musica!
Massive Attack live with me
Dice il post del Molino Chiavazza, solo pasta regionale artigianale e con prodotti locali privilegiando gli strumenti e la manualità dell’operatore per fare i “manufatti”. Ecco, questo sotto è lo strumento antico che ho usato per fare i pici:
Strumento antichissimo, mobile, morbido e caldo, fruitore di energia, dotato di appendice prensile (il famoso pollice opponibile che tanto ci ha aiutato nell’evoluzione della specie). Si trova in tutte le famiglie, sicuramente.
Come? E’ una mano? Certo che è una mano, anzi è la mia mano, tutte e due non ho potuto mettercele perché una mi serviva per scattare la foto….. Solo queste per impastare farina, acqua calda e olio e per formare i pici, spaghettoni senesi deliziosamente deliziosi.
Io ho un debole per il Molino Chiavazza, sarà che la loro politica è generosa e i loro prodotti ottimi, potevo non partecipare? E’ stato automatico. Pasta tipica regionale e il mio cervello è partito in quarta…. sono partita dai ravioli di spinaci e ricotta, poi sono passata a quelli di patate (non ho ancora abbandonato l’idea) con i porcini tipici della montagna casentinese), per approdare agli gnocchi e arrivare alla fine a questi pici.
Ho un’amica senese e un paio di anni fa abbiamo passato un pomeriggio invernale con figli e mariti a fare i pici. E’ stata una serata di quelle che rimangono nei ricordi: vuoi la compagnia, vuoi le risate e vuoi, soprattutto, il ricordo del picio fatto in casa, disuguale, con quelle consistenze diverse e assolutamente fatto a mano con quel sugo all’aglione che ancora ne sento il sapore se mi impegno!
La ricetta è semplicissima, come tutte le cose antiche della tradizione contadina non si perdono in fronzoli inutili.
per 4 persone affamate:
40 commenti
Grazie Sandrina, che bello aver vinto e grazie della bella notizia!
Sai che i pici non li ho mai assaggiati..appena posso ci provo, mi ispirano un sacco! Complimenti anche a te, bellissima ricetta! un bacio!
Siamo state brave Elena!
Grazie Sandra per avermi dato la notizia della nostra vittoria , complimenti anche a te . Ciao
non stavo più nella pelle!!!!
Hai vinto il contest, brava Sandra, complimenti!! 🙂
E so' soddisfazioni!!!
E so' soddisfazioni Roberta!!!!! Grazie topolina!
ciao,si abbiamo vintoooo,visto che le mani sono lo strumento più utile in cucina, e lo abbiamo sempre a disposizione, grande Sandra che soddisfazione
I pici senesi dobbiamo farli insieme qualche volta. Sono una piciaia micidiale e velocissima. Ma li faccia lievemente più sottili dei tuoi come vuole la tradizione Valdorciana e molto irregolari e corti. Ti lascio traccia del tutto – http://andantecongusto.blogspot.it/2011/10/briciole-della-mia-val-dorcia-e-pici.html. Un abbraccione e in bocca al lupo per il contest!
Pat
La mia amica ci ha insegnato così, paese che vai usanza che trovi…. bellissimi i tuoi, con le briciole e tutti uguali…. sembrano fatti a macchina da quanto son belli! Crepi il lupo!!!! Baci..
Quando si dicono le combinazioni! Ciao Pasquale, buona domenica!!!!
Fai una descrizione dell'attrezzo, anzi una poesia.
E' sempre piacevole passare di qua e rilassarsi sui tuoi racconti.
Piatto strepitoso..
Ma e lo scarpariello???????
Dicevo bene allora paese che vai………..
A presto
Sono ammirata dalla tua maestria e dalle tue mani, da come descrivi la cosa sembrerebbe semplice, ma non sai quanto io sia impedita con tutto ciò che riguarda gli impasti per i primi!!
ciao loredana
Macchè impedita! Provare, sbagliare e ancora provare…. alla fine si fa tutto!
Quanto mi piacerebbe imparare a fare i pici!!! *__* finora li ho mangiati solo comprati….faccio di tutto come pasta fatta in casa, ma i pici mai :-/ pfff
Bravissima Sandra ^__^
Michela, sono solo dei rotolini di pasta…. facili facili anche perché non devono neanche essere uguali, sono fatti a mano?
vediamo un pò…basta quindi allungare i rotolini con movimenti verso l'esterno? non dirmi che basta questo *__*
avanti e indietro, come si faceva con la creta a scuola, avanti e indietro fino a che il rotolino non è della misura giusta! certo che basta questo!!!!!! :O)
Giuro che li provo!!! 🙂 poi ti aggiorno :*
hai ragione, le mani sono uno strumento antichissimo, ma non tutti sono in grdo di utilizzarlo con tanta maestria, in bocca al lupo per il contest
Ho solo arrotolato un po' di farina e acqua in fin dei conti!
mi domandavo, per il contest sono validi anche gli gnocchi??? 🙂
Certp che si Ale, fai gli gnocchi e poi dimmelo subito che vengo a vederli!
ho vito che sei già passata ieri a vedere i mie gnocchi! grazie Sandrina!
Ale, io ho un sesto senso per le cose buone… mi chiamano e io vado, come non potevo non vedere i tuoi gnocchetti!
buoni i pici toscani…e brava la tua manina, migliore di qualsiasi strumento!!! Un bacione!
ma quanto impasta sta Sandrina?!
E ancora unn'è nulla!!!!
Traduzione del fiorentino: e ancora non è niente….
Sono giorni che penso ai pici e arrivi tu con le tue meravigliose manine e con questi splendidi pici!???
Belli, li devo provare anch'io, non ho più scuse 😉
E devo darmi da fare anche per il contest che ho adocchiato e al quale vorrei partecipare, quante cose devo fare XD ?!?
Fai quello che vuoi fare Cami, non solo quello che DEVI fare…. i pici sono facili facili, comincia da li!
lo strumento più antico e il migliore del mondo…i tuoi pici fanno venire l'acquolina,in bocca al lupo per il contest ^_^
Tina, il famoso pollice opponibile…..
posso venire da te…e fare i pici con le nostre manine insieme?…ti ho detto che ho bisogno di ripartire 😉
Lo, io sono a disposizione, a che ora arrivi? Riparti, bella gallinella, riparti con la fantasia almeno!
Ma che brava!!!!
grazie topina!
amo gli antichi strumenti (il vero digitale)
Il tuo strumento per fare i pici è d'oro! 😉 ti sono venuti una meraviglia! Amo molto questa ricetta, la mangiavo sempre in un ristorante in Umbria dove non vado da un po' di tempo. Che nostalgia!
Che meraviglia questi strumenti antichi!
Ehi ciao!!!Volevo invitarti a passare sul mio blog…ho pensato che meritassi un premio….passa a ritirarlo!!eeeee….complimenti!!!!!
Ciao cara, arrivo!