Timballo di rigatoni, asparagi e fior di latte

Timballo di rigatoni, asparagi e fior di latte

The Dead South – In Hell I’ll B In Good Company

un timballo di rigatoni, asparagi e fiori di latte: semplice e ricco nello stesso tempo

A volte, rare volte, mi avanza qualcosa dal pasto principale, rare volte, credetemi,  spesso mi stupisco di quanta pasta possa contenere il mio piccolo stomaco. ma per la serie non si butta via niente mi ingegno a “reciclare” in maniera simpatica gli avanzi.  come con questi rigatoni, originariamente conditi con una crema e punte di asparagi.

timballo di rigatoni

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gnocchetti di pane raffermmo e noci con vellutata di piselli

gnocchetti di pane raffermmo  e noci  con vellutata di piselliCeramiche  LA GABBIANELLA – Luigi Fantechi

Musica
Moby, like a motherless child

gnocchetti di pane raffermo e noci con vellutata di piselli

Sono sparita? noooo, ci sono ci sono!

e’ stata una settimana impegnativa quella appena passata, il Taste a Firenze, un evento imperdibile per una foodblogger. soprattuto un modo per conoscere di persona e dare un volto ad aziende e persone conosciute solo virtualmente, un modo per ritrovare amiche blogger  che altrimenti “non-si-trova-mai-il-tempo”, un modo per assaggiare e conoscere prodotti dell’eccellenza alimentare italiana.

e credetemi, di eccellenze alimentari  in Italia ne abbiamo tante!

passiamo alla ricetta, a questa ricetta di recupero con il pane raffermo, passiamo agli gnocchetti!

gnocchetti di pane raffermmo  e noci  con vellutata di piselli

Ceramiche  LA GABBIANELLA – Luigi Fantechi

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Le ricette con gli avanzi: minestra di cavolo verza e croste di Parmigiano Reggiano

Cesare Cremonini, Poetica

….troveremo il modo anche quando poi
saremo stanchi…..

DEDICATO A TUTTE/I I FOODBLOGGER che conosco

Perchè la vita ti passa addosso. Spesso e dolorosamente.  E a volte vorresti evitare di pensare, non ne hai voglia. Hai bisogno di staccare, di smettere, di isolarti del resto della “vita” che continua a sorprenderti, sempre. E continui a sperare nelle buone notizie, nei miracoli, come un mattino che cambia da uggioso e piovoso in allegro e assolatio.
Tu credi nei miracoli, anche quelli piccoli piccoli, ci credi, da grande e inguaribile romantica. 
 

E allora ti metti a cucinare perchè cucinare è un’arte, cucinare è un rito per rientrare in possesso della tua anima, cucinare è sentire il mondo che si riallinea sotto le tue mani. E tu adori cucinare.

Quasi come un culto, entri nella tua cucina e annusi. Si sentono i profumi delle spezie, se sai sentire bene, si sente il profumo del ramo di gelsomino siciliano che hai staccato dalla siepe, dolce e sinuoso che evoca ricordi di viaggi lontani di bambina.

Quasi come un cerimoniale sacro, ripetuto e affinato nel tempo.   buona musica di sottofondo.  Apri una bottiglia di vino, un buon chianti, lo versi in un calice e lo fai correre lungo le pareti di vetro della boulle e guardi il colore rubino che inonda mentre sale e scende in morbide curve.  E ancora annusi, ti inebrii con il profumo già  prima dell’assaggio.
Ti infili il grembiulone nero, giri i fili  intorno alla vita due volte e fai il fiocco, con cura, senza fretta, con affetto.
Strisci le mani lungo le cosce per distenderlo, per togliere le pieghe.
Accendi una sigaretta e la lasci bruciare nel posacenere vicino alla finestra perchè tanto te la dimentichi e cominci.
Cominci a  sbucciare la cipolla, a scegliere il coltello, a tagliarla e a sentire il suono della lama sul tagliere di legno.  E ogni rumore, ogni movimento, ogni gesto è SOLO AMORE.
La affetti in fili sottili, la cipolla per metterla nell’olio. E aggiungi lo spicchio d’aglio. E non ti arrabbi nemmeno quando devi tenere premuto il pulsante del gas per almeno 7 o 8 secondi per farlo stare acceso.
Fiamma bassa, bassissima. Senti lo sfrigolio della cipolla che sprigiona nell’olio il suo profumo. Sembra parlarti. E poi ti piace sentire i profumi di cottura. T piace guardare la cosa che prende forma. E scegli  le erbe aromatiche, foglia per foglia con lentezza e attenzione, le lavi, le aggiungi.
E lasci andare il pomodoro mentre prepari la pasta.  Impastare acqua e farina, sentire il calore che si allarga sotto le mani, sentire l’anima del grano che risorge.
Distendere. Formare.
Lasciar riposare.
E senti il tempo che passa, lento.
Ti piace, ti dà piacere, ti acquieta l’anima.
E poi il desco: imbandito come quello di un Re, posate perfette, bicchieri enormi, tovaglie di lino incantato.
E quando il piatto arriva, fumante e delicato, bello e profumato,  ti piace sentire i commenti leggeri degli amici.
Cucinare per te è come sparire nel mondo incantato delle fate, è come riappropiarsi della  vita con lentezza e perfezione, è godere di ogni profumo o immagine che riesci a sentire  fino nell’ultima fibra del tuo corpo.

In fin dei conti sono solo ricette per la lietezza dello spirito.

minestra di cavolo e croste

ricetta senza glutine

minestra di cavolo e croste

parola d’ordine RECUPERO, AVANZI, RICICLO.

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