Tagliatelle di farina di castagne, porcini e crema alla nipitella

Palermo, Chiesa Santa Maria dello Spasimo

Keane, Is it any wonder?

sfamare il mondo

perchè quando mi perdo io cucino. nutro il mondo. e la fame atavica sparisce.

perchè quando cucino tutti gli equilibri ritrovano la strada, le voci si spengono, il dolore si attenua e quasi sparisce, il buco si richiude miracolosamente e non manca più niente.

e mi metto il grembiule, lo annodo con calma, giro il filo intorno alla vita e faccio il fiocco, lo liscio sulle coscie, lo sistemo. e comincio.

affetto con calma, con dedizione. la musica nelle orecchie, il bicchiere del vino, una sigaretta: questa è casa, l’unico modo in cui, in questo periodo, io trovo “casa” dentro di me, cucinando, sfamando il mondo.

l’olio che sfrigola insieme alle verdure, il tegame di alluminio, gli ingredienti aggiunti uno per uno, al momento giusto, per creare quell’alchimia che è il cibo, quella perfezione di sapori e odori che scalda l’anima e il cuore. quella magia leggera e senza peso, quella eterea sensazione di pace interiore, di appagamento, di soddisfazione che mi da il cucinare. con affetto, con amore, con passione. per chiudere quel maledetto buco che non si riempie mai. manca sempre qualcosa. quando cucino NO, non manca niente.

come faccio a farvi sentire quello che provo? quella passione viscerale, quella soddisfazione, quella necessità, come posso fare? le parole non bastano, non bastano nemmeno le foto: vi inviterò tutti a pranzo da me!

farneticare ho farneticato, adesso possiamo passare alla ricetta.

i porcini me li hanno regalati, piccoli e sodi, spettacolari e saporitissimi.

per esaltare il profumo ho preferito lasciarli cuocere semplicemente in un olio extra vergine di oliva.

Tagliatelle di farina di castagne, porcini e crema alla nipitella
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Pane brutto semintegrale

pane brutto semintegrale

il rientro….. il rientro dopo le ferie è sempre una spina nel fianco, per me come per tutti penso, questa volta arrivare al lavoro è stato durissimo, ahimè, sarei voluta rimanere a girarmi nel letto e invece la sveglia inclemente non mi ha dato pace!

per alleggerire la giornata del rientro mi sono concentrata sulla mia nuova macchina fotografica, comprata a Luglio e non ancora presa in considerazione, quindi mi sono armata di pazienza, libretto di istruzioni e mi sono buttata a capofitto nell’uso dell’ultima arrivata…… e gli obiettivi? visto che devo assortirli di nuovo, non essendo compatibili con la vecchia, mi sono fatta una cultura sul web, per esempio, la lunghezza focale dei diversi tipi di obiettivi : un obiettivo a focale fissa o un grandangolare? inutile dire che me li comprerei tutti ma per adesso mi dovrò accontentare di una focale fissa, un 50 mm o un 35 mm, visto che le mie foto sono in maggior parte fatte a soggetti fissi e molto ravvicinati, tipo il pane che vedete sopra e poi vediamo se per il mio compleanno riesco a regalarmi anche un bel grandangolare per i paesaggi… non mettiamo limiti alla provvidenza divina!

comunque, benrientrati a tutti! io come sempre, nonostante le temperature, ho panificato perchè senza pane non so stare, e mi sento orgogliosa di mostrarvi questa ultima creatura, il pane brutto semintegrale, che era stupendisssimo: profumato, croccante e saporito.

pane brutto semintegrale
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La torta nuda, naked cake

La torta nuda, naked cake
La torta nuda, naked cake

Lullaby, Cure

La torta nuda, naked cake: ora queste sono le torte che spopolano sul web, secondo voi potevo non provarci? chi mi conosce sa che non potevo resistere, assolutamente no!

non sono troppo propensa per i dolci: la pasticceria è un’arte precisa, bisogna seguire la ricetta alla lettera, bisogna prestare attenzione ai passaggi, e io sono una “cialtrona” per queste cose, mi devo sforzare molto per non cambiare niente, per non modificare la ricetta, per usare tutti gli ingredienti e nell’esatta grammatura.

questa volta sono stata brava, ho eseguito alla lettera, ho fatto tutto regolare e liscio come un orologio: la torta era molto buona di sapore forse un pochino disordinata però…. si sa, la perfezione si raggiunge con la pratica, chissà che non mi appassioni!

La torta nuda, naked cake

e devo dire che non è neanche troppo difficile, in definitiva la cosa più “complicata” è stato il pan di spagna, giusto perchè questa torta è stata fatta per Ferragosto e le temperature non erano le migliori per accendere il forno!

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