Cristallizzare: Fissare definitivamente un pensiero, un concetto, ecc., in una forma statica, rigida, astratta
ci sono periodi strani nella vita, ci sono periodi lenti, addirittura immobili, periodi in cui quello che senti si cristallizza, viaggia a rallentatore.
io sono in uno di quelli, il mio eterno movimento interiore, la mia “confusione mentale”, il mio abituale e quotidiano caos sembra essere cristallizzato nel tempo, fermato, immobile.
faccio esercizio, medito su questa cosa: guardo il pensiero scritto nella mente, lo osservo, lo giro e lo rigiro e lo butto da una parte per passare ad un altro. e i pensieri si accumulano, a lato, e formano colline. e cambiano il mio paesaggio interno.
scarto quelli che non mi sembrano opportuni, non giusti o ingiusti, solo inopportuni. e metto in fila quelli “buoni” separati da quelli “strani” e da quelli “inusuali”. ogni tanto un sogno ci si infila in mezzo e allora lascio che scorra dentro i miei occhi e che si infili perbenino nelle mie ossa, nei miei nervi, nei muscoli e in tutto il resto del mio copro, me lo tengo stretto per non perderlo.
ogni tanto “l’inquilina”, quella dentro, quella scomoda che tira sempre indietro si affaccia e sminuisce ogni cosa che io pensi o che faccia, quella che mi fa sempre sentire inadeguata, brutta e fuori luogo.
prima la ascoltavo, la sentivo, la nutrivo. adesso mi rimane scomoda, quella piccola impicciona sfacciata e distruttiva, adesso sempre più spesso la lascio fuori, non me la porto dietro, non la sopporto, la vedo per quella che è, una miserabile e fetida disfattista. ho deciso che la sfratto, adesso che i miei pensieri vanno lenti la sfratto: ho scritto l’avviso imprescindibile e glielo ho consegnato personalmente.
non ho più tempo per stare dietro a lei, ho da vivere.