Musica per l’ascolto
metti un sabato con un’amica, metti un sabato di quelli passati all’aria aperta, a fare foto e chiaccherare, a ridere e scherzare, a prendersi in giro, a esaminarsi l’anima, metti la gola profonda delle due, metti un vecchio desiderio, metti il momento giusto…
– ho voglia di fare un dolce, ma non so quale
– una torta di mele?
– noooo, spara grosso, una roba fotonica deve essere, mi devo impegnare
mi ha risposto con una sola parola:
– PAVLOVA
e pavlova fu. iniziata alle 17.00 ora locale del distretto di Terenzano e messa sotto i denti alla 22.30: mai tanta attesa fu ben spesa
ho sempre voluto fare lapavlova ma non so per quale oscura ragione non ho mai provato, ho sempre avuto timore di sbagliare, di fare un flop incredibile. così ho passato ore a guardare le foto e le ricette degli altri, a illanguidirmi sulla forma e il colore della meringa, sulla morbidezza dell’interno, sulla golosità della crema chantilly, sulle guarnizioni di frutta.
la ricetta è quella di Elisa, Fior di Cappero, con una variante non prevista ma comunque riuscita perfettamente bene.
quindi, se si sorvola sul forno a 150°C per 75 minuti, se si sorvola sopra l’altro tasso di zuccheri e grassi(la quasi totalità), se si sorvola sul fatto che il giorno dopo DEVI evitare come la peste la bilancia diciamo che mi sono tolta uno SFIZIO che mi tenevo da tempo.