Torta di rose e un viaggio con gli occhi della mente


Gli occhi vedono solo cosa la mente è preparata a comprendere
E noi cosa siamo pronti a vedere? Ve lo siete mai chiesto quello che vorremmo vedere?
Io avrei voglia di vedere bancarelle di Natale davanti a me, vorrei vedere la festosa armonia di colori e suoni del Natale, vorrei sentire nell’aria profumo di festa. Quest’anno invece sarà un Natale diverso. 
Niente viaggi, niente spostamenti. Siamo qua, piantati a casa. Non importa, sono pronta a vedere tutto quello che la mia mente vorrà farmi vedere, spero solo cose belle e piacevoli.
Per adesso quella cosa sopra la mia mente la riconosce bene, anzi se la ricorda proprio, anche tutti i profumi e i sapori. 
L’idea era di fare una torta di rose con la pasta lievitata fatta con il licoli, queste le dosi:
400 gr. di farina tipo 0
100 gr. di farina di farro 
250 gr. licoli attivo  
1/2 bicchiere di latte 
acqua q.b.
1 uovo
5 albicocche secche
5 datteri
1 pugno di uvetta sultanina 
marmellate di albicocche, di mela e di frutta mista 
senza zucchero 
1 arancia spremuta e la sua scorza
olio extra vergine di oliva 
1 cucchiaio di malto di mais 
zucchero a velo per guarnire
 
Ho setacciato le farine e ho impastato con il li.co.li., ho unito la frutta secca tritata per dolcificare e aggiunto l’uovo all’impasto. Ho continuato ad aggiungere  un paio di cucchiai di olio evo  e il latte mentre impastavo. Ho utilizzato il succo di arancia per finire l’impasto che deve essere morbibo e elastico come sempre. Ho messo l’impasto a lievitare dentro un  panno, in una ciotola e nel forno con la luce accesa per tutta la notte. 
La mattina dopo ho tagliato a pezzetti l’impasto e ho fatto delle striscie alte 5 cm e lunghe una quarantina. Le ho cosparse con le marmellate e prima di arrotolarle ho messo dei filetti di arancia senza la buccia dentro. Le ho messe in una teglia di vetro foderata di carta da forno e ho rimesso tutto in forno per una seconda lievitazione di un paio di ore. Intanto ho preparatto le scorze di arancia candita: ho tagliato le scriscioline dalla buccia dell’arancia e le ho messa in un pentolino con un pochino d’acqua e un cucchiaio di malto di mais a bollire dolcemente. Quando il liquido è stato completamente assorbito ho spento e disteso le scorzette su un piatto per non farle attaccare fra di se. La torta è stata in forno per 30/35 minuti a 200°, fate la prova stecchino altrimenti cuocete ancora.
La forius ha voluto spolverare con lo zucchero a velo, io che avevo fatto i salti mortali per non usare lo zucchero ho dovuto piegare la testa e inchinarmi all’ormone emergente della bambina……
Aggiungete alla fine le scorzette per guarnire.
buon fine settimana a tutti!!!!
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12.12.12 data palindroma, apertura dell’ultimo portale energetico, la ridiscesa in campo e le lasagne ai carciofi

per l’ascolto

Brrrrrrrrr, che giornata oggi! 
A casa mia tutto bianco di brina, un sole giallo nel cielo azzurro che colora l’orizzonte di rosa, viola, arancio….. una tipica giornata invernale, fredda, secca e luminosa!!!!
Rose e erba coperti di uno strato di brina bianca…fa molto “siamo sotto le feste di Natale”….
In più bisogna considerare che oggi, 12.12.12, è l’ultima data palindroma da qui a molti anni a venire, bisogna aspettare il 01 di gennaio del 2101 (01.01.01….), cabala, tarocchi, malocchi, energie…..
La cabala dice che oggi alle 12, 12 minuti e 12 secondi si aprirà questo portale di energia che purificherà l’anima a chi sarà in linea con l’universo avrà benefici innumerevoli:  sarà un caso che oggi 12.12.12  alle ore 12.00 Benedetto XVI ha deciso che farà il suo primo twitter?

E in attesa della fine dell’era della guerra  del calendario maya, noi rimaniamo nella nostra italietta con colpi di scena politici a tutto spiano (???) Il vecchio che avanza, potremo dire, visto per il nostro ABBURLESCONI si ricandita per l’ennesima volta alla guida del paese. Vi dice niente il decreto che doveva essere approvato sul pagamento delle frequenze televisive?  Ecco uno dei motivi per cui lui ha datto  cadere il governo Monti (non che Monti non abbia fatto danni, anche lui,  sempre agli stessi), altro che il l’altruismo nei confronti dell’Italia e degli italiani che ci propina per la sua ridiscesa in campo!

 Sabato sera sulla 7 è stato trasmesso  un film-documentario di Erik Gandini  “Videocracy – basta apparire” . La Rai nel 2009 non  ha messo in onda neanchè il trailer perchè è  ” un film che critica il governo”.. la morte dell’informazione libera, ancora????? Comunque, io l’ho visto tutto per intero ma spesso ho avuto la tentazione di cambiare canale tale lo “stupore” che ho provato in certi passaggi. Ma davvero esiste un’Italia che canta a scuarciagola “meno male che Silvio c’è?” …. sono sempre senza parole. Tutte donne poi! Casalinghe frustrate, nonne, donnine compiacenti vestite da avvocato, vestite da infermiere (ma lui ce l’ha davvero la fissa!)… tutte donne!!! Ma questi non si rendono conto che tutte le volte che lui ridiscende in campo è per un mero e schifosissimo interesse personale?  Ecco, lo vedete che il decreto  che doveva essere approvato sul pagamento delle frequenze televisive comincia a parlarvi?  Non le trovo, le parole,  per esprimere lo sgomento: ma davvero ci sono persone a cui piace certa “roba”? Ma meglio un porno ragazzi, perlomeno è un porno e uno lo sa che cosa sta guardando! Io non riesco a concepire una moralità come quella che si evidenzia dal film. Conta solo apparire, in televisione il massimo della libidine, contanto solo i soldi ostentati a destra e a manca, conto solo emergere anche se bisogna massacrare chi sta sotto, basta solo non preoccuparsene.
Ragazzi, ho deciso che non li posso più guardare certi programmi, il mio cuore non li regge più, il mio umore ne risente in maniera incredibile…. eppure continuo a farmi del male con  la Gabbanelli che mi rovina i sette giorni seguenti alla sua trasmissione, con Ballarò che mi angustia, con Piazza pulita  che mi arranca alla gola, con Santoro che mi tarpa tutti i sogni, per non parlare de L’infedele che  mi disturba la digestione……troppo nero su bianco messo là senza filtri mi fa star male. 
Meno male che ogni tanto ci facciamo due risate sane di satira con la Luciana Litizzetto e la sua “pragmatica sensazione di aver rotto il cazzo” e ohhhhh… tutti scandalizzati dalla parolaccia: ma quando ci rubano i milioni da sotto i baffi non si scandalizzano mica gli stronzi!!!!!
Va bene,  va bene, ho capito, sono troppo polemica, ho già  scritto troppo…….. ma come diavolo si fa a non essere polemici con certo popolo?

rimettiamoci la bocca….

Lasagne ai carciofi

per 6 persone

300 gr. di pasta per lasagne fresca
1 litro latte intero + 1 lt scremato
1 noce di burro
5 cucchiai di farina tipo 0
noce moscata 
8 carciofi freschi 
2 cipolle bianche
1 cucchiaino di erba cipollina liofilizzata Cannamela 
formaggio parmigiano
1/2 mozzarella
sale e pepe 
olio extra vergine di oliva

Cominciate con il pulire i carciofi, togliete la parte esterna e più dura delle foglie, tagliateli a fettine per la parte larga e togliete il pelucchio interno. Metteteli in bagno in acqua fredda con del limone spremuto per non farli diventare scuri.
Nel frattempo preparate la bechamelle, non ve lo racconto come si fa, lo sapete. Grattugiate il formaggio parmigiano e sminuzzate con le mani 1/2 mozzarella fiordilatte.
Tagliate le cipolle a fette spesse e saltate in padella con un filino di olio, aggiungete l’erba cipollina fatta riprendere in un bicchierino d’acqua. Quando la cipolla comincia a diventare trasparente aggiungete i carciofi sgocciolati e sale e pepe. Lasciate cuocere per una decina di minuti aggiundendo acqua se necessario.

  

Cominciate con gli strati, bechamelle, pasta, carciofi, formaggio…. almeno tre strati mi raccomando.
Sull’ultimo piamo, sopra la bechamelle e i carfiofi, cospargete pan grattato, formaggio parmigiano e un po’ di mozzarella. Qualche fiocchettino di burro e in forno fino a che non fa la crosticina sopra.
Vi garantisco il risultato: la mia amica Cristina che le ha mangiate venerdì scorso mi ha telefonato domenica per dirmi che erano stupende,  lunedì per farmi i complimenti, martedì per sapere la ricetta … pensate che voglia essere invitata ancora a cena? E io sono felice di questo!!!!

Vi regalo una delle mie ultime rose….

e anche un po’ di rosmarino che in cucina ci sta sempre bene….

stamani tutto ghiacciato!!!!
baci

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Caro Babbino Natale, …..

per l’ascolto 

Caro Babbino Natale, 
sono io, la Sandra, ti scrivo adesso, per tempo, che così sono sicura che la letterina ti arriva, in Lapponia, anche se le poste italiane non sono proprio celerissime…
Per questo Natale vorrei un sacco di serenità, una borsa (quelle gialle enormi) dell’ikea piena di risate, anche due forse è meglio, un pozzo enorme di salute per me e per tutti i miei cari.
Vorrei anche una mongolfiera di PACE, per tutti, per tutto il mondo, per tutti i bambini della terra.
Lo so che sono richieste un po’ esose, si fa prima con un libro, il pacchetto viene meglio,  ma non ti preoccupare, puoi anche non incartarmeli i regali, basta che mi ascolti e faccia del tuo meglio.
Caro Babbo Natale, ma tu davvero non puoi fare niente per quei bambini che muoiono di fame? Perchè invece di spender soldi per dieci regali a ciascun bambino italiano non gliene porti solo 8 e con il resto dei soldi porti da mangiare in Africa? Non si puo’ fare? Allora apri la mente ai nostri governanti, fai in modo che aiutino davvero chi ne ha bisogno, che li aiutino a costruire e non solo si parino la coscenza inviandogli un  conteiner di alimenti scaduti che a noi non ci piacciono più…. caro Babbo Natale, ci puoi pensare tu per farvore che a questi qui non gliene frega un tubo  nulla? Portaci un po’ di amore e un po’ di umanità  Babbino Natale, per favore!!!!
Bene, grazie per avermi ascoltato, Babbino Natale, confido in te.  
Al prossimo Natale
Con un abbraccio grosso e anche un bacio sulla barba bianca,
Sandra 
La Sandra piccina non avrebbe potuto scrivere certo un latterina a Babbo Natale così, ma la Sandra grande ci prova tutti gli anni…… inguaribile romantica, sognatrice e molto poco reale…..
pane povero con li.co.li di farina integrale

100 gr. di farina integrale
50 gr. farina di farro
50 gr. farina kamut
50 gr. farina tipo 0
125 gr. li.co.li integrale attivo
25 gr. di fiocchi di avena 
acqua q.b. 
iolio extra vergine di oliva
Setacciate le farine per mischiarle e unitele al licoli. Impastate con le mani aggiungendo acqua fino a formare un impasto morbido. Lasciatelo riposare per una ventina di minuti e poi ricominciate ad impastare energicamente ungendovi le mani con una goccia d’olio. Impastate, impastate fino a che la pasta non è morbida ed elastica. Ungete il piano di lavoro e fate le pieghe al pane, qui un video di Sandra di Dolce forno, una musa per il pane. Mettete a lievitare. Io ho impastato la sera alle 21.00 e ho lasciato lievitare tutta la notte. Al mattino riprendete il ragazzo e unite i fiocchi di aveva, impastate con le manine unte e rifate qualche piega come sopra. Lasciatelo lievitare scoperto nel forno con la luce accesa per almeno altre 3 o 4 ore o fino a quando il pane è raddoppiato. Cuocete nel forno ventilato per 20/25 minuti avendo cura di mettere un pentolino con dell’acqua sul fondo del forno. Se piecchiettando sulla costra “suona” il pane è cotto (non abbiate paura, riconoscerete subito il suono del pane cotto!). E’ un pane molto saporito avendo al suo interno molte farine integrali.

Il nostro pane ha una crosta croccante e asciutta ma all’interno presenta una mollica ben alveolata e soffice.
Ottimo anche  i giorni successivi.

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