Cesare Cremonini, Poetica
….troveremo il modo anche quando poi
saremo stanchi…..
DEDICATO A TUTTE/I I FOODBLOGGER che conosco
Perchè la vita ti passa addosso. Spesso e dolorosamente. E a volte vorresti evitare di pensare, non ne hai voglia. Hai bisogno di staccare, di smettere, di isolarti del resto della “vita” che continua a sorprenderti, sempre. E continui a sperare nelle buone notizie, nei miracoli, come un mattino che cambia da uggioso e piovoso in allegro e assolatio.
Tu credi nei miracoli, anche quelli piccoli piccoli, ci credi, da grande e inguaribile romantica.
E allora ti metti a cucinare perchè cucinare è un’arte, cucinare è un rito per rientrare in possesso della tua anima, cucinare è sentire il mondo che si riallinea sotto le tue mani. E tu adori cucinare.
Quasi come un culto, entri nella tua cucina e annusi. Si sentono i profumi delle spezie, se sai sentire bene, si sente il profumo del ramo di gelsomino siciliano che hai staccato dalla siepe, dolce e sinuoso che evoca ricordi di viaggi lontani di bambina.
Quasi come un cerimoniale sacro, ripetuto e affinato nel tempo. buona musica di sottofondo. Apri una bottiglia di vino, un buon chianti, lo versi in un calice e lo fai correre lungo le pareti di vetro della boulle e guardi il colore rubino che inonda mentre sale e scende in morbide curve. E ancora annusi, ti inebrii con il profumo già prima dell’assaggio.
Ti infili il grembiulone nero, giri i fili intorno alla vita due volte e fai il fiocco, con cura, senza fretta, con affetto.
Strisci le mani lungo le cosce per distenderlo, per togliere le pieghe.
Accendi una sigaretta e la lasci bruciare nel posacenere vicino alla finestra perchè tanto te la dimentichi e cominci.
Cominci a sbucciare la cipolla, a scegliere il coltello, a tagliarla e a sentire il suono della lama sul tagliere di legno. E ogni rumore, ogni movimento, ogni gesto è SOLO AMORE.
La affetti in fili sottili, la cipolla, per metterla nell’olio. E aggiungi lo spicchio d’aglio. E non ti arrabbi nemmeno quando devi tenere premuto il pulsante del gas per almeno 7 o 8 secondi per farlo stare acceso.
Fiamma bassa, bassissima. Senti lo sfrigolio della cipolla che sprigiona nell’olio il suo profumo. Sembra parlarti. E poi ti piace sentire i profumi di cottura. T piace guardare la cosa che prende forma. E scegli le erbe aromatiche, foglia per foglia con lentezza e attenzione, le lavi, le aggiungi.
E lasci andare il pomodoro mentre prepari la pasta. Impastare acqua e farina, sentire il calore che si allarga sotto le mani, sentire l’anima del grano che risorge.
Distendere. Formare.
Lasciar riposare.
E senti il tempo che passa, lento.
Ti piace, ti dà piacere, ti acquieta l’anima.
E poi il desco: imbandito come quello di un Re, posate perfette, bicchieri enormi, tovaglie di lino incantato.
E quando il piatto arriva, fumante e delicato, bello e profumato, ti piace sentire i commenti leggeri degli amici.
Cucinare per te è come sparire nel mondo incantato delle fate, è come riappropiarsi della vita con lentezza e perfezione, è godere di ogni profumo o immagine che riesci a sentire fino nell’ultima fibra del tuo corpo.
In fin dei conti sono solo ricette per la lietezza dello spirito.
minestra di cavolo e croste
ricetta senza glutine
parola d’ordine RECUPERO, AVANZI, RICICLO.