Insalata di farro con code di cipollotti freschi, google friend connection che ci abbandona e saudage

per la lietezza dello spirito

avete notato che google friend connecion fa le bizze? stamani non si apre.  ma peggio ancora: dal 1° di luglio google friend va in pensione…..
meno male che qualche giorno fa  lei, Ogni riccio un capriccio,  ci è venuta  in soccorso: andate sul blog  e seguite le istruzioni passo passo per alleviare le sofferenze di perdere tutti i nostri amati blog da leggere e da seguire.
all’idea di perdere tutto il mio elenco devo ammettere che mi sono sentita un po’ perduta, nel panico totale. invece grazie a Erica possiamo tirare un sospiro di sollievo: l’alternativa è Blogloving (a cui fra l’altro ero già iscritta ma non molto praticante). 
dobbiamo perdere l’abitudine quindi di iscriverci in google friend perchè non potrà più essere la nostra memoria virtuale. 
altre possibili alternative le  trovate qui , ma semplicemente digitando google friend connection chiude sul vecchio google troverete una serie di alternative possibili se blogloving non fa per voi.

domani parto. 
dove vai? 
vado a Genova al  Sapori da sfogliare.
invitata dalla città dell’olio.
incontrerò delle grandissime  blogger che conosco solo sul web.
e sono eccitata ed emozionata. ma anche, come tutte le volte che parto, agitata e impreparata.
perchè partire è un po’ morire , come dice il poeta.
perchè il mio cuore parte ma con già la nostalgia dentro. che sarà mai, un giorno e mezzo in fin dei conti, quasi un non partire insomma.
e invece il mio strano essere interno ha già drizzato le antenne: in treno, le coincidenze da far collimare, trovare le mie compagne di viaggio a Pisa, arrivare, parlare, cercare, guardare.
ma dentro, in fondo, la mia saudage è già in allerta. magari domenica sera quando tornerò alla stazione di Santa Maria Novella avrò la nostalgia di Genova e mi dirò che queste ore sono passate come un soffio.
come faccio a descrivervi la sensazione? quella piccola, nascosta, subdola…. capito?

sarà tutto un insieme: oggi la mia piccola fourios girl parte per la vacanza estiva, se ne va in campeggio con altre due amiche praticamente semisola, solo con una supervisione blanda esterna e, capite ammmme, qualche pensieruccio io ce l’ho.
poi è periodo di ormoni in giro per il mondo, mensilmente conosciuto da tutte le donne, e quando gli ormoni corrono a briglia sciolta il risultato sono questi sbalzi di umor nero feroci.
poi, ultimo ma non ultimo,  c’è il principe ereditario sotto esame di stato: lui non sembra minimamente preoccupato, io lo sono per tutti e due però!

insomma, scusate lo sfogo, ma se non lo dico a voi a chi lo dico?

ok, vi ho abbastanza annoiato per stamani. vi lascio a questa ricettina semplice e leggera dal sapore frizzante di estate, da cena all’aperto con candele, amici, un buon Pomino bianco e tante risate, cercando di scanzare le zanzare che da noi sono già partite all’assalto.

insalata di farro e code di cipollotti freschi di Tropea 

per 4 persone

250 g. di farro ***
150 g. di tonno in scatola al naturale
2 cipollotti freschi di Tropea 
con le code verdi e fresche
fagioli cannellini 
olio extra vergine di oliva 
sale integrale di sicilia
pepe di cubebe 

lavate il farro in acqua fresca corrente abbondante. scaldate in un pentolino l’acqua leggermente salata e aggiungete il farro. lasciatelo cuocere per almeno una ventina di minuti. scolatelo e fatelo raffreddare condito con un filo di olio evo.
se avete i fagioli già cotti bene, altrimenti bisogna che vi avvantaggiate il giorno prima. tenete in bagno i fagioli per almeno 12 ore in acqua fredda, sciacquateli e poi cuoceteli in pentola a pressione con aglio e salvia per 18 minuti circa.
tagliate i cipollotti, dopo averli ben lavati, in fette piuttosto consistenti e le code invece in anellini sottili. sgocciolate il tonno e infine assemblate tutti gli ingredienti insieme al farro. 
fate una emulsione con l’olio e il sale e condite. per finire spolverate con pepe appena macinato.

questa ricetta è stata fatta appositamente per lei, Ely, la piccola mora di bosco che ultimamente latita dai nostri blog e dal suo. nella speranza che tutto si appiani, che la strada ricominci a scorrere lenta, priga e sicura per te e per tutte noi, grande sorella di blog.

partecipo al tuo giveaway perchè non potrei non farlo.

***
Il farro, nome comune usato per tre differenti specie del genere Triticum, rappresenta il più antico tipo di frumento coltivato, utilizzato dall’uomo come nutrimento fin dal neolitico. Si distinguono:

Continue Reading

ceci sotto vuoto e pomodorini in agrodolce: ma ho bisogno di coccole

profumo di gelsomini e  ricordi lontani.
oggi sono un po’ triste. oggi sono un po’ giù. 
mi ci vorrebbe una bella notizia, pensavo stamani, dopo tutte quelle brutte di ieri. ed è arrivata. 
per la verità ne sono arrivate due e un po’ mi sono rimpannucchiata, come si direbbe a Firenze. 
non che il problema sia sparito, ma mi sento più positiva, più disponibile a pensare e credere che tutto si risolverà bene. 
ho le farfalle nel cervello e i cavalli nello stomaco. stanotte più che dormito ho fatto la mille miglia. sapete quelle notti che ti senti di aver sonno ma invece ti svegli di continuo, ti alzi  e guardi l’ora (ma l’avevi già intuita perchè dai lucernari intravedevi ancora il buio della notte): porca miseria sono solo le 3 e 13. richiudi gli occhi e di nuovo ti appisoli e poi ti risenti, e poi ti rigiri e poi….. e poi ti alzi, prima che suoni la sveglia e comincia la nuova giornata. 
cerco di scacciare i pensieri grigi e prendo in considerazione solo quelli gialli sole ma i grigi si riaffacciano ogni tanto. 
allora, mi sono detta, allora scriverò qualcosa sul mio blog, un post in cerca di affetto e di comprensione. aspetto commenti sdolcinati e sfacciati, commenti assolutamente pieni di affetto e di amicizia.  aspetto commenti scoppiettanti che mi facciano sorridere. aspetto. datevi da fare per tirarmi un po’ sù…..
grazie comunque a tutti.
So think before you eat and help save our environment!

Quindi, pensa prima di mangiare e contribuisci a salvare la natura!

per la giornata mondiale dell’Ambiente 2013, oggi, ricette leggere e in “tema”

pomodorini in agrodolce e ceci sottovuoto

quando si cuociono i ceci di solito se ne cuociono un bel po’ per ammortizzare i tempi di cottura. prima li surgelavo (quelli che pensavo non mi sarebbero serviti) adesso invece ho scoperto il sottovuoto fatto in casa: appena i ceci sono cotti e ancora bollenti metterli in vasetti di vetro (recuperate pure quelli dei sottaceti ecc. ecc.) sterilizzati in lavastoviglie. chiudete con forza il barattolo con i ceci e capovolgete fino a che non saranno raffreddati: in questo modo potete utilizzare i vostri ceci che dureranno almeno un mesetto chiusi al buio nella dispensa.

avevo nel frigo dei pomodorini ciliegini che erano un po’ troppo maturi, li ho lavati, divisi in quattro parti e cotti dolcemente in acqua, un filino di olio e un paio di cucchiai di zucchero di canna bruno. dovete avere la pazienza di farli cuocere pianissimo fino a che il sugo dei pomodori si confonde con lo zucchero sciolto e si asciuga. conditeli con prezzemolo fresco e serviteli come salsa di apertura con crostini di pane secco arrostito. dimenticavo: anche un pizzico di sale in cottura!!!
 

pensa prima di mangiare, ragiona e non sprecare: 
aiutiamo i nostri figli ad avere un ambiente più sano e più vivibile.
Continue Reading

insalata di bulgur e pesto di rosolacci di campo

“Ci
sono due giorni all’anno in cui non puoi fare niente:
 uno si chiama
ieri, 
l’altro si chiama domani,
 perciò oggi è il giorno giusto per amare, 
credere, fare e, principalmente, vivere” 
Dalai Lama
l’altro giorno, nel mio negozio di becchime   … erboristeria preferita (mi prendono in giro in casa perchè ogni tanto arrivo con qualche cereale nuovo)  ho comprato un bel pacchetto di burlgur. era da mo’ che gli facevo la punta e alla fine ho deciso che l’avrei provato. 
mi sono messa a cercare varie ricette ma non ho trovato la “scarpa” per il mio piedino.
va beh, mi sono detta, prima o poi mi verrà l’ispirazione. mi dimentico del bulgur… un classico per una fiorita come me. venerdì mattina la postina mi recapita un pacchetto che io non mi ricordavo di aver ordinato. che sarà mai, che sarà mai…. apro e …… il regalo del contest vinto 

il regalo di Marta!!!! 

lo scarto con l’entustiasmo di una bambina e cominciano le serie di uuuuuuu, aaaaaa, oooooo!!
che ti trovo dentro? un libro di ricette, la città che profuma dicoriando  e  cannella, un’agenda di carta riciclata e un paio di deliziose tovagliette ….. GRAZIE MARTA!!!!
Apro il libro e comincio a leggere: la prima ricetta? 
insalata di bulgur al prezzemolo 
Come mi piace quando le cose mi trovano!!!!
io ho cercato e ricercato una ricetta con il bulgur e lei invece mi ha trovato subito!
le combinazioni non esistono.

insalata di prezzemolo
(con le mie varianti)
ingredienti per 4 persone 
 200 g. di bulgur
1 cipolla di tropea fresca
olive nere in salamoia
1/2 cetriolo con la buccia
1 carotina 
3 pomodori medi belli sodi
una tazza di ceci
prezzemolo
menta
origano fresco, timo, santoreggia
olio extra vergine di oliva 
sale integrale siciliano  
in realtà il gusto predominante doveva essere quello del prezzemolo ma era domenica e io non avevo il prezzemolo se non quello surgelato…. mi sono arrangiata di conseguenza.
cuocere il bulgur nel doppio di acqua (1tazza di bulgur = 2 tazze d’acqua) leggermente salata.
basteranno 15 minuti c.ca. scolarlo bene e condirlo con abbondante olio evo. sminuzzare la verdura a pezzettini piccolissimi e unirle ai ceci e al bulgur. 
sminuzzate abbondanti erbe aromatiche con il coltello e condite il bulgur. alla fine aggiungete gli anelli di cipolla di Tropea. 
l’insalata di bulgur si mangia fredda e vi assicuro che è molto saporita: in casa mia hanno mangiato tutto e hanno fatto finta di non sentire gli ingredienti che di solito non mangiano… miracoli della cucina di Damasco!!!

due varianti velocissime,

 pesto di fave e pecorino e
 pesto di rosolacci (papaveri selvatici)

il primo si fa come tutti i pesti con i pinoli, le fave fresche, il pecorino grattugiato, un’idea di aglio e l’olio extra vergine di oliva: frullate tutto e via.

il secondo, che io adoro, si fa con le erbe di campo, con i rosolacci che altro non sono che le piante dei papaveri selvatici, quelli che adesso colorano i nostri prati di tante macchie rosse.
pulite e scegliete una manciata di foglie di rosolaccio, sminuzzatele insieme a qualche mandorla, un pomodorino secco e dell’olio di oliva di quello buono. io non frullo, sminuzzo a coltello perchè mi piace sentire le consistenze sotto i denti. 

ottimi come finger food per una bella cena estiva….sempre che, visto che per la primavera abbiamo quasi fatto tardi, venga l’estate!!!

partecipo al  100% Vegetal Monday nella cucina della Capra 
e anche alla raccolta di Dauly, Cucchiaio e Pentolone   per la sua raccolta Cuciniamo con le foglie

Continue Reading