filetto di maiale in agro
Autunno in arrivo
New Radical, you get what you give
ma anche
Jeff Buckley, Last Goodbay
In assenza di gravità.
che forse i pensieri sono più leggeri in assenza di gravità?
quelli che ti attanagliano il cuore appena il cervello percepisce il suono della sveglia, quelli che ti si presentano sfacciati e maligni, con quel ghigno che ha la tua vocina interna, quelli che appena metti i piedi in terra e senti il fresco del contatto con il pavimento si ripropongono esatti esatti come quando ti sei addormentata la sera prima: malefici.
vorrei far colazione su Marte: tavolino di ferro rotondo, la sedia il cappuccino, il croissant e io seduta. nell’aria rossa, appoggiata sulla terra rossa, con un orizzonte rosso e in lontananza una bilia azzurra. in assenza di gravità.
sganciarli a spasso per l’atmosfera rarefatta, i pensieri, e guardarli rimbalzare sui sassi rossi, fra nuvole di polvere rossa.
che soddisfazione vederli scontrarsi stupiti e incontrollati, che soddisfazione vederli confusi e stupefatti del mio lasciarli andare, del mio liberarmene.
li immagino con gli occhi sbarrati, attoniti, smarriti guardarsi a vicenda e rimanere sempre più sconcertati di questo rimbalzare senza poter far niente, senza poter essere pesanti per me.
li lascio là, su Marte, in assenza di gravità.
vorrei spostare il confine oltre l’orizzonte terreste, vorrei lasciarli pascolare nello spazio, vorrei fossero non più miei.
scendo le scale di casa sorridendo, li vedo ancora rimbalzare impauriti e contriti, impotenti di fronte all’assenza di gravità.
sarò leggera oggi, sorriderò e non penserò troppo. in fondo oggi è un giorno tutto da scoprire.