sfamare il mondo
perchè quando mi perdo io cucino. nutro il mondo. e la fame atavica sparisce.
perchè quando cucino tutti gli equilibri ritrovano la strada, le voci si spengono, il dolore si attenua e quasi sparisce, il buco si richiude miracolosamente e non manca più niente.
e mi metto il grembiule, lo annodo con calma, giro il filo intorno alla vita e faccio il fiocco, lo liscio sulle coscie, lo sistemo. e comincio.
affetto con calma, con dedizione. la musica nelle orecchie, il bicchiere del vino, una sigaretta: questa è casa, l’unico modo in cui, in questo periodo, io trovo “casa” dentro di me, cucinando, sfamando il mondo.
l’olio che sfrigola insieme alle verdure, il tegame di alluminio, gli ingredienti aggiunti uno per uno, al momento giusto, per creare quell’alchimia che è il cibo, quella perfezione di sapori e odori che scalda l’anima e il cuore. quella magia leggera e senza peso, quella eterea sensazione di pace interiore, di appagamento, di soddisfazione che mi da il cucinare. con affetto, con amore, con passione. per chiudere quel maledetto buco che non si riempie mai. manca sempre qualcosa. quando cucino NO, non manca niente.
come faccio a farvi sentire quello che provo? quella passione viscerale, quella soddisfazione, quella necessità, come posso fare? le parole non bastano, non bastano nemmeno le foto: vi inviterò tutti a pranzo da me!
farneticare ho farneticato, adesso possiamo passare alla ricetta.
i porcini me li hanno regalati, piccoli e sodi, spettacolari e saporitissimi.
per esaltare il profumo ho preferito lasciarli cuocere semplicemente in un olio extra vergine di oliva.
Tagliatelle di farina di castagne, porcini e crema alla nipitella
Porzioni |
- 100 g. farina di castagne
- 300 g. farina di semola di grano duro rimacinata
- 100 g. farina di riso integrale
- 1 uovo intero
- 1 pizzico di sale
- 1 cucchiaino di olio extra vergine di oliva
- acua quanto basta
- 200 dl di latte intero
- 1 ciuffo di nipitella (erba aromatica infestante)
- 2 cucchiai di farina 00
- 20 g. di burro
- 1 cucchiaio di ricotta fresca
- olio extra vergine di oliva, sale e pepe
- noce moscata
- 1 cucchiaino di zucchero
Ingredienti Per le tagliatelle
Per il condimento Per la crema alla nipitella
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- Setacciate le farine un paio di volte in modo che si mischino bene e formate una fontana: al centro depositate l'olio, l'uovo intero e un pizzico di sale. Impastate aggiungendo acqua fino ad avere un impasto piuttosto duro ma allo stesso tempo resistente. Avvolgete l'impasto in pellicola trasparente e lasciatelo in frigorifero per almeno mezz'ora.
- Stendete la pasta (a mano con il matterello oppure con la "nonna papera", la macchinetta e poi tagliatelo nelle tagliatelle della dimensione che preferite: le mie sono state piuttosto alte e abbastanza stette. Lasciate la pasta stesa su una spianatoia ben cosparsa di farina in modo che non si attacchi fra se.
- Pulite i funghi con il dietro della lama del coltello: togliete con pazienza tutta la terra e le parti sciupate e lavate sotto un filo di acqua corrente per togliere la restante terra. Separate i gambi dalla cappella e tagliateli a quadratini. In una padellina con uno spicchio di aglio in camicia e abbondante olio extra vergine di oliva cuoceteli a fuoco vivace per tre/quattro minuti, sia le cappelle che i gambi tagliati a quadretti, salate e pepate.
- Nel frattempo preparate la crema alla nipitella che altro non è che una besciamella lenta aromatizzata alla nipitella: mettete a scaldare metà del latte in una casseruola e immergeteci dentro la nipitella fino ad arrivare ad ebollizione, poi spegnere tutto e lasciar riposare. Fate il roux con il burro e la farina e cominciate ad aggiungere il latte a temperatura ambiente mescolando continuamente perchè non si formino grumi o si attacchi al fondo. Aggiungete poi il latte aromatizzato alla nipitella filtrato, il cucchiaio di ricotta, il sale, lo zucchero e fate bollire piano piano per pochi minuti aggiungendo una generosa macinata di noce moscata e di pepe. Quando la consistenza è giusta spegnete e togliete dal fuoco: deve essere una crema ma non troppo soda.
- Cuocete le tagliatelle in acqua salata, scolatele, passatele dentro la padella con solo i gambi dei funghi cotti e poi servitele adagiandole su un letto di crema e con una cappella di porcino per ogni commensale.
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2 commenti
E invece sì, quello che provi ce lo fai arrivare puntualmente con le tue parole e i tuoi scatti!
Certo, poter assaggiare anche ‘sta meraviglia di piatto sarebbe un di più! :-DDD
Qua da me i funghi porcini, quelli boni, non si trovano facilmente ma la pasta con la farina di castagne di sicuro la farò! 😉
Grazie, Sandra! ♥
Ti abbraccio forte, con la speranza di farlo dal vivo quanto prima.
Sono contenta che arrivi qualcosa di quello che farnetico😂 quando ci vediamo impastiamo insieme!