Nel mezzo della notte con la pasta matta e i fichi ….
Si, ci risiamo. Sono le 4.01 ed è già un’ora che sono in giro per la casa.
Nel mezzo della notte io mi sono fatta una tisana calda, me la sono sorseggiata sul divano con la luce bassa ma niente.
Non mi si abbassanno neanche le palpebre, ho due occhi spalancati che sembro un gufo.
Mi sono svegliata e mi sono accorta subito che non sarebbe stato facile riprendere sonno.
Ho fatto due passi nel letto e poi ho deciso che forse era meglio alzarsi per non svegliare lui.
E allora queste ore di sonno perduto me le voglio proprio sfruttare e godere al massimo.
Non mi lascerò prendere dal nervo per l’insonnia e sfrutterò la situazione.
Stanotte ho deciso di scrivervi delle costrate di pasta matta. La pasta matta dell’Artusi si è rivelata un portento. E’ ottima come contenitore, è ottima come base per crostate. Di una facilità impressionante, basta impastare acqua e farina, è bellissima per tutte le lavorazioni.
Questa volta ho adoperato gli ultimi fichi neri nel mio albero. Povero, quest’anno ha stentato anche lui con la siccità!
gli ingredienti
Mettete in forno per una quindicina di minuti a 180°. Appena la pasta si colora è cotta, attenti a non farla diventare troppo “croccante”.
Io ne ho fatte anche qualcuno semplicemente con la marmellata di pesche e il risultato è stato eccellente.
Certo che Pellegrino ne conosceva di trucchi in cucina!
Salutiamoci di Ottobre: il migliaccio fiorentino
per la lietezza di spirito:
E adesso siete finiti, morti, caput!
Io sono golosa, appassionata di cibo, di cibo buono, e due sono le cose che mi fanno scalpitare più di ogni altra in cucina: i ceci e tutto ciò che concerne e le CASTAGNE e tutte le variazioni sul tema.
Salutiamo di ottobre con le castane? Care Brii, Cobrizio , Lo e Stella e nonmeno Azabel che ci ospita graziosamente a casa sua questo mese di ottobre, care le mie bloggine, adesso SO’ AFFARI VOSTRI, mi avete provocato e io vi rispondo, preparatevi, ve ne manderò talmente tante che vi verrò a noia, mi pregherete di smettere….
Faccio un incisino, sono una delle vincitrici del contest de La cultura del Frumento, MANI IN PASTA, le paste regionali III con i miei pici senesi all’aglione :
Leggendo iera la ricetta da LO che intitolava “castagnaccio senza zucchero” ho pensato, ma guarda che brava la nostra gallina meravigliosa che non ha adoperato lo zucchero…. ripensandoci, ieri sera mentre mi leccavo i baffi sbattendo acqua e farina di castagne mi sono data della brava anche per me, l’ho dato alla mia mamma e alla mia nonna che mi hanno insegnato a fare il migliaccio e che lo facevano SENZA zucchero…. credo fosse una questione economica, all’epoca…. lo zucchero era un bene di lusso!
la ricetta: