Un pane dolce con marmellata di uva fragola… metodo Ferber…

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ricetta  marmellata uva fragola –
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marmellata uva fragola metodo ferber….

Che cosa caspita è il metodo Ferber? Curiosa, io sono curiosa come le scimmie, curiosa che se non vado a vedere mi sento male e rimango tutto il giorno con il dubbio e non ci dormo la notte…. ma siamo pazzi? Comincio la ricerca e trovo  Caris, blog meravigliosissimo che conosco e seguo da sempre e da li parte tutto.
Vi ricordate la storia dei tacchi a spillo, dello spavento, della Cinzia e della mia mamma che mi regala un cesto di uva fragola di quella piccola piccola ma di un dolce, di un dolce…? Ve la ricordate? Bene, l’uva è quella, la ricetta è questa usando il metodo di madame Christine  Ferber, che mi piace un sacco. Lascia intatto il sapore della frutta, sembra di mangiarsi un grappolo….

ingredienti

600 gr. uva fragola
300 gr. zucchero
succo di 1 limone
100 dl acqua
1 cucchiaio di cannella 

Lavate l’uva e lasciatela sgocciolare. Io non ho avuto il cuore di togliere di acini, chicchi troppo piccoli, ho però spremuto l’uva con le mani una volta sgocciolata. Aggiungete all’uva lo zucchero, la cannella e l’acqua e lasciate in fusione per almeno un’ora coperta con un foglio di carta da forno.

In una pentola di rame (per facilitare il legame fra le molecole di pectina) versate il composto e portatelo a “fremere” . Spegnere e versare nuovamente in una terrina e coprire con carta da forno. Lasciatelo in fusione 12 ore minimo. Con un colino setacciate l’uva, che terrete da parte per adesso, e dividetela dal succo di fusione. Mettete nel solito tegame di rame (o altrimenti una pentola a fondo spesso) lo sciroppo e fatelo bollire fino a che comincia ad addensare: mettete l’uva e continuate a bollire per almeno una decina di minuti schiumando se necessario. Versate la marmellata nei barattoli sterilizzati e, una volta chiusi con il tappo, capovolgeteli fino a che non saranno freddi per fare il sottovuoto.

Ora, di marmellate ne abbiamo fatte tante, questa è particolare, credete, anzi no, non vi fidate, provate a fare una marmellata con il metodo Ferber….una bomba!
Io travolta dall’entusiasmo ho fatto questo pane dolce (mia nonna lo chiamava pane 900 e non so perché), tipico fiorentino ma con una sola lievitazione questa volta, utilizzando il li.co.li. al posto del lievito di birra
(1/3 di licoli, 2/3 di farina tipo 0). Ce lo siamo litigati.

Compreso il velo di marmellata che uscendo dalle fessure del rotolo si è solidificato tutto intorno e che io golosamente ho nascosto a tutti e mi sono allegramente sbaffata….. e insomma, dopo tutto questo lavoro vorrai darmi una ricompensa?

Buona vita a tutti!

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32 commenti

    1. Le marmellate così sono buonissime….. il pane… il pane è una cosa speciale, da provare assolutamente… non sembra possibile che una cosa così semplice risulti così meravigliosa! attenta alle goccioline, ti si blocca la tastiera!
      :O)

  1. Ed io che non conoscevo l uva fragola fino a questa estate?! Incredibile quanto sia buona .. ma quanto è difficile da reperire?! COmplimenti per questa marmellata, sarà deliziosa e complimenti per la vincita del contest chiavazza!

  2. mmmmm….che buonooooooooo!!!e sai cosa ti dico?ancora una volta ritrovo nel tuo blog qualcosa di me…e questa volta vedo la marmellata di uva fragola…io la mangio con la polenta….è fantastica….l'ha sempre fatta la mia nonna…e la chiama "mustarda" in dialetto….è fantastica!

  3. interessssssssantisssssssimo! Mi manca il paiolo di rame e non uso lo zucchero, ma studierò approfonditamente la questione anche perchè i tuoi risultati ed i tuoi giudizi sono entusiasmanti … Grassssssie per aver condiviso (e stupendo il pane … chissà in effetti perchè si chiama 900 … non hai proprio indizi, eh?).

    1. brava che se a non usare lo zucchero! Con il malto di riso? Potrebbe pure essere… Perché si chiami proprio pane 900 non lo so ma so che la ricetta è proprio vecchia della tradizione contadina fiorentina….

  4. Ciao Uva fragola. Te l'avevo detto che te l'avrei dedicata e l'ho fatta! Spero che mi perdonerai le variazioni sul tema! Un abbraccione grande, Pat

  5. mai fatta la marmellata con questo metodo… non ho un tegame di rame… o meglio… ne ho due (bellissimi) triplo strato (rame fuori, alluminio in mezzo e acciaio inox all'interno (la parte a contatto con gli alimenti)… andrà bene lo stesso? 😛

    e poi 'sto licoli… me lo sogno anche la notte… DEVO provarci assolutamente!!!!!!

    l'uva fragola la trovo qualche volta al super…. mi sa che 'sto giro gli tocca…. :DDD

    abbracci e… un pensiero dolce alla tua nonnina 🙂

    1. No, Amanda, ce lo siamo tirati a sorte la sera perché la mattina dopo non c'erano rimaste neanche le briciole…..
      E' un dolce di quelli vecchi, fatto con poco e nulla se non un po' di zucchero e la marmellata, di quelli che fanno casa e sono deliziosamente deliziosi…. mi ricorda tanto la mia nonna!

  6. Che figo, non conoscevo questo metodo, sembrerebbe richiedere tempo ma credo che alla fine si ottenga un ottimo risultato. Voglio anch'io l'uva fragolaaaaaa però 😉

  7. Ahahaha, anche io quando ho letto il titolo del tuo post non ho resistito….metodo Ferber?!? E che cos'è?!?
    Buono, soprattutto "il velo di marmellata che uscendo dalle fessure del rotolo si è solidificato tutto intorno"…..ci sto facendo l'acquolina a pensarci! 🙂

    1. La curiosità…. buono, buonissimo il velo di marmellata caramellata… me lo sono nascosto come una bambina con le caramelle…..

  8. Anche il mio paese era zeppo di uva fragola, l'uomo malvagio e' stato capace di distruggere tutto.
    Bellissima questa marmellata, se trovo l'uva la copio.
    Chi l'avrebbe mai detto di festeggiare una vittoria con te……..
    Bellissimo contest e strabellissime le tue ricette, lo meriti con il cuore.
    A Presto

    1. Sono proprio contenta che abbiamo vinto insieme!
      L'uomo malvagio riesce sempre a rovinare tutto con la sua 2Miopia": possibile che in questo bellissimo paese nessuno rieasca mai a vedere al di là del suo naso? certo finche avremo una classe dirigente età media 70 anni…. che vuoi sperare!
      alla prossima!

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