il lunedì della capra: crema di coste di bietola

nuovo contest, ma non si vince nulla, come tiene a precisare  lei, tutti i lunedì….

ecco, la capra vuole delle motivazioni per il lunedì vegetale, le mie sono queste:
lo so, sono una bastarda. ho avuto un’educazione fortemente improntata al “mangialacarnechetifacrescere” e per molto tempo non ho approfondito. adesso, in tarda età, mi avvicino al mangiare sano, al fatto il più possibile in casa ma ancora non riesco a “mollare” del tutto la carne. e mi dispiace, ma i miei propositi sono buoni e prima o poi ci arrivo. ho ridotto di molto l’uso delle carne, non più di una volta a settimana ma le abitudini sono dure a morire. perchè quando si dice “carne” uno si immagina una bistecca, una coscia di pollo… ma la carne è anche nei ripieni della pasta che si acquista, carne sono anche tutti gli insaccati …. cerco di sensibilizzare anche i miei a questa nuova alimentazione a volte con scarsi risultati a volte no, con piacevollissimi complimenti al cibo vegetariano. io ce la metto tutta, capra, dammi ancora un po’ di tempo….
comunque grazie per ospitarci tutti i lunedì, vedro’ di farlo diventare un appuntamento fisso….
crema di coste di bietola
(per non buttare via nulla)
ho comprato, filiera corta, direttamente dal produttore, della bietola. con quelle belle coste bianche e toste mi ha fatto venire voglia di mangiarla. ho staccato la parte più verde delle foglie e l’ho cotta a vapore e semplicemente condita con olio extra vergine di oliva e pepe nero.  e le coste? così belle e bianche? le ho tagliate a listarelle e le ho cotte in acqua con due patate bianche. quando le patate erano cotte ho frullato tutto con il mixer e condito con olio  e peperoncino piccante, una spolverata di prezzemolo fresco.
deliziosamente deliziosa, potete credermi o provare….. a voi la scelta!
adesso vado, con questo sole a portare la mia ricetta alla capra!!!!
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I have a dream – withandwithin …. e baccalà con origano fresco

votatemi per far realizzare il mio sogno,
questo è un sogno speciale, è un sogno per Withandwithin, un social tutto per donne, un social che non è solo un social ma una aiuto concreto per i nostri progetti, una rete di donne aggregate per aiutarsi…. in questo caso per i nostri sogni!!

Scrivere è sempre stata una delle mie passioni.

Appena adolescente mi sono fatta rapire dalla passione per l’arte figurativa, mi piaceva esprimere i miei sentimenti attraverso la pittura ad olio, mi piaceva distendere su una tela il mio sentire. E poi i disegni, gli acquerelli, le sanguigne e le sperimentazioni. Poi è arrivata la musica che mi ha trasportato su ali incantate: c’era forse qualcosa di più entusiasmante e avvolgente del dipingere un paesaggio in plain-air con nelle orecchie la Cavalcata delle Valchierie o la Pastorale? Per me era come essere avvolti in una magia. Poi sono arrivati l’amore, i figli, la casa ma le mie passioni, quelle cose che mi rimettevano in contatto con il sentire dell’universo non sono mai venute meno. E siccome sono curiosa di cose nuove, di nuove esperienze ho sperimentato nuove cose che mi hanno tenuto il cuore in allenamento: monili di pietre dure e riccioli di rame, orecchini fantasiosi, ricami, cuciti. Poi è arrivata la passione della cucina: e questa è una passione che viene da lontano, viene dalle mie radici ed è attualmente in ascesa. E’ stato impegnativo ma ho realizzato alcuni dei miei sogni più grandi tanto l’ho voluto. Ho dato retta all’ istinto della specie, all’istinto di riproduzione, ho due figli speciali e un compagno altrettanto speciale, ho amici su cui posso contare, ho persone che mi stimano, ho una casa in cui vivere con la mia famiglia, una casa che ci siamo costruita pezzo per pezzo, mattone per mattone.

Vivo in campagna, ho la fortuna di aver realizzato uno dei miei sogni
più grandi, appunto, quello di vivere in campagna. E’ stata una lotta
durata 17 anni, il mutuo non fa sconti a nessuno, adesso che il mutuo è
finito il mio compagno è in mobilità… ma che volete fare, la vita è
così, sempre in movimento.

   

Ci siamo concentrati per tanto tempo su
questa casa, ce la siamo vissuta, programmata, fatta nel vero senso
della parola perchè abbiamo fatto tutti i lavori in economia su un
rudere nella campagna toscana.

Abito
a 13 km da Firenze, nelle
colline piene di vigne, in un borghettino di undici famiglie sparse su
un km circa di strada che dalle colline ridiscende verso la valle
dell’Arno. Mi affaccio alla finestra tutte le mattina perchè non mi
posso perdere il sorgere del sole, non posso perdermi l’alba del nuovo
giorno che comincia, mi riempio i polmoni di profumi: erba, rugiada,
nebbia e sole. L’aria eterea e sognante della notte che si trasforma in
mattino ha qualcosa di affascinante per me, talmente affascinante che
accende tutti i miei sensi e mi riempie di energia, quell’energia che
l’universo ci concede sempre solo se la vogliamo.

Ho solo 48 anni, ho ancora sogni da fare e sogni da realizzare. Scrivere è sempre stata una delle mie passioni, questo blog è nato proprio per questo, per scrivere e cucinare, per unire due delle mie più grandi esigenze, si perchè scrivere a volte è un’esigenza e cucinare pure. 
Le mie tre amiche, le solite  tre amiche di sempre dall’asilo in poi, nel bene e nel male, quasi fosse un matrimonio a quattro, mi istigano. Mi istigano a scrivere. Loro, le tre mie sorelle per scelta. Sapete no quello che intendo: ti puoi non vedere e non sentire per settimane ma non ti perdi mai, basta uno squillo e capisci subito dal tono di voce che aria tira. E l’affetto che ci unisce è cresciuto attraverso le varie vicissitudini della vita, ci siamo volute bene, ci siamo aiutate, ci siamo sentite “sorelle” per scelta da 30 anni a questa parte. Loro, loro mi istigano. 
“Ma quando lo scrivi questo libro?” 
.. e non lo dicono per prendermi in giro, hanno quaderni di lettere scritte da me nei vari periodi delle nostre vite che parlano per me. 
“Ma quando lo scrivi questo libro?” è diventato un mantra, è diventato un vezzo. 
E io ho cominciato. Ho cominciato davvero. Ho scritto le prime dieci pagine e le ho buttate nel cestino virtuale di gmail. Ho ricominciato e ho pagine disseminate ovunque, ho pensieri e momenti da rimettere insieme, ho storie da raccontare, ho sentimenti di esternare, ho parole da dire.
Ho racconti e pagine di sentimenti da rimettere insieme con un unico filo conduttore e la notte ci faccio le ore piccole. Ecco questo è il mio sogno, adesso: mettere insieme queste pagine come fossero ancora la mia vita vissuta e passata, mettere insieme questi pensieri come fossero la mia vita futura. Poi, quando avrò deciso che sarà finito lo farò leggere a loro, per prime e mi sentirò timida e impacciata mentre guarderò le loro facce leggere i nostri sentimenti. 
Ho un’altra cassa piena di sogni, piccoli e grandi: vorrei che questo mondo riuscisse a raggiungere un equilibrio, vorrei che non esistessero più le guerre e le violenze, nessuna violenza per nessun essere vivente di questo pianeta e per questo pianeta, vorrei una macchina fotografica nuova, vorrei vincere questo concorso e un bel premio,  vorrei un cavallo, vorrei poter vivere serena e in armonia, vorrei un mondo migliore per i miei figli, vorrei una sicurezza economica tranquilla, vorrei……..
sono fatta di vorrei, sono fatta di sogni, sono fatta di pensieri, sono fatta di carne e di sangue che pulsano veloci. Ho sempre sognato la vita che ho avuto e continuo a farlo, sempre più convinta, sempre più sicura che i desideri si avverano se inseguiti con tenacia.
Non posso non lasciarvi una ricetta, il mio blog è un blog di ricette oltre che di parole, semplice oggi, semplicissima  ma deliziosa….

baccalà con le olive e origano fresco

avevo voglia di origano ieri. partenza alla lontano per aver voglia di origano.
ho una piantina che è con me da tre anni, la tengo in un vaso e la faccio svernare davanti a una delle finestre della cucina, al calduccio vicino al radiatore e alla luce del giorno. d’inverno stenta un po’, è palliduccia e molto sottile ma mi regala comunque dei rametti con delle foglioline deliziosamente profumate.
questo baccalà, con l’origano, le olive, il cumino e il cardamomo, il pomodoro fresco è profumatissimo e di facile preparazione.

ingredienti x 4 persone

1 filetto di baccalà dissalato
4 grosse patate novelle
una decina di pomodorini ciliegini
olive verdi in salamoia 
capperi
sale e pepe
origano fresco, semi di cumino, cardamomo

in una tajine mettete uno spicchio aglio a scaldare in un filo di olio extra vergine di oliva.  appena sfrigola toglietelo ed aggiungete le patate tagliate a spicchi con la buccia, appropriatamente lavate in precedenza, i pomodori tagliati in quattro parti, le olive, una manciata di capperi . salate appena e aggiungete le spezie secondo i vostri gusti. mettete anche un pizzico di origano secco se vi va. aggiungete un filo di acqua e lasciate cuocere coperto per una ventina di minuti. quando le patate saranno quasi cotte aggiungete il baccalà tagliato a listarelle e cuocete ancora per 2/10 minuti coperto. condite il tutto con dell’olio crudo e abbondante origano fresco.

vi chiedo un favore, votatemi su Withandwithin, se non siete ancora entrate in questo social è l’occasione buona, c’è una sola limitazione: bisogna essere FEMMINE!!!

su W&W troverete tante cose interessanti, tante nuove amiche e tanti gruppi di discussione.
mi trovate qui, venite a votarmi al n.ro 101
voglio vincere il servito di piatti!!!!

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Girelle di pane di kamut con salame e composta di fichi e… italiani: brava gente…

per consolare le orecchie
Fatemi fare un inciso: l’Italia è un paese ben strano.
Gli italiani si sono già dimenticati tutto. I festini, i bunga-bunga,  le Olgettine, le figuracce all’estero, le battute indegne sulle donne, le leggi ad personam. Il vero problema è che è bastata l’ennesima balla raccontata in televisione che tutti si sono messi in fila per il rimborso dell’IMU, tutti si sono accodati al voto per il condono tombale promesso, tutti si sono allineati. Ma vi sembra normale? Io capisco tutto ma non riesco a capacitarmi di quanto siamo caduti in basso. Siamo forse analfabeti e stupidi? Siamo forse tutti imbecilli o forse siamo tutti disonesti? La realtà è che 20 anni di berlusconismo hanno inculcato nel nostro intimo che tutto è possibile, tutto si puo’ fare, che non esistono leggi, che non esistono limiti o confini oltre i quali non si possa accedere con qualche barbatrucco e se si pestano i diritti degli altri chi se ne frega! Siamo alla legge del più forte, del più furbo, del più scaltro. Sono delusa, immensamente delusa dal popolo italiano. Come si puo’ ancora votare per questo discutibile e egocentrico personaggio? Possibile che questi milioni di italiani non si rendano conto del danno che quest’uomo è riuscito a fare all’Italia? sono delusa, molto delusa e la mia delusione purtroppo non posso che tenermela per me. Consolatemi, per favore.
Girelle di pane di kamut e farro con salame toscano e composta di fichi
 

ingredienti: 
licoli attivo integrale 300 gr. c.ca
250 gr. farina di kamut
250 gr. farina di farro
200 gr. farina di forza tipo 0
230 gr. latticello
acqua q.b
fette spesse di salame toscano
composta di fichi az. agr. Mariangela Prunotto

  

Preparate il licoli e impastatelo la sera con le farine mischiate e setacciate. Io ho usato del latticello, il siero che mi era rimasto da una ricotta fatta  giorno prima. Fate che sia a temperatura ambiente quando impastate e aggiungete acqua se necessario. Impastate bene e sbatacchiate due o tre volte la pasta sulla spianatoia. Lasciatela riposare per una mezz’oretta: è incredibile, dopo il riposo, quando rimetti le mani nella pasta la senti “viva”. E’ mordiba, calda, elastica e vi avvolge con la sua bellezza. Lavorate almeno per dieci minuti: impastare fa bene, smonta gli umori malefici, riduce la rabbia, rilassa il cuore. Mettete la nostra pasta in una ciotola dentro un bel canovaccio bianco spolverato di farina, fate i tagli per la lievitazione, coprite e mettete la ciotola nel forno con la luce accesa. Lasciatela riposare tutta la notte e anche la mattina. Io ho ripreso il tutto alle 15.00 del pomeriggio ed era una meraviglia, non raddoppiato, forse era triplicato! Senza sgonfiare troppo il nostro pane tagliamolo in pezzettini che allungheremo con le mani o con il mattarello fino a formare delle striscie larghe 4/5 cm. e lunghe dai 20 ai 25 cm. Cospargiamola striscia con la composta di fichi, io ho abbondato tanto era deliziosa, aggiungete le fette di salame e arrotolate la girella: fatela lievitare sulla placca del forno sempre con la luce accesa almeno un altro paio di ore. Cuocete per 20′ a 180°: il profumo si impadronirà della vostra casa e non riuscirete a resistere!!!!
 Io e le mie girelle di pane di kamut partecipiamo al contest di Arricciaspiccia con l’az. Agr. Mariangela Prunotto e il mega chef Claudio Sadler
 

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