The Dead South – In Hell I’ll B In Good Company
un timballo di rigatoni, asparagi e fiori di latte: semplice e ricco nello stesso tempo
A volte, rare volte, mi avanza qualcosa dal pasto principale, rare volte, credetemi, spesso mi stupisco di quanta pasta possa contenere il mio piccolo stomaco. ma per la serie non si butta via niente mi ingegno a “reciclare” in maniera simpatica gli avanzi. come con questi rigatoni, originariamente conditi con una crema e punte di asparagi.
ingredienti:
- 150 g. di pasta condita avanzata, in questo caso rigatoni con crema e punte di asparagi
- 3 bocconcini di mozzarella fior di latte
- 2 uova intere
- 50 cl di panna da montare
- noce moscata
- pepe nero
- riccioli di burro
- pangrattato
- uno stampo a piacere
preparazione:
- montate la panna con le fruste
- montate le chiare delle uova molto ferme
- sbattete sempre con le fruste i tuorli e aggiungete una grattugiata di pepe nero e di noce moscata e un pizzico di sale
- incorporare dolcemente i rossi d’uovo con le chiare montate a neve e la panna, facendo attenzione a non smontare il tutto
- imburrare lo stampo, cospargerlo di pangrattato togliendo quello in eccesso
- sul fondo della stampo versare un pochino del composto con le uova e la panna, depositare le tre mozzarelline a distanza e aggiungere la pasta condita avanzata
- versare il resto del composto in modo che si distribuisca bene fra la pasta
- spolverare con pangrattato e aggiungere un paio di noci di burro
- cuocere per circa 20 minuti in forno a 220°C o comunque fino a che non si forma quella bella crosticina che vedete in foto
questa primavera che tarda a farsi riconoscere, i cambi repentini di temperatura, il sole che sparisce improvviso dietro le nuvole e dopo un attimo piove.
in questi giorni mi sento così, a momenti. come un interruttore, acceso/spento, acceso/spento.
pensieri che affollano, affogano, risalgono, spariscono.
idee che arrivano improvvise come un fulmine e come un fulmine spariscono dentro il vortice del mio non sentire.
mi sento egoista, non riesco a pensare a nessuno se non a me e non è cosa mia, io di solito vengo per ultima. ma non sono pensieri buoni, meglio cancellare. chiudere. stendere. sparire.
in queste nebbie mattutine, dietro al sole opaco, nei muri di casa.
8 commenti
Se sapevo che facevi il timballo, avanzavo un po’ di lasagne agli asparagi lì da te, anche se pure la pasta con l’nduja del principe ereditario assonnato non era niente male
ecco, te lo devi ricordare per la prossima volta!
Questo piatto è perfetto per me. La pasta riscaldata giorno dopo ha un basso indice glicemico e mi è stato indicato se ne ho voglia di mangiarla sempre il giorno dopo. Perfetta. Preso nota grazie e buona serata,
Beh dai un pò di sano egoismo, ogni tanto, non fa male … Chiamalo riciclo, mi leccherei lo schermo!
Posso venire a casa tua a mangiare i ricicli??? Se questo è un riciclo proporrei la giornata mondiale del riciclo!!!!
Buona giornata
vieni vieni Mila, con molto piacere!!!
Sto mangiando asparagi un giorno sì e l’altro pure e messi nella pasta, in questo modo qui, mi fanno sbavare. Ho una fame… Baciotti Sandrina <3
anche io asparagi come se non ci fosse un domani! un bacio