissants per esempio, le guardo e rimango ipnotizzata da quelle linee e mi immagino la lastra di burro infilata fra la pasta lievitata e mi emoziono.

perchè le sfogliature mi prendono l’anima e ne fanno quello che vogliono: il rumore dello scricchiolio sotto i denti al primo morso, la croccantezza esterna contrapposta alla sofficità, quasi una inesistenza, interna, ecco, ci potrei morire di sfogliature….

e allora mi incaponisco: ma perchè io non posso sfogliare il pane? e ci provo, ho fatto diversi tentativi, questo non è andato malissimo ma abbiamo da migliorare!

Panini sfogliati al burro e peperone crusco

se volette proseguire la lettura troverete insieme alla ricetta un video per la “sfogliatura” dei panini

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Sformatini di topinambur e cavoletti di Bruxelles glassati

Sformatini di  topinambur e cavoletti di Bruxelles glassati
Musica per l’ascolto
Mantieni il bacio, Michele Bravi

hanno regalato una busta di topinambur all’inquilino abusivo che vive ancora con me, Lorenzo, il mio magnifico figlio (come dicono a Napoli, ogni scarrafone è ballo a mamma soja)

insieme c’erano questa meravigliosi piccoli e imperfetti cavoletti di Bruxelles.

Lorenzo lavora in un paesino in collina, fra le vigne e il bosco, in uno di quei paesini che hanno d’Inverno 230 abitanti e d’Estate si popola con i villeggianti dato il clima leggermente meno afoso della pianura della Valdisieve. quindi ha modo di conoscere coltivatori diretti, questi meravigliosi coltivatori diretti che si sporcano le mani con la nuda terra per il nostro palato: e scusate ma la differenza fra la “merce” del supermercato e la loro si sente e si sente anche molto, piccole perle di sapore.

comunque, il coltivatore dei topinambur, non ho capito bene se lui li coltiva o se li ritrova abusivi in mezzo alle altre coltivazioni di verdura, ha chiesto a Lorenzo: “ma se io ti porto i topinambur tua mamma mi suggerisce una ricetta che io mi sono stufato di mangiarli lessi?” potevo forse dire di no a una cosi gentile richiesta? quindi, topinambur e cavoletti di Bruxelles a km 0, coltivati con amore e senza pesticidi: ci vado a nozze.

sformatini, ho pensato immediatamente, ancora prima di averli fra le mani, sformatini…..

topinambur

guardate che belli, con la terra attaccata addosso, con le foglie imperfette, con le radici ancora attaccate, il profumo che ci si immagina….

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