Petto di piccione in riduzione di Vin Santo e 6 anni di blog!

Agnes Obel, The Course

(musica per lettura)

era esattamente il 6 settembre 2011 quando QUESTO  blog è andato online…..e io, tutti gli anni,   in questa data ho la tentazione di togliere quei primi post, terribili, con foto terribili e ricette terribili ma, tutte le volte resisto e mi dico che mi serve per capire da dove sono partita e per capire dove vorrei arrivare.
il tempo passa, misericordia se passa: vola!
sono partita quasi per sbaglio, eppure…. eppure questo piccolo spazio virtuale mi ha dato tanto.
è stato il mio diario, non solo culinario, qua sul blog ho scritto sentimenti, pensieri, dolori e contentezze.
ho imparato a cucinare, ho imparato ad innamorarmi del cucinare, ho imparato a rilassarmi con i lieviti, ho imparato a sorridere e a fare finta di niente, ho impato a fotografare, ho imparato che a volte i sogni si avverano. quante volte ho sognato di scrivere un libro, ecco:  il libro non l’ho scritto ma l’ho fotografato, LA TOSCANA DI RUFFINO ed è stata una magnifica avventura, è tutto scritto in quel post. nemmeno nei sogni più sfrenati avrei pensato di fare un libro pubblicato dal Cucchiao d’Argento, dalla Bibbia della cucina insieme a Pellegrino Artusi, nemmeno nei sogni di quelli che proprio esageri, di quelli che vai “oltre”….

ma soprattutto ho trovato tante PERSONE.

ho avuto la fortuna di trovare sul mio cammino tante amiche, tanti amici, tante persone insomma. e sono nati rapporti a distanza, rapporti vicini, sono nate collaborazioni, per dirne una mi viene in mente Panissimo, nata da una chat con Barbara, Bread & Companatico, che adesso sta “solamente” aprendo una panetteria in Svezia, Spiga Madre.  ho avuto il piacere di viaggiare per conoscere tante foodblogger, tante amiche, tante persone che anche se lontane mi sono state “vicine” quando ne ho avuto bisogno, tanta empatia, tanta amicizia, tanto affetto gratis.

ho conosciuto tanti chef, una delizia per il palato, ho assaggiato tante eccellenze italiane.

ho riso, ho pianto, ho condiviso tanto con voi.

a questo blog, a questo Sono io, Sandra, non posso che dire grazie e sentirmi orgogliosa di quello che ho saputo far spuntare dal niente.

grazie a tutti per esserci stati e spero ci sarete anche da qui all’infinito.

mi sembra quindi doveroso pubblicare una delle ricette più belle e più semplici del libro, LA TOSCANA DI RUFFINO, per festeggiare questo sesto compleanno.

Petto di piccione in riduzione di Vin Santo

Petto di piccione ai 3 pepi in riduzione di Vin Santo Serelle Ruffino

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insalate estive con radicchi di campo

DSC_2188 insalata di campo

Arcade Fire, Everythin now

 

 

 

 

– Lucifero!!! vuoi spegnere quell’altoforno per favore che fa un caldo infernale? mi immagino quei poveracci sulla terra, mica li vorrai fare arrosto prima del tempo!
– si mamma…. mi sono divertito un pochino a vedere che effetto faceva … d’altra parte anche loro però! il buco dell’ozono, tutte le emissioni delle auto, il carbone, i condizionatori…. che cosa pretendono da me! se  tengo l’altoforno africano acceso se lo meritano!!!
– non essere irriverente Lucifero: chiudi quel diavolo  di altoforno!

 

…….. ecco, qui fra le colline fiorentine siamo in un altoforno, 39 gradi, dicono con un tasso di umidità altino…. IO SONO UN ANIMALE DA INVERNO! voglio il fresco, il freddo, la pioggia… aiuto!

 

insalata di radicchi di campo

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Ciambellone senza forno, ovvero il fornetto Versilia

DSC_4643 CIAMBELLONE

 

il ciambellone con i pinoli cotto con il fornetto Versilia

 

non si direbbe, visto l’entità della mia “fame” attuale da adulta ma da bambina ero una di quelle ragazzine disappetenti,  “secca” come un paletto, pallida ma vivace.

la nonna, che perdeva non poco tempo per farmi mangiare, aveva scoperto che mi piaceva il ciambellone, quello profumato di uova e di latte, quello soffice e morbido, quello di casa.
e allora si prodigava in ciambelloni di tutti i tipi, al cioccolato, allo yogurt, alla frutta secca. questo era il suo preferito ed anche il mio.
i pinoli appena tostati, inseriti nell’impasto rendono profumato il tutto.
mi piaceva sedermi al tavolo davanti a lei mentre lei impastava rigorosamente a mano con la frusta gli ingredienti, ancora le impastatrici non andavano di moda.
mi sedevo e la guardavo e mentre lei lavorava magari mi raccontava qualche storia.
ora, ve la immaginate voi una ragazzina secca secca, lunga lunga, tutta occhi e capelli che pende dalle labbra della nonna e che ogni tanto allunga un dito per infilarlo nell’impasto e assaggiarlo? ecco, io ero questo. di quei momenti mi è rimasto la dolcezza, la serenità, la voce della nonna, i profumi del dolce mentre cuoce nel fornetto Versilia, perchè mia nonna amava fare i dolci senza accendere il forno.
” bisogna montare bene lo zucchero con le uova e poi facciamo la magia per cuocerlo”, mi diceva sorridendo, alzava gli occhi dal lavoro e mi ammiccava e io sgranavo i miei e la guardavo pensando alla magia…..
quando penso a queste cose mi viene sempre un certo magone, lei è stata l’unica nonna che io abbia mai conosciuto e ho sempre  un senso di rimpianto quando penso a lei, credo che  me la potevo godere di più questa nonna, che potevo parlare di più con lei, che potevo farmi coccolare ancora di più di quanto non abbia fatto.

e allora quando abbiamo cercato un dolce per il libro, LA TOSCANA DI RUFFINO, mi è venuto subito in mente il ciambellone, perchè se si deve parlare di dolci di casa, di famiglia, di amore cosa meglio di un ciambellone?

dal libro : Il ciambellone è il più classico dei dolci da forno preparati in casa.
È un dolce soffice, economico e facile da preparare. È un dolce anche
relativamente sano, buonissimo anche al mattino per la colazione
o per una merenda gustosa e nutriente. Il ciambellone, come ogni
piatto tradizionale di casa, prevede una ricetta di base e molte
interpretazioni.

questa è la ricetta storica, quella di mia nonna e questo ciambellone è stato fatto da mia mamma, una delle ultime cose che ha cucinato perchè poi ha deciso che lei non cucinava più, mangiava e basta…. brutta bestia la depressione, e si che la Mara era come una Re Mida in cucina: qualsiasi cosa decidessi di cucinare era stupenda!

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