Pane con farine macinate a pietra e germe di grano e domande

 
 
 
 
Pane con farine macinate a pietra e germe di grano

Musica consigliata per l’impasto

 

ci sono domande le cui risposte non esistono.
e ciclicamente, quelle domande ritornano ad affollare la mia mente.
ci sono domande che non hanno risposta, non la possono avere, le cose sono semplicemente così e così sono, senza un perchè, senza un come, senza un niente.
e così succede che le domande si avvolgono alle viscere e, quando meno te lo aspetti, tornano.
magari quando aspetti il sonno in una calda notte di agosto.
mentre aspetti Morfeo, mentre riepiloghi la giornata appena passata, eccole che arrivano e contorcono il tuo mondo.
mentre fuori i grilli cantano chiamando le lucciole, le lucciole volano chiamando le stelle, le stelle cadono lasciando la loro coda nel cielo e la luna enorme controlla il regolare svolgimento di tutte le normali attività.
non si possono cambiare le cose, non si possono cambiare le cose mutate.
le cose mutano come i sentimenti.
e non ti puoi rammaricare di un bacio non dato, di un attimo di troppo aspettato, di una lacrima sfuggita al controllo.
le cose mutano e tu con loro.
non si è più gli stessi di un attimo prima e non si sarà gli stessi fra un attimo.
tutto si muove in questo universo, i pianeti, i soli, le stelle, le costellazioni, le galassie, l’universo e noi con loro, tutto si muove e tutto muta irrimediabilmente

Pane con farine macinate a pietra e germe di grano
 
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Panissimo #20, agosto 2014, siamo a casa mia!

pane di farine antiche tagliato – in basso la ricetta –

ok, è estate.
si, lo so che in ITALIA di solito d’estate c’è il sole,  fa un caldo terribile, si va al mare
e invece questa estate è strana, non fa particolarmente caldo, piove di continuo.
ma nelle cose negative bisogna pur trovare i lati positivi… per esempio, non c’è bisogno dell’aria condizionata, non fa poi così caldo, la notte di dorme benissimo anche con le finestre chiuse, si puo’ accendere il forno….. SIIIIIIIIIII, si puo’ accendere il forno!!!!!!
e per festeggiare  Panissimo ventesima raccolta per agosto ho preparato questo pane tagliato con farine antiche.
questo mese siamo da ME , inserite le vostre ricette nella griglia sottoe andate anche a curiosare dalla Barbara,    e siamo anche su Facebook, tema di questo mese le baguettes

la chiusura della #19 raccolta la trovate dalla 
La Greg 
Colgo l’occasione per ringraziare di cuore la Silvia,
è stata un’ospite perfetta, ci siamo sentite a casa 
sul suo blog!
comunque, fra il serio e il faceto per il mese di
Luglio siamo comunque a 80 ricette pervenute!!!
le regole da seguire
QUA  
per favore, lasciate pure i vostri commenti con i link a questo post ma non vi dimenticate di inserire la ricetta nella griglia della rana blù!
e ora dovete solo mandarci i vostri capolavori!

pane di farine antiche a lunga lievitazione

300 g. licoli rinfrescato
750 g. farine di grani antichi 
450 g. acqua
impastare la farina con 300 g. di acqua 
in una ciotola e lasciar riposare almeno un’ora
nella ciotola della planetaria 
impastare il lievito con l’acqua rimasta 
usando la foglia a vel. 2
cambiare accessorio e mettere il gancio 
per aggiungere la farina impastata precedentemente
impastare per 15 minuti circa fino ad ottenere
una pasta omogenea e liscia
aggiungete farina o acqua secondo la necessità:
dipende molto dalla qualità della farina l’acqua che 
l’impasto incorporerà
mettete l’impasto sulla spianatoia e 
fate dei giro a tre per almeno 3 volte a distanza di 
30 minuti gli uni dagli altri
lasciar lievitare in frigorifero, coperto,  per 24 ore

togliere l’impasto dal frigo e lasciarlo ambientare un paio di ore
formate il vostro pane e mettetelo in un cestino  infarinato a 
lievitare.
in questo periodo, 
nonostante le temperature non siamo 
propriamente estive, 
basteranno una paio di ore per il raddoppio
ribaltate l’impasto sulla placca del forno per la cottura 
e con le forbici divertitevi a tagliuzzare 
io ho fatto un  giro nella parte bassa
cuocete in forno a 220°C 
con una ciotola d’acqua per inumidire
per i primi 10 minuti 
35 minuti a 180°C
15 minuti con il forno fessurato

appena uscito dal forno aveva un profumo stupendo, sono invece rimasta delusa nell’aprirlo, non mi sembrava molto ben riuscito.
mi sono dovuta ricredere invece: nonostante non abbia grandi alveoli si è rivelato di una sofficità ed elasticità perfetta pur avendo una crosta croccante e decisa.
quando si dice che le farine fanno la differenza!!!

questo pane è per la raccolta n. 20 di Panissimo, ideata da me  e da Barbara, Bread & Companatico

e dalla nostra gemella polacca  Zalach Chleba, che trovate QUA

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Pane con i pomodorini e la domenica mattina

Pane con i pomodorini
 

Musica consigliata:

la domenica non mi era mai piaciuta. fin da bambina.
il sabato si, il sabato è un giorno bello, gioioso, è il giorno più bello della settimana, la domenica invece è preludio di lunedì, di ripartenza, di ritorno al lavoro e al solito tran tran.
d’altra parte non sono la sola che lo dice, prima di me lo ha detto un certo sig. Leopardi Giacomo con una poesiola, poca roba, Il sabato nel villaggio... sciocchezzuole…
negli ultimi anni invece ho imparato che anche la domenica ha i suoi lati positivi.
soprattutto la domenica mattina.
la domenica mattina…..
stamani mi sono alzata presto, prestissimo dire, saranno state le 6 e qualcosa. non ho dormito molto stanotte e dopo un’oretta di intensa ginnastica nel letto fra giri e rigiri cercando di riaddormentarmi ho pensato che forse era meglio alzarsi per cercare di non svegliare il 1/2 pompelmo che ha pure il sonno leggero.

la mattina presto  a casa mia è speciale però.
mi sono fatta un bel caffellatte (non un cappuccino, un bel caffellatte liscio e senza schiuma), mi sono presa un  libro e sono uscita.
sotto il moro (gelso, morus L.), il grande albero davanti a casa, ero immersa nella luce tersa del mattino e nella leggera e fresca brezza.  gli ultimi minuti della notte cedevano il passo al mattino.
la mattina presto in campagna si rimane piacevolmente prigionieri della quiete bucolica.
a quell’ora non si sentono rumori molesti, si sente solo il canto degli uccellini, che si chiamano e si rispondono gorgheggiando, si sentono i grilli che già cantano arzilli, si puo’ respirare il profumo della terra notturna prima che il sole la asciughi completamente.
insomma, nel suo genere, la mattina in campagna può essere un bel modo di iniziare la giornata.
ti siedi e ascolti.
ti siedi e senti.
ti siedi e ti lascia andare.

 

gli alberi sono sempre stati la mia passione.
io ho sempre dipinto alberi, scolpito alberi, fotografato alberi.
potessi scegliere la mia forma per la mia prossima vita vorrei essere un cipresso: lineare, lindo, pulito, elegante, netto eppure vivo e frastagliato, profumato e fronduto.
spero di non dormire troppo nemmeno stanotte e di alzarmi presto per andare a godermi un caffellatte anche domani mattina prima di andare al lavoro….

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