E’ da circa un anno o giù di li che io e il mio Lui discutiamo animatamente per comprare un armadio per una stanzetta che fungeva più o meno da tuttofare.
Quando fu fatto il progetto della ristrutturazione la stanza, fu pensato a questa stanza con muri in pietra a facciavista e travi d’epoca al soffitto come a uno studio supertecnologico: la stanza è al piano terra, alla fine di un piccolo corridoio, dopo il bagno e lo stanzinorifugodituttoquellochepuòservireinunacasa, tradotto in lingua casalinghese: buttatuttodentroechiudilaporta! (un posto del genere ci vuole in una casa, non ditemi di no). Ci sono prese di corrente, telefono, cavi adsl e ogni altra diavoleria elettronica che vi viene in mente.
Nel corso degli anni invece era diventata la stanza di passaggio, rifugio delle scarpe, della cesta dei panni da stirare, gli stendini per asciugare il bucato in inverno ecc. ecc.. una stanza di servizio, insomma.
Ma lui, insistente, mi ha martellato per un anno per comprare questo benedetto armadio e poter rendere la stanza al suo antico utilizzo: studio, pc, musica, libri ecc. ecc.
Le proposte per gli armadi si sono susseguite insieme ai preventivi ma io non ne volevo sapere. Non avevo voglia di spendere soldi in un armadio che non mi piaceva. Io, ce l’ho nel DNA e quindi non è colpa mia, non sopporto gli armadi guardaroba, quelli con 18 ante sopra e sotto, cassettiere, scaffali ecc ecc. E che volete farci, non mi piacciono quelle bestie che si prendono tutta una parete e ti guardano sogghignanti con i pomelli delle maniglie che sembrano denti affilati e ti aspettano al varco ….. Alla fine ho dovuto cedere… il livello di stress era diventato insostenibile: in poche parole mi ha preso per sfinimento…
Allora siamo partiti, mercoledì scorso, con il planner stampato del NOSTRO armadio dell’Ikea. Entrati, passati di volata davanti a tutto (non mi ha fatto neanche guardare il reparto cucina, ci fosse stato qualcosa di bellino per le presentazioni dei piatti cucinati per il blog….ma sono stata stoica: sareste stati fieri di me, non ho detto una parola, non un fiato, non un lamento…) e fermati solo al banco con il commesso per sapere dove erano i vari pacchetti sugli scaffali in magazzino. Un tour de force…. alle 7 del pomeriggio eravamo già a casa con le scatole in cucina.
Non ve lo dico, non ve lo dico come avevo la cucina alle 9 di sera: cartoni da tutte le parti, imballaggi in giro dappertutto, le ante scorrevoli a vetro del nuovo armadio sul tavolo per il montaggio….. alle 11.00 ero talmente distrutta che ero disperata: ho pensato a Rossella ( O’ Hara) …. in fondo domani è un altro giorno…!!!
La mattina quando sono scesa per colazione ho avuto un tracollo….. ho chiuso la porta e ho lasciato il 1/2 pompelmo a fare l’opera di ingegneria. Si, perchè per montare un armadio dell’Ikea con le porte scorrevoli di vuole minimo un ingegnere spaziale…. i libretti di istruzione sono tutti disegnati, non c’è UNA parola UNA scritta se non numeri in elenco, se salti un passaggio viene fuori lo svedese che ti taglia le manine perchè dopo non torna più niente, insomma, per montate l’armadio il povero 1/2 pompelmo ci ha messo più di 12 ore di duro lavoro e guardate che lui ha le MANE d’oro e non scherzo, sa fare tutto….
Ci siamo stupiti di come le ante scorressero al primo tentativo, di quando fosse grande, di come fosse bello nel suo bianco folgorante …… giovedì sera alle 8 di sera ho aperto le ante scorrevoli e le ho farcite alla rinfusa di tutto quello che era in giro per casa e HO CHIUSO TUTTO DENTRO.
Quindi, indovinate dove ho passato il mio fine settimana? A mettere in ordine il casino dentro l’armadio…..
un’avventura, ci si potrebbe scrivere un racconto breve: Avventura spaziale all’Ikea…..
Tutto ciò non mi distolto dal chiamare a cena i nostri due amici-fratelli: io faccio la cena, tu Gianna, porta il dolce…… E avevo proprio bisogno di rilassarmi alle 5 di pomeriggio di sabato sera….. mi sono messa a sfornellare……
Avevo preso il giorno prima questi panini coperti di semi di sesamo che mi avevano stuzzicato la fantasia…
Gli ingredienti per 6 perone
- 6 panini medio/piccoli più o meno rotondi
- 1/2 melanzana viola
- 1 cipolla rossa
- 200 gr. fagioli borlotti (io me li sono presi freschi e cotti nel coccio)
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- cavolo verza
- le code di un mazzetto di asparagi verdi
- 1 zucchina
- 1 cucchiaio di passata di pomodoro
- peperoncino
- piselli
- 1 mozzarella fior di latte
- olio extra vergine di oliva
Tagliate a fettine la cipolla e soffriggetela in poco olio e un goccio di acqua, aggiungete le verdure tagliate a cubetti, prima la carota e il sedano, poi gli asparagi i piselli e la melanzana e alla fine la zucchina. Fate cuocere per a fuoco lento e aggiungete il cucchiaio di passata di pomodoro sciolto nell’acqua. Aggiustate di sale e aggiungete il peperoncino e lasciate cuocere. Quando le verdure sono quasi cotte aggiungere i fagioli borlotti con il loro brodo e finire di cuocere.
Svuotate i panini dalla mollica stando attenti a non romperli, tagliando i “coperchio” che appunterete all’esterno del panino con uno stuzzicadenti. Un filo di olio e riempite i panini con la verdura e il suo sugo, cospargete di mozzarella e infornate per una decina di minuti a 180 gradi.
Quando la mozzarella fa le bollicine potete servirli con ancora un filo d’olio extra vergine di oliva……
Pensate a quante cose potete usare come ripeno? Mi vengono in mente spezzatini di carne, zuppe di pesce, verdure grigliate o formaggi fusi e perché no? una bella crema di verdura….
Buon appetito!
14 commenti
Cara Sandra , io all'Ikea alla fine ci andavo da sola ( dopo il divorzio ) e mi montavo i mobili con l'aiuto di mio figlio . Ho fatto una scoperta sconvolgente : un armadio con le ante scorrevoli lo montai in due ore !! Come per il barbeque : ti dicono sempre che ci vuole un sacco di tempo ma non é vero !!!! Tanto per restare nello spirito del tuo post . Come scrivi bene ! Il panino farcito cosi con tutto quel bendidio mi attizza assai !
Noi ci abbiamo messo un giorno…. davvero! Mi fa piacere sapere che scrivo bene… grazie mille!
ciao Sandra, grazie della tua visita sul mio blog, hai capito lo spirito del nostro lavoro :un poco di affetto in ogni punto, in ogni straccetto. I lavori patchwork, secondo me, non possono essere fatti su ordinazione, devi "sentirli" e comunicare a chi li riceve magari solo una carezza ma data con il cuore. La vendita per i bimbi ricoverati al Gaslini e per le loro famiglie è stata un'idea della nostra maestra, lo abbiamo fatto con entusiasmo e credo che chi ha comperato abbia portato a casa proprio una carezza.
Proverò qualche tua ricetta sicuramente. Ti abbraccio
Caty2
Mi piace il vostro lavoro con i bambini…. continuerò a venire a trovarvi perchè si devono frequentare le persone BELLE DENTRO E FUORI. un abbraccio grosso grosso
Che goduria questi panini ripieni!!!!
SSiiiiiiii!!!
ecco io sarei venuta volentieri a montarti l'armadio, adoro montare le cose dell'ikea e ci riesco sempre…alla faccia dell'omino ikea, però…
però….Sandra…cavoli non va, non mi va per niente, non va niente bene….e ho il cuore rotto
Perchè sei disperata? Piccola la mia gallina preferita….su, su, ormai è montato e riempito, l'armadio!
Un'inferno Paquale, un'inferno!
Povera Sandra, un week fuori dai fornelli ed ecco che diventa una furia.
Ci consoliamo con questi panini fantasiosi e fantastici.
A presto
cara Sandra il post è divertentissimo e la ricetta molto invitante e quest'idea del panino è bellissima!
E' l'Ikea che è divertente… se non ammazzi prima qualcuno mentre monti il mobile che hai pure pagato……
Ah ah ah, Sandra, le avventure all'Ikea sono sempre fantastiche. Sembra sempre tutto così facile e invece… un disastro! Però complimenti, perchè, nonostante la fatica e la stanchezzam hai fatto un piatto che mi ispira tantissimo, ottima idea e chissà che buono! Elisa
Avevo assoluto bisogno di liberare il mio spirito….