….troveremo il modo anche quando poi
saremo stanchi…..
DEDICATO A TUTTE/I I FOODBLOGGER che conosco
Tu credi nei miracoli, anche quelli piccoli piccoli, ci credi, da grande e inguaribile romantica.
E allora ti metti a cucinare perchè cucinare è un’arte, cucinare è un rito per rientrare in possesso della tua anima, cucinare è sentire il mondo che si riallinea sotto le tue mani. E tu adori cucinare.
Quasi come un culto, entri nella tua cucina e annusi. Si sentono i profumi delle spezie, se sai sentire bene, si sente il profumo del ramo di gelsomino siciliano che hai staccato dalla siepe, dolce e sinuoso che evoca ricordi di viaggi lontani di bambina.
E senti il tempo che passa, lento.
Cucinare per te è come sparire nel mondo incantato delle fate, è come riappropiarsi della vita con lentezza e perfezione, è godere di ogni profumo o immagine che riesci a sentire fino nell’ultima fibra del tuo corpo.
In fin dei conti sono solo ricette per la lietezza dello spirito.
minestra di cavolo e croste
ricetta senza glutine
parola d’ordine RECUPERO, AVANZI, RICICLO.
in questo mondo di sprechi e di cialtronaggine, in questo mondo dove tutto è superfluo, dove si compra per produrre. produrre di tutto, soprattutto rifiuti. noi dobbiamo ricordarci sempre che siamo nati dalla parte giusta dell’emisfero terrestre, che abbiamo avuto questa botta di fortuna, e allora oggi si cucina con gli scarti! e che scarti!
mia nonna mi ha insegnato a non buttare via niente, che tutto torna e tutto serve. oggi minestra di croste di Parmigiano Reggiano allora!
ingredienti:
- due cortecce di formaggio Parmigiano Reggiano
- mezzo cavolo cappuccio o verza
- 2 patate medie
- 1 cipolla grossa, bianca o rossa
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
- un rametto di rosmarino
preparazione:
- in una ciotola con acqua calda lasciate in bagno le croste di Parmigiano Reggiano per un paio di ore o anche di più
- affettare la cipolla a fettine abbastanza sottili e soffriggerla in un tegame con un filo di olio e il rametto di rosmarino, che toglierete appena rosolato
- aggiungere le patate tagliate a quadretti piuttosto piccoli
- aggiungere il cavolo cappuccio affettato abbastanza sottile e aggiustare di sale
- aggiungere le croste di formaggio tagliate a dadini e coprire il tutto con acqua
- lasciar cuocere a fuoco lento per 25/30 minuti circa
- impiattare e condire con un filo di olio a crudo e una bella macinata di pepe nero
la cucina degli avanzi,
quella povera,
quella che non si butta via niente
e allo stesso tempo una cucina saporita, intima,
una cucina di famiglia.
16 commenti
“Ogni gesto è solo amore”… mi ci rivedo come blogger, ma anche come donna, nelle tue parole! La stessa cura, la stessa dedizione, lo stesso piacere, la stessa soddisfazione, lo stesso bisogno…
Lo spirito si nutre di sostanza, proprio come la pancia, vuole avere cose vere, concrete, semplici, sostanziose e rassicuranti… ecco perchè le zuppe come questa hanno valore… un valore “interiore”… e da romana, anche le croste del pecorino non si buttano! 🙂
vorrai mica buttare via le croste del pecorino? certo che le foodblogger sono un tantino ….strane?
Questa è poesia … questo è un quadro.. questa è arte cara la mia Sandra! Quanto amore che leggo nelle tue parole che condivido appieno. anche per me cucinare è un atto d’amore che compio ogni giorno per i miei cari. E che bello quando si siedono e gustano prima dal profumo e poi dal sapore i nostri piatti. Mi piace la tua minestra e anche io non butto mai le croste, le metto o nella minestra di fagioli o nei minestroni di verdura. Vuoi mettere il sapore divino che rilasciano? Un abbraccio grande grande amica mia
le foodblogger, quelle come noi, quelle della prima ora, lo zoccolo duro sono tipe strane, sono personcine che fanno fotografie, che pensano i piatti, che recuperano, che provano… siamo esseri speciali forse? marziani??? <3
Io voglio venire a stare una settimana da te, perché ho bisogno tangibile del tuo amore, che mi raggiunge fin qui… ma ho bisogno delle nostre chiacchiere, di un bicchiere di vino da bere insieme, di parole, di silenzi, di abbracci, di te <3
P.s. e di questa minestra <3
Stefania, ho casa grande per adesso, quando arrivi????
che sogno, stare a chiaccherare, a ridere, a bere ed assaggiare…. che sogno…. facciamo avverare dai!
Io sono come te. Per mettere l’anima a riposo necessito della mia cucina, solo che tu lo sai dire taaaaanto meglio Sandrina mia. E allora si fa così: tu parli anche per me ed io penso a cucinare perché tanto quello so fare. Lo scrivere lo lascio a te che mi incanti ogni volta. E sogno una cucina in due, chiacchiere e vino, gesti condivisi che tutto è più bello e aspetto che prima o poi succeda davvero ❤️
la cucina a quattro mani, una sinfonia di tegami e di profumi….
Sandra sono senza parole… Mentre ti leggevo sentivo i profumi e immaginavo ogni istante…
siamo o non siamo tutte così????
Altrochè se lo siamo!! 😀 con la differenza (per quanto mi riguarda) che 1) la sigaretta la finisco e non me la scordo e 2) due giri di nastro del grembiule non mi vengono mai 😂😂
Scema! E la licenza poetica dice la metti 😂😂😂😂😂
Senti un po’ vieni a stirarti le pieghe del grembiule qui su, sfama le anime denudate, rivestile di coccole, dai
quando vengo?
Ma quasi quasi se riesco a passare dal verduraio a comprare il cavolo e le patate ( Il simpaticissimo Fausto ha tante cose buone e un unico difetto, il pomeriggio apre quando gli pare a lui) la preparo per cena. Intanto metto a bagno la crosta diParmigiano.
E grazie per il bellissimo scorcio del tempo trascorso in cucina. Solo tu, e pochi altri, riescono a raccontare la semplicità della quotidianità in maniera così romantica, appassionata e vera.
l’importante sono le croste di parmigiano, il resto è intercambiabile…. ma io adoro il cavolo e quindi ho fatto una minestra del …. cavolo … ha ha ha