Panissimo #19, viva La Greg!!!!! pane toscano “normale”….

IMPASTARE CON BRIO:

siamo da La Greg,
per l’estate, per Luglio siamo dalla Silvia!!!!!!!
e abbiamo esordito col botto: una splendida focaccia di farina di ceci neri, quindi bisognerà sfoderare tutte le nostre arti magiche e i nostri lieviti e cercare almeno di uguagliare tale meraviglia!
vi ricordo che siamo stati per il mese di Luglio dalla Valentina, NON DI SOLO PANE, e che a breve procederemo all’estrazione (a sorte, si preparino i fortunati quindi) per il vincitore della fornitura di farine Molino Grassi, le farine con cui ho fatto questo pane normale  sotto.

le regole 
QUA

le raccolte di Panissimo (tutte)
QUA

questo mese siamo da
LA GREG
inserite da lei le vostre riccette, nella rana blu in fondo al post

la nostra Barbara invece è in vacanza in Italia, per essere più precisi in Sicilia e quindi questo mese sarà latitante!

questo il banner da esporre nel post del vostro lievito con il mio  link, quello di Barbara e quello di Silvia 

e questo il banner per la nostra gemella polacca, Zapach  Cleba, a cui manderemo anche i nostri pani!

e ora la mia ricetta
un pane normale, dicevamo, senza fronzoli, senza orpelli, senza camicie o senza nodi, senza niente.
il pane sciocco toscano fatto con la  farina multicereali  del Molino Grassi.
perchè, come abbiamo sempre detto, il pane è poesia, il pane è vita e di vita quotidiana noi dobbiamo vivere e sopravvivere. e allora, se le cose non vanno sempre per il verso giusto, c’è chi va a correre, c’è chi va in palestra, chi fa chopping, chi legge …. noi si fa il pane!

pane toscano “sciocco” – senza sale



ingredienti per due pagnotte medie
600 g. licoli rinfrescato 2 volte
800 g. di farina multicereali Molino Grassi 
200 g. farina tipo 0
800 g. acqua 
(variabile a seconda della farina usata)
impastare sommariamente la miscela delle farine con 600 g. di acqua
e lasciar riposare per almeno un’ora coperto (autolisi)
nella ciotola della planetaria 
sciogliere il licoli insieme a 200 g. di acqua 
con la foglia per qualche minuto
aggiungere la farina impastata precedentemente
e mettere il gancio. 
impastare a velocità 2 per 8 minuti e poi 
a vel. 3 per 5 minuti.
quando la pasta si stacca completamente dalle 
pareti e rimane attaccata al gancio ci siamo.
mettete a lievitare in un contenitore coperto al caldo.
dopo 4 ore il mio composto era più che raddoppiato 
e mostrava tante di quelle bolle che mi veniva 
l’acquolina in bocca
formare le due pagnotte e metterle a rilievitare 
in appositi contenitori (cestini foderarti con canovacci infarinati 
con semola)
dopo 1 ore e mezzo circa ho rivoltato 
le pagnotte sulla placca del forno
e cotto
250°C per i primi dieci minuti 
con vapore sul fondo,
180°C per i restanti 50 minuti e 
gli ultimi 10 minuti con il forno fessurato
il risultato è stato un pane soffice come una nuvola
con una crosta corposa e croccante.
CHE IL LIEVITO SIA CON VOI!

Continue Reading

gren jars, treccia di farina di grano arso, l’antica farina delle eccellenze alimentari italiane

treccia di pane arso
c’è stato un tempo, in Italia, in cui bisognava arrangiarsi per mettere insieme un pasto.
c’è stato un tempo in cui non si poteva scartare nessun alimento commestibile, tutto veniva usato e niente sprecato.
c’è stato un tempo, in Italia, in cui le donne si inventavano il modo di mettere insieme il pranzo con la cena, giorno dopo giorno.
quei giorni, che potrebbero sembrare lontani, speriamo non tornino mai.
speriamo non tornino mai, ma purtroppo le file alla caritas si allungano, i disoccupati aumentano, i problemi crescono, il malaffare impera.
in questo nostro bellissimo paese, e lo dico con una stretta al cuore,
in questo nostro bellissimo paese, ricco di storia, culla della civiltà,
in questo nostro bellissimo paese, dove ogni angolo è uno scorcio bellissimo,
dove un campo di grano biondo che ondeggia nel vento è un quadro dipinto,
dove una collina con vigneti degrada in una oliveta così ben curata che sembra disegnata da un architetto,
fra i monumenti a cielo aperto, fra le nostre città comunque ricche di storia, di ricordi, di sole,
nel nostro mare mediterraneo che sfuma tutte le tonalità del blù,
in questo paese che ama ridere e divertirsi,
in questo paese ricco di eccellenze alimentari uniche al mondo,
in questa meravigliosa terra che noi non onoriamo abbastanza:
noi viviamo in questa terra, in questa mondo,
ma non ne apprezziamo fino in fondo la bellezza.

è la storia del grano arso,  gren jars  in dialetto pugliese (ringrazio Aurèlie Scarafino per la dizione precisa), prodotto tipico antico di questa magnifica regione della terra italiana.
in tempi antichi, dopo la mietitura del grano, si bruciavano le stoppie per ripulire il campo per la semina dell’anno seguente. i latifondisti concedevano ai contadini di raccogliere i chicchi di grano caduti dalla semina e rimasti in terra, affumicati dopo la bruciatura. questo è il grano arso, e da questo grano si otteneva una farina scura, affumicata che serviva per fare pane e pasta, per mettere insieme il difficile pasto quotidiano.
adesso il grano viene affumicato al punto giusto, la bruciatura rende la farina cancerogena, e macinato.
ma il profumo è lo stesso, intenso, pieno, di vita vera.
immaginatevi la mia meraviglia quando, arrivando al mio solito supermecato trovo un nuovo  scaffale intero di  una nota marca di farine di qualità: ho comprato di tutto.
al diavolo l’idea che bisogna non accendere il forno, che le farine d’estate danno le farfalline, che bisogna aspettare che rinfreschi: grano arso, integrale macinata a pietra, tipo 1, tipo 2, di forza 400 w, tutto, ho comprato tutto!
e questo è il risultato, un pane con un profumo incredibile,  un pane di una sofficità estrema e con una crosta croccante e saporita.

treccia di pane arso
INGREDIENTI
500 g. licoli rinfrescato 3 volte
350 g. acqua
100 g. di farina di grano arso
100 g. di farina integrale macina a pietra
400 g. di farina macina a pietra tipo 1
farina tipo 0 a necessità
10 g. di sale – FACOLTATIVO
treccia di pane arso
nella ciotola della planetaria sciogliere il licoli insieme a tutta l’acqua
velocità 1 per un paio di minuti gancio a foglia
miscelare le farine e setacciarle insieme
aggiungere al lievito lentamente con gancio a vel. 1
aumentare la velocità a 2 e far girare per
almeno 10 minuti
gli ultimi 5 minuti a vel. 3
se necessita l’aggiunta di farina tipo 0 aggiungete molto lentamente
a cucchiai, nel mio impasto 3/4 cucchiai ci sono voluti.
IO NON METTO SALE
nel mio pane per una questione puramente romantica
e di abitudine, a Firenze il pane è “sciocco”, cio’ senza sale***
una volta impastato nella planetaria ribaltare il tutto su un piano infarinato
e fare le pieghe a cerchio: dall’esterno della pasta portare i lembi all’interno
facendo una palla serrata.
lasciar lievitare al coperto, io uso ancora il forno ma senza la luce
adesso che le temperature si sono alzate.
per questa lievitazione sono bastate 3 ore e mezza.
treccia di pane arso
riprendete l’impasto e dategli la vostra forma:
io ho diviso in due, allungato la pasta in due lunghi cordoni rotondi,
li ho messi uno accanto all’altro e li ho intrecciati piegandoli a metà
su se stessi facendo questa specie di treccia.
ho fatto rilievitare, poco più di un’ora è bastata
una oliva in cima e in fondo per abbellire,
un pomodorino, una zucchina o quello che preferite
ho cotto per 10 minuti  a 250°C con vapore,
40 minuti a 180°C,
gli ultimi dieci minuti ho girato la treccia e cotto sempre
a 180°c ma con il forno fessurato.
treccia di pane arso
queste invece sono le prove per le schiacciatine:
formate delle palline, schiacciatele con le dita e lasciate lievitare
una volta lievitate premete ancora con le dita
per fare dei piccoli crateri, condite con una emulsione
di olio, acqua e sale e con pomodorini interi o
tagliati a metà.
in forno a 250°C per una decina di minuti e altrettanti a 180°C
una delizia

Chiudo con una considerazione: in Italia abbiamo così tanti prodotti meravigliosi, così tante eccellenze che sceglierne una su tutte è difficile.
questa ricetta partecipa al contest delle mie amate

“La Cucina Italiana nel Mondo verso l’Expo 2015”,
 organizzato da Le Bloggalline, in collaborazione con

un piatto della cucina regionale

domani è il solstizio d’estate:
buon grano a tutti!!!

con Panissimo, la raccolta mensile di Giugno siamo da Valentina, Impastando si impara,
con una bella sorpresa per la migliore ricetta che sarà omaggiata dal Molino Grassi con le loro farine

e spedisco questa ricetta anche dalla nostra collega polacca,  Zapach Chleba 

*** ci sono due versioni per l’inizio della panificazione senza sale a Firenze
una versione dice che Firenze ha cominciato a produrre pane senza sale a seguito dell’embargo a sue spese effettuato da Pisa intorno all’anno 1100, l’altra invece parla di gabelle imposte dal governo della città fra cui una in particolare, la tassa sul sale, che ha spinto i cittadini fiorentini  a fare di necessità virtù e a cominciare a panificare  senza sale.

Continue Reading

Panissimo #18, la raccolta del mese di Giugno 2014

Panissimo è una raccolta aperta a tutti i blogger e non-blogger  che vorranno spedirci le loro ricette di lieviti, dolci o salati. sono ammessi solo lieviti naturali:  pasta madre, licoli, lievito di birra  e anche… senza lievito.
Bake any type of “bread”, sweet, savory, without salt, anything! It can also be a cake and that’s fine! Use brewer’s yeast (dry or fresh) or sourdough or… no rising agent at all!


e anche per questo mese siamo arrivati alla fine dei giochi.
non ho avuto tempo, mi scuso se non sono riuscita a passare da tutti, ma giuro che provvederò a salutare tutte le  89 ricette del mese di maggio (io ne volevo almeno più di 100, sono un po’ delusa ma me ne farò una ragione!)
per il mese di Giugno invece saremo ospiti da Valentina, (Non di solo pane) 

vi invito quindi a postare le vostre ricette nel suo blog, correte, correte!!!!

e c’è una novità per questo mese:

che ci ospita insieme a Valentina, offrirà come  dono di benvenuto 
una campionatura  delle loro meravigliose farine 
a  una delle ricette
 (sarà fatta un’estrazione a sorte alla fine della raccolta) 
quindi, 
più ricette manderete più saranno le possibilità
di vincere le farine!!!

vi rinfresco le regole:
  • inserite il banner nella colonna laterale del vostro blog, in modo che TUTTI la possano vedere bene e incuriosirsi
  • inserite il banner anche nel post della ricetta che ci manderete
  • diventate nostre follower se non lo siete già
  • citate con i relativi link sia me (a questo post) che Barbara  
  • mandate il pane anche alla nostra gemella Polacca, non ve lo dimenticate mai!
  • inserite la ricetta nella griglia da VALENTINA,  scegliete la vostra foto e inserite l’indirizzo mail che tanto lo vediamo solo noi!
  • cercate di non lasciare i vostri pani SOLO nei commenti: ci potrebbero sfuggire e questo non sarebbe bello!
  • mandatene tanti, almeno 4 per uno!
comunque,  tutte le regole anche in  english version here , tutte le raccolte fino a MAGGIO   2014 le trovate   QUA .
mi sembra di aver detto tutto, comunque vi lascio un po’ di link utili per Panissimo, giusto per non farvi impazzire!!!
se avete qualsiasi dubbio scriveteci, saremo liete di chiarire tutto con voi!
e adesso la mia ricetta per la raccolta di Giugno 2014,
il pane ripieno mediterraneo
per due pani ripieni 
500 g. licoli al terzo rinfresco
500 g. di acqua 
200 g. farina multicereali Enkir
Mulino Grassi
200 g. farina integrale naturale
250 g. farina tipo 1
250 g. farina tipo 0 
farina tipo 0 per la spianatoia
setacciare le farine insieme
sciogliere il licoli con l’acqua nella planetaria
aggiungere le farine un po’ per volta
impastare per 15 minuti a velocità 3
o fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea
ribaltare sulla spianatoia l’impasto e coprirlo con una 
bolle, lasciarlo riposare per mezz’ora
e fare 3 pieghe a distanza di 30 minuti l’una dall’altra,
lasciar lievitare coperto al caldo 
fino al raddoppio
(per me 3 ore e 1/2 circa)

per i ripieni
due mozzarelle di bufala
pomodorini
foglie di basilico fresco
olio di oliva extra vergine di oliva
oppure
3 zucchine
caciocavallo
basilico e origano freschi
olio extra vergine di oliva
peperoncino (se vi va)

dividere in due l’impasto e stenderlo in due rettangoli di 30 cm. x 40 circa
su ogni rettangolo adagiare il ripieno,
i pomodorini interi, la mozzarella spezzata 
con le mani, 
le zucchine a fette sottili per la lunghezza
e il caciocavallo a fettine
condire bene con gli aromi, l’olio il sale  (e il peperoncino)
ripiegare i lati esterni all’interno
in modo che il ripieno non esca in fase di cottura 
e poi arrotolare con cura 
ma non troppo stretto.
coprite con un canovaccio e una copertina e mettete
a fare la seconda lievitazione 
nel forno con la luce accesa.
dopo un paio di ore potete cuocere.

spennellate con una emulsione di olio e acqua e infornate, 

forno statico a 220°C per i primi dieci minuti con 
un teglia sul fondo in cui getterete acqua per fare 
vapore, 40 minuti a 180°C
crosta croccante, una nuvola dentro.

assolutamente consigliabile
questa ricetta, credetemi sulla parola!!!!
friabile

naturalmente questa ricetta va anche in Polonia, 
Zapach Chleba, per la raccolta mensile di Giugno

Continue Reading