Latti da mangiare 4.0 – Dumplings al Tonno Firenze e frutta caramellata al Blu Mugello

Latti da mangiare 4.0 - Dumplings al Tonno Firenze e frutta caramellata al Blu Mugello

Latti da mangiare 4.0 – Dumplings al Tonno Firenze e frutta caramellata al Blu Mugello

L’antica  Fattoria Il Palagiaccio è una costruzione risalente al tardo medio evo, le origini risalgono a oltre mille anni fa.  Fatta erigere come presidio fortificato nei terreni più fertili del Mugello dalla famiglia Ubaldini ha sempre conservato la sua destinazione ufficiale nel corso dei secoli scampando alla riconversione in Villa Medicea, essendo nel corso dei secoli divenuta parte dell’ingente patrimonio della famiglia De’ Medici.

Una fattoria ricca di storia, molti personaggi famosi hanno dimorato nelle stanze della villa, una fattoria che ancora conserva il suo fascino antico, come una vecchia signora elegante e saggia.

Questa nostra storia secolare ci riempie d’orgoglio e ci carica di responsabilità, sentiamo molto forte il dovere di salvaguardare, far conoscere e far vivere una realtà che rappresenta la cultura e la tradizione di Firenze e della Toscana

Queste sono le parole che troverete sul sito de Il Palagiaccio, queste le intenzioni di chi da qualche anno ha fatto dei prodotti della Fattoria un’eccellenza toscana: una passione, una cura, un amore che è palese in ognuno dei prodotti dell’Azienda

Il Mugello, per chi non conosce la Toscana, è una delle zone più belle e ricche della nostra regione. A pochi km a nord di Firenze, si presenta come un’ampia vallata attraversata dal fiume Sieve, uno dei maggiori affluenti dell’Arno, e confina a nord con l’Appennino tosco-romagnolo, a sud con Monte Gione e da Monete Senario e dai Monti della Calvana ad ovest. Una grande vallata ricca e fertile. Arti, maestrie, eccellenze fin dai tempi antichi.  Nel Mugello potrete trovare boschi meravigliosi, piccoli borghi incantati, artigiani abili e fantasiosi.

Quando è arrivato il pacco de Il Palagiaccio  ho sorriso: si, ho sorriso perchè avevo proprio voglia di mettermi alla prova con quei meravigliosi prodotti, avevo voglia di sfidarmi in un contest. Ringrazio per essere stata ammessa a partecipare.

Le possibilità erano due: fusion orientale o tradizione americana per un menù di due portate, una dolce e una salata.

I prodotti da usare, con tutta la fantasia possibile sono tre formaggi, il Gran Mugello, il Blu Mugello e il Fior di Mugello più una delle ultime eccellenze della Fattoria, il Tonno Firenze, una meravigliosa carne sott’olio speziata.

Non ho avuto dubbi, io avrei fatto la fusion orientale, ben sapendo che i dolci orientali non rispondono molto alla nostra idea di “dolci”, sono per lo più molto semplici.  Ma negli ultimi mesi mi sono molto avvicinata alla cucina asiatica, alla contaminazione delle ricette mediterranee con quelle asiatiche, e poi….. poi sono curiosa per natura e quindi mi piace scoprire sempre cose nuove!

La prima portata, Dumplings ripieni di Tonno Firenze,  la seconda la Frutta caramellata con il Blu Mugello

Ora, non che sia stato così facile decidersi: io sono una indecisa cronica, ho scrutato, guardato, letto, cercato, guardato…..

Cominciano con i

Dumplings al vapore con Tonno Firenze

Latti da mangiare 4.0 - Dumplings al Tonno Firenze e frutta caramellata al Blu Mugello

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Paccheri al ragù….di soia

Paccheri al ragù di soia

Get up, Chinese man

Ci sono giorni in cui ho bisogno di certezze, anche minuscole ma che siano certezze.

Alzò gli occhi a guardare il cielo e lo vedo celeste, una certezza. Prendo un caffè e il profumo, il sapore, il calore li riconosco. Mi volto quando mi sento chiamare per nome. Piccole certezze che portano avanti nel giorno, il giorno prima della felicità.

Perché la felicità non avverte, arriva. Arriva sparata come un colpo di fucile e poi passa altrettanto veloce. Ma il ricordo di quei pochi attimi non ti lascia mai più, per tutta la vita. Quando ti tornerà in mente quell’attimo preciso sorriderai dentro di te e ti ricorderai la stessa scossa elettrica che hai sentito, lo tesso colpo al cuore. Che sia oggi il giorno prima della felicità?

Paccheri al ragù di soia

Una delle certezze della vita per me è sempre stato il ragù di carne, il sugo, come si dice a Firenze. Mi ricordo che fin da bambina tornando da scuola riconoscevo il profumo già dalle scale e allora correvo come una matta, a rotta di collo per arrivare a casa e intuffare il pane dentro la pentola.

E mi ricordo la risata della nonna, la sua soddisfazione: io che ero sempre stata una bambina secca secca e pallida, ciucciata dalle streghe, come diceva lei, io che correvo a mangiare il suo sugo!!!?

E non sono mai riuscita a fare un sugo come il suo, nonostante sia stata a rubar con gli occhi i suoi gesti, i suoi movimenti mentre lo cucinava. D’altra parte come può un sugo competere con un ricordo?

Ma questo non è un sugo di carne, al posto del macinato di carne ho usato il granulato di soia: vuoi per necessità (tengo il colesterolo alticcio) sia per curiosità ( potevo io non sapere che sapore avesse il ragù di soia che mia zia decanta sempre come buonissimo?) Sia mai!

Sottoposto, senza dichiarare che non fosse di carne (l’aspetto non tradisce, praticamente uguale e il profumo quasi nemmeno), al severo giudizio di intenditori carnivori, alla domanda: “com’è?”la risposta è stata “buono ma diverso dal tuo solito, che carne hai usato?”

Ecco. Ecco ecco ecco. Non vi rimane che provare.

Per una volta lasciare da parte lo scetticismo e provate. E poi fatemi sapere.

paccheri al ragù di soia

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Pici al pecorino e pesto di fave: toscani fino in fondo!

Pici al pecorino e pesto di fave

Musica per la cucina

Norah Jones – Sunrise

la Toscana è terra di sapori, di alchimie alimentari, di buon cibo.  chi non conosce i prodotti tipici toscani ?

in questo caso parliamo di pecorino e fave per un semplice ma incredibile primo piatto,

i pici al pecorino e pesto di fave

si, toscani fino in fondo che  più toscani di così di muore!

io adoro i formaggi e ogni tanto mi concedo un tuffo nel buono (colesterolo permettendo). con questo pecorino, un semistagionato con un profumo e una consistenza prorompenti ed importanti, mi sono detta che per sentirne tutta la forza non bisognava esagerare con gli ingredienti e con le praparazioni.

e poi giocano molto i ricordi: io il pecorino con i baccelli (cosi si chiamano le fave in toscana, baccelli), per rimettersi la bocca a fine pasto, come diceva sempre mia nonna, l’ho sempre adorato.

un chicco di sale grosso, un paio di fave, un morso di pecorino, un bicchiere di rosso e tanta convivialità, tante risate, tanta armonia. e come tutti ben sappiamo i ricordi giocano molto sul nostro palato, mangiamo prima con gli occhi, con il ricordo:  vediamo quello che abbiamo davanti e il nostro cervello ha già richiamato il profumo, il sapore, il piacere del cibo.

questa è una ricetta semplice, facile e anche relativamente veloce, con prodotti tipici toscani che potete acquistare su Bottegheria

Pici al pecorino e pesto di fave

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